Partiamo dall’inizio: il padel è un gioco di squadra che dovrebbe essere giocato in coppia, proprio come il doppio nel tennis.
Per quanto sia uno sport adatto e praticato da tutti, almeno in Italia è la fascia degli over 40 quella che più apprezza questo sport "emergente".
È uno sport che consente di socializzare e forse è leggermente meno impegnativo del tennis anche se sviluppa praticamente gli stessi muscoli e la capacità di coordinazione.
Forse per imparare a giocare a padel la cosa più difficile è proprio trovare un campo da padel.
Mentre i campi da tennis, indoor e outdoor, sono presenti molto spesso anche nei piccoli centri, non lo stesso si può dire dei campi da padel che, essendo circondati dai vetri, che ne costituiscono parte integrante, sono più difficili da trovare.
Per le regole di gioco del padel rimando al documento ufficiale della Federazione Italiana Tennis (FIT), di cui il padel fa parte a tutti gli effetti.
Ovviamente, è solo sul campo che si può familiarizzare con questo sport, quindi la cosa migliore, se già si conosce qualcuno che lo pratica, è farsi invitare per una partita e imparare dal vivo le regole del gioco che non sono molte e sono solo poco più complesse di quelle del tennis.
La cosa bella del padel è che non comporta una grossa spesa per il materiale, il costo più sostenuto è proprio quello della racchetta, che può andare dai 50 fino ai 500 Euro, oltre il noleggio del campo.
Prima di andare a spendere cifre importanti per un gioco che non conosciamo, forse è meglio acquistare una racchetta da padel di fascia bassa e verificare se questo tipo di sport ci entusiasma davvero.
Antonio Cabrini, uno degli indimenticati eroi vincitori del Mondiale di calcio nell'ormai lontano ’82, una volta appesi gli scarpini al chiodo, è passato dal pallone da calcio alla racchetta da padel, trovando in questo sport un modo ideale per mantenersi in forma.
Per giocare a padel, quindi, bisogna per prima cosa capire come è strutturato il terreno di gioco perché le vetrate che circondano il campo non sono solo una barriera per non fare finire le palline chissà dove, ma sono un elemento strutturale di cui servirsi per cercare di ottenere un punto.
La battuta nel padel
Credi anche tu che da quando il tennis è diventato uno sport sempre più fisico e muscolare, con smash battuti a centinaia di km/ora, abbia perso un po’ di fascino?
Ebbe, con il padel puoi dimenticarti gli aces e battere quasi come nel tennis degli anni ’20 del secolo scorso.
Insomma, prima fai rimbalzare la pallina, al di fuori della linea di fondo che delimita il campo e poi la colpisci di lato, senza forzare troppo il colpo.
La battuta nel padel è easy e non costringe l’avversario a tempi di reazione velocissimi, ma questo non significa che la risposta alla battura sia facile.
Il rimbalzo sui vetri
Come ho già scritto sopra, i vetri che circondano buona parte del perimetro del campo da gioco, non hanno funzione di contenimento, essi sono parte integrante del gioco, dal momento che possiamo lanciare la palla contro il vetro per rendere più ardua la ribattuta dell’avversario.
Una volta che la pallina ha toccato il vetro ed è ricaduta sul campo di gioco, il giocatore può farla rimbalzare una sola volta e poi deve colpirla per cercare di rimandarla nel campo avversario.
Dal momento che la pallina può essere fatta rimbalzare contro i vetri, le traiettorie sono molto più variabili ed imprevedibili rispetto a quelle del tennis, per questo il segreto è trovare la corretta postura e posizione al fine di essere sempre nelle migliori condizioni per ribattere la palla.
Ok, tutto chiaro? No, vero?
Come detto la cosa migliore è entrare in un campo da padel e cominciare a prendere confidenza con la racchetta, perché, alla fine, il gioco è molto più semplice di quanto puoi immaginare.
Ti consiglio anche di guardare il video di Padel Network su Youtube in modo da imparare le tecniche di base per principianti (e non) per incominciare a praticare questo sport.