Parlare, nello stesso articolo, di modellismo e di Irak può sembrare strano. Le cronache che, negli ultimi anni, ci arrivano da quel paese ci hanno abituati a notizie di guerra e distruzione dove lo spazio per la creatività e lo svago davvero non trovava alcun modo per manifestarsi.
Ali Alamedy, nato a Karbala, a 100 kilometri da Baghdad, ha vissuto come molti altri bambini un'infanzia difficile: il padre imprigionato da Saddam Hussein come dissidente e il tempo trascorso con la madre e una zia, il conforto nella lettura e nell'arte dove ogni racconto sembrava prendere forma e vita nella mente del bambino.
La passione per la costruzione dei diorami si sviluppa, quasi per caso, intorno alla maggiore età. Cercando sul web la parola "miniature" si sorprese nel constatare quante persone, in giro per il mondo, si dedicassero a questo hobby e il desiderio di provare, di mettersi in gioco, si è presto fatto strada nelle mente di Alamedy. Dalla lettura di tutorials online alle prime prove il passo è stato breve.
L'impossibilità di reperire materiale appropriato alla costruzione dei suoi diorami ha reso necessario barcamenarsi tra ingegno ed espedienti; tutto il materiale di utilizzo quotidiano poteva tornare utile: dalle graffette al caffè in polvere, dai fogli di alluminio ai bastoncini di plastica. Quando, infine, un negozio non troppo distante da casa ha offerto la possibilità di acquistare del legno di balsa, uno dei materiali fondamentali per il modellismo, ecco che un sacco di orizzonti si sono aperti.
Ali Alamedy si è poi laureato in informatica e per lavoro ha avuto occasione di viaggiare molto ma la passione per il modellismo non è venuta meno e anche grazie al supporto di amici di ogni parte del mondo, che lo hanno aiutato a rifornirsi di materiali adeguati, si è ulteriormente sviluppata fino a farlo diventare un nome abbastanza noto del settore.
I suoi scorci urbani di citta come Avana, Parigi, New York impressionano per la precisione dei dettagli. Alamedy ricrea ambienti che non ha mai visto, di città che non ha mai visitato e anche questo è forse un modo per sfuggire dalla triste realtà che lo circonda e che ci circonda.
Alamedy spera che un giorno riuscirà a coronare il sogno di portare una sua piccola mostra personale in giro per il mondo ma già ora è contento di avere trovato nei diorami una forma di espressione attraverso la quale possa essere ricordato nel tempo, qualcosa che sopravviva alla sua morte e forse anche al lato peggiore della vita; siamo sicuri che ci riuscirà.
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