Come organizzare il trasloco

Organizzare un trasloco può essere un evento traumatico o quasi piacevole, molto dipende da noi.

Secondo alcuni studi un trasloco si colloca al terzo posto della classifica nella scala degli eventi traumatici, subito dopo un lutto o una separazione.

Personalmente credo che molti altri eventi nella vita siano da considerarsi più traumatici e stressanti di un trasloco, ma è innegabile che un trasloco mal organizzato a livello di mezzi e di tempi e mal gestito a livello psicologico possa essere una fonte di stress e di preoccupazione non indifferente.

Avendo dovuto cambiare casa diverse volte in vita mia credo di poter ragionevolmente affermare che, nel trasloco, tutto ruota intorno al timing o, per dirlo in italiano, è tutto un problema di tempistica.

Se ci si accinge a traslocare con l’acqua alla gola, all’ultimo minuto, senza organizzazione alcuna, è evidente che il trasloco può trasformarsi in un incubo.

Al contrario se ci prepariamo per tempo, iniziando a fare ordine nelle nostre cose e ci predisponiamo, anche psicologicamente, a considerare il cambio di casa come una nuova e motivante tappa della nostra vita, allora il trasloco filerà via molto più liscio e senza scossoni.

Eliminiamo il superfluo

Prima di cercare e trovare una ditta di traslochi la cosa che dovremmo chiederci è: “è davvero necessario che porti con me tutta questa roba?”.

Il trasloco è un’ottima occasione per fare un po’ di spazio non solo nella nostra casa ma anche nella nostra vita. Spesso finiamo di circondarci di cose inutili che abbiamo comprato o raccattato chissà dove e che finiamo di stipare in maniera inverosimile in ripostigli o in giro per la casa.

Il trasloco è un modo per fare un po’ di ordine tra gli oggetti che possediamo e nei ricordi che, in un modo o nell’altro, a quegli oggetti sono collegati. È una sorta di esercizio mentale, di catarsi: buttare o regalare ad altri ciò che non ci serve più è un modo per alleggerirsi anche mentalmente oltre che fisicamente.

Cominciare per tempo

La strategia che è strettamente collegata con l’eliminazione del superfluo consiste nel preparare il trasloco per tempo. Quanto tempo? Beh, questo dipende da quando prevediamo che il trasloco debba effettuarsi ma in genere consiglierei di iniziare la preparazione con uno o due mesi di anticipo proprio facendo una lista delle cose che riteniamo indispensabili, di quelle non strettamente indispensabili, e di quelle non indispensabili ma che, comunque, vorremmo portare con noi.

Ebbene, proprio queste ultime potrebbero entrare per prime negli scatoloni in modo che in prossimità del trasloco solo le cose indispensabili siano le ultime ad essere imballate e le prime ad essere tirate fuori dalle scatole, una volta giunti nella nostra nuova casa.

Gli scatoloni

Non c’è trasloco che non veda la presenza di numerosi scatoloni di cartone all’interno dei quali saranno collocati gli oggetti da trasportare.

Gli scatoloni possono essere acquistati nuovi e piegati ed essere allargati ed utilizzati nel momento in cui servono. Sarà un costo aggiuntivo ma risparmieremo spazio fino al loro effettivo utilizzo.

Nel caso non si volesse acquistarli l’esterno dei supermercati è in genere un ottimo luogo dove recuperare degli scatoloni usati e portarceli a casa.

Gli scatoloni non devono essere di dimensioni eccessive a meno che non vi si debbano collocare oggetti voluminosi ma allo stesso tempo leggeri (piumoni ecc.). Il peso di ogni scatolone finirà per transitare sulla nostra colonna vertebrale, ricordiamocelo, ed è quindi bene che non vengano superati i 20 chilogrammi di peso per ciascun scatolone.

Insieme agli scatoloni ci si dovrà procurare del nastro adesivo da pacco che avrà la funzione di chiuderli saldamente e dei pennarelli indelebili con i quali marcare il contenuto degli scatoloni stessi e consentirci di ritrovare i nostri oggetti nella maniera più celere possibile.

La tecnologia ci viene in aiuto: inutile scrivere sugli scatoloni stessi i singoli pezzi in essi contenuti, è assai più conveniente creare un file di Excel o di Word e poi associare ad un codice alfanumerico a nostra scelta la descrizione del contenuto della scatola. Quindi, sullo scatolone andremo a scrivere un codice che potrebbe essere un C1 e che potrebbe essere associato ad uno scatolone contenete oggetti per la cucina (da qui la C) e poi sul file di Excel scrivere tutti gli oggetti contenuti nello scatolone C1. Sarà infinitamente più semplice analizzare il contenuto delle scatole, in tal modo.

Ricordate che gli oggetti devono sempre essere collocati nelle scatole avvolti in film plastici a bolle d’aria (a mio avviso il materiale migliore) in modo da attutire gli urti ed evitare rotture.
L’alternativa può essere costituita dalle patatine di polistirolo che però sono più difficili da gestire.
Anche i cari e vecchi fogli di giornale possono essere utilizzati senza spendere un centesimo e garantiscono un ottimo risultato.

La scelta della ditta di traslochi

La scelta di una ditta di traslochi è quasi sempre inevitabile a meno che non ci si debba trasferire da un appartamento all’altro dello stesso condominio.

Se ci si deve trasferire da una città all’altra è impensabile poterlo fare da soli senza l’aiuto di una ditta e per questo è bene informarsi per tempo circa le caratteristiche dei mezzi che la ditta ha in dotazione e circa l’affidabilità della ditta stessa.

Anche in questo caso il timing è fondamentale per evitare di incorrere in ritardi o dover rinunciare ai servizi della ditta a cui avevamo in mente di affidare il trasloco.

Contattiamo quindi la ditta di nostra fiducia e concordiamo per filo e per segno i termini del trasloco senza dimenticare che tipo di assicurazione tale ditta offra.

Una ditta non dotata di mezzi adeguati potrà rivelarsi più economica ma se dovete traslocare oggetti ingombranti che si trovano ai piani alti dovete poter contare su una ditta che disponga di una piattaforma elevatrice. In caso contrario rimangono le scale e la forza delle braccia, ma ricordiamoci sempre che più strada fa l’oggetto trasportato e più i rischi di rovinalo/romperlo aumentano.

Cosa trasportare da soli

Se possediamo un’auto anche la nostra auto dovrà diventare un mezzo utile per caricare i materiali. Ovviamente non potremo, e neppure dovremo, caricare tutto sull’auto ma solo quello che è veramente indispensabile per iniziare la nostra nuova vita nella nostra nuova casa senza troppi disagi.

Consideriamo quindi il trasloco come una vacanza al mare di diversi giorni e mettiamo nelle valigie e in pochi scatoloni tutti i beni di prima necessità: vestiti, materiali per il bagno e la cucina, biancheria per il letto e quant’altro riteniamo di non poter fare a meno una volta arrivati nella nuova abitazione.

Il periodo migliore per cambiare casa

Avendone la possibilità pianificate il trasloco nei mesi estivi. La maggior lunghezza delle giornate, associata a un clima decisamente più favorevole, consentirà di traslocare con minori patemi d’animo.

Ricordiamoci però che in certi periodi dell’anno, ed in particolare nei periodi di fine mese, le richieste dei committenti si moltiplicano e quindi, ancora una volta, se avete la necessità di affidarvi ad una ditta di traslochi contattatela per tempo e concordate con essa tutte le vostre necessità.

Articoli correlati:

Come progettare casa da soli