Se ci fate caso questo genere di articoli appaiono, in genere, su siti che trattano di marketing ed argomenti correlati e quasi mai su siti che i tutorial li realizzano veramente.
Per questa ragione ho voluto provare ad invertire questa tendenza dal momento che di guide su questo sito ne sono state scritte molte e credo di avere acquisito una certa esperienza su come realizzare dei tutorial che possano rivelarsi veramente utili ai lettori.
Ma partiamo veramente dalle basi cercando di non dare nulla per scontato (questa cosa di non dare nulla per scontato è fondamentale e la approfondiremo in seguito) e chiediamoci: che cos'è un tutoriale (ovvero un tutorial)? Wikipedia ci viene incontro dandoci la seguente definizione:
è una lezione on-line che utilizza diverse strategie per trasferire contenuti specifici (fonte)
Ok, detto in parole povere un tutorial è un contenuto (video, grafico, testuale che sia) con il quale chi lo realizza cerca di spiegare delle cose a coloro che quelle cose non le sanno fare. Abbastanza più chiaro, no?
Ora cerchiamo di definire i passaggi che ci permetteranno di creare un tutorial che risponda veramente alle esigenze dei nostri lettori e, perché no, anche nostre.
Sì, perché se è vero il detto che insegnando impariamo noi stessi allora è anche vero che coloro che si impegnano a realizzare un tutorial ben fatto cercheranno anche di approfondire aspetti che loro stessi non conoscono o che non hanno mai pensato di approfondire.
Bando alle chiacchiere, quindi, e veniamo al nocciolo della questione cercando di suddividere questo articolo in diversi capitoli anche per maggior chiarezza dei lettori. Ovviamente imposteremo l'articolo per delineare come dovrebbe essere un tutorial sul fai da te (inteso come hobby) ma ciò non toglie che queste indicazioni possano essere sfruttate per scrivere tutorial anche in un qualsiasi altro ambito, sia esso tecnologico (ad esempio come si partiziona il disco rigido di un computer), culinario (come si cucina una perfetta carbonara) ecc.
Individuare un bisogno reale e dare una risposta efficace a quel bisogno
Molti mi contattano offrendosi di scrivere articoli e tutorial sul fai da te e una delle prime domande che mi pongono è: "ma su cosa preferisci che scriva, hai un argomento che vuoi approfondire?". La domanda è in sé legittima ma, a mio dire, specie per un sito come questo, parte da un presupposto sbagliato. La risposta da dare e da darsi è: scrivere su qualcosa che si conosce, su qualcosa in cui si è ferrati, scrivere su qualcosa in cui ci si ritiene esperti.
Pertanto è abbastanza inutile chiedersi su che cosa scrivere, la domanda che ci dovremmo porre è: "in che cosa sono esperto e in che cosa posso offrire un valido aiuto agli altri?"
Certo, potresti metterti di buzzo buono e leggere libri su libri su un determinato argomento ma in molti settori, e il fai da te è uno di questi, è l'esperienza che conta, è quella che devi trasferire nel tutorial altrimenti sarai semplicemente una persona informata ma non una persona esperta. I termini esperto ed esperienza hanno una comune origine, ti dice nulla questo?
Cosa rende un tutorial veramente unico: quello che nessuno ti dirà mai!
Anch'io, preparandomi a scrivere questo articolo, ho guardato in giro per capire che cosa era già stato scritto su questo argomento e ciò che mi ha colpito è che in nessuno degli articoli che pretendevano di spiegare come scrivere un buon tutorial si faceva menzione degli errori, degli inconvenienti incontrati nello svolgere una determinata azione/procedura.
Nessuno degli articoli in cui mi sono imbattuto, cioè, metteva in evidenza l'importanza di parlare delle cose andate storte e consigliava di parlarne nel tutorial.
Sì, qualcuno ci girava intorno ma senza mai approfondire questo punto che è, almeno per me, fondamentale.
Ora qualcuno potrebbe dire: "Ma come, io devo scrivere un tutorial per aiutare qualcuno a fare qualcosa, per descrivere i vari passaggi che conducano ad un buon risultato, e tu mi dici che devo concentrarmi anche nel descrivere gli errori, gli inciampi!?"
Ebbene sì, è proprio questo che devi fare perché è questo che renderà il tuo tutorial credibile e farà passare te per una persona veramente esperta!
Sai quanti tutorial si possono trovare su Internet che descrivono in pochi e "semplici" passaggi come svolgere una determinata procedura? Migliaia, centinaia di migliaia!
Non fare sentire stupido il tuo lettore/ascoltatore
Se c'è qualcosa di buono che un uomo può fare ad un altro uomo è quello di non farlo apparire stupido, di non farlo vergognare di sé stesso. Anche se hai tutti i motivi per farlo, perché magari tale persona non si impegna neanche il minimo sindacale per apprendere certi concetti o seguire certi passaggi, il farla sentire stupida non ti porterà niente di buono. Mai!
La gente odia sentirsi stupida, odia sentirsi inadeguata e quando si sente così o si deprime o reagisce in maniera aggressiva. Ripeto: magari certe persone sono veramente de coccio, come dicono a Roma (significa essere duri di comprendonio), ma è inutile che glielo facciamo pesare.
Moltissimi dei tutorial che trovi online sono imbarazzanti nella loro pochezza, nel senso che sono completamente inutili. Che senso ha spiegare una attività, magari abbastanza complessa, con una serie di passaggi numerati in cui tutto sembra semplice ed elementare? A nulla, se non a fare apparire stupido chi ti legge od ascolta!
Quanto odio quei ridicoli tutorial che ti dicono in pochi passaggi:
- inizia facendo questo
- poi fai questo
- infine fai quest'altro
- ed ecco ottenuto il risultato!
Ho estremizzato, ovviamente, ma in molti casi è davvero così e, in moltissimi casi, chi legge finisce per inciampare già dopo il secondo step e, se mai arriva alla fine, magari il risultato che ottiene non è mai neanche lontanamente quello desiderato. Capita spesso nei tutorial che descrivono ricette di cucina. Chi è lo sciocco? Chi ha scritto il tutorial o chi, seguendolo, non ha raggiunto lo scopo che si era prefissato?
Se sei competente (oppure non lo sei) ciò risulta immediatamente evidente
Da quanto ho detto sopra si comprende come la competenza di chi scrive un tutorial in un certo modo emerge in maniera lampante e i lettori non mancano di accorgersene. Se al tuo lettore od ascoltatore dici "Hey, fai particolarmente attenzione in questo punto che qui c'è una buca in cui in molti inciampano, se vuoi evitarla allora fai così", questi non potrà che ringraziarti e, soprattutto, si renderà conto che quanto dici o scrivi non è frutto di una conoscenza teorica ma che quella cosa tu l'hai fatta veramente, l'hai sperimentata e, pertanto, parli con cognizione di causa.
Questo, credimi, fa tutta la differenza del mondo tra un tutorial scritto solo per riempire una pagina ed uno scritto con l'intenzione di aiutare il lettore. Per carità, magari un tutorial può anche essere scritto benissimo, il video-tutorial può essere girato e montato benissimo, ma se non sei davvero competente, se quella cosa non l'hai fatta tu stesso, il lettore/ascoltatore se ne accorgerà sempre, ed è inutile che cerchi di infinocchiarlo girando intorno alle parole.
Ricordati, l'ho scritto sopra, di non dare nulla per scontato: è uno degli errori più comuni tra coloro che descrivono cose che loro (ma solo loro) sanno già fare. Quindi cerca di metterti nei panni del tuo lettore/ascoltatore, cerca di renderti conto del fatto che lui, quella cosa lì, non l'ha mai fatta in vita sua e forse comprenderai come è davvero meritevole indugiare, da parte nostra, anche su quei passaggi che a noi appaiono assolutamente elementari e lapalissiani.
Il formato del tutorial
Quanto scritto sopra può esserti sembrata una lunga digressione e magari ti aspettavi di avere subito dei consigli tecnici per realizzare un tutorial. Ora ci arrivo, tranquillo/a. Se mi sono dilungato è semplicemente perché se non tieni conto di quanto ho detto sopra la "roba" tecnica non ti servirà a nulla.
Ripeti con me: "se non sono esperto e non do valore al lettore/ascoltatore tutta la mia abilità tecnica non serve a nulla". Puoi impacchettare il pacchetto con la carta da pacchi più bella ma se dentro al pacchetto non ci si trova nulla qualcuno che ti manda al diavolo lo troverai di sicuro.
Quale formato per il tutorial, quindi?
La scelta del formato da utilizzare per il la tua guida dipende da te, dalla tua personalità e dalle tue competenze tecniche. I formati per i tutorial possono essere video, testuali, per immagini. Vediamo i pro e i contro di ciascuno di essi.
Il video tutorial
Il formato video è quello che consente di spiegare il tutorial nella maniera più immediata ed efficace, a patto di sapere realizzare dei buoni video e di avere una buona presenza scenica e una parlantina sciolta.
Io, essendo un timido, mi trovo a disagio davanti ad una telecamera e quello che viene fuori è in genere un video che deprime chi lo guarda, per quanto il suo contenuto possa essere interessante e di valore.
Se non ti trovi a tuo agio in video rinuncia a realizzare un video-tutorial oppure esercitati al punto tale da riuscire a cambiare il tuo atteggiamento. Come ti dicevo all'inizio, insegnando impariamo noi stessi e se davvero vuoi ricavarti uno spazio nel mondo degli Youtuber o dei video su Facebook allora analizzati e sforzati di capire come mai la telecamera ti mette così a disagio. Se ci riuscirai potrai non solo diventare capace di realizzare degli ottimi video tutorial ma potrai anche superare le tue paure, esattamente come ha fatto il ragazzo di questo video:
Alcune considerazioni sul video le trovi a questa pagina:
http://www.videomotivazionali.it/video/vincere-la-timidezza/
Se hai visto il video ti sarai accorto della efficace parlantina di questo ragazzo e anche del discreto montaggio video. Un video tutorial deve essere utile ma in video la forma è anche la sostanza: se non riesci, oltre che a spiegare, anche ad "intrattenere" forse il formato del video tutorial non è quello che fa al caso tuo.
Ci sono una serie di strumenti e programmi che possono aiutarti a realizzare dei video tutorial "fai da te". Non li cito qui perché Salvatore Aranzulla, il guru dei tutorials, ne ha già realizzato uno più che esaustivo e lo trovi qui:
http://www.aranzulla.it/programmi-per-tutorial-video-33765.html
Se non lo hai ancora notato sto scrivendo un tutorial su come scrivere un tutorial. È una specie di loop, di serpente che si morde la coda. Nel momento in cui ti suggerisco qualcosa cerco di fornirtene, al tempo stesso, l'esempio.
Citando e linkando il tutorial di Aranzulla rendo immediatamente evidente questi consigli:
- impara a citare le fonti e dai agli altri il giusto riconoscimento
- non avere paura di citare i tuoi "concorrenti" se ritieni che abbiano scritto qualcosa di valido per i tuoi lettori
- inutile scrivere su cose su cui altri hanno già scritto, ed in maniera più che completa, prima di te; se non puoi fare meglio e non hai nulla da aggiungere al lavoro altrui rimanda semplicemente a quel lavoro con un link, risparmierai tempo tu, risparmieranno tempo i tuoi lettori, ed avrai contribuito a rendere il web un posto migliore senza inutili e meschini campanilismi
Il tutorial testuale
Un tutorial testuale cerca di spiegare le cose attraverso l'uso della scrittura e può essere utilizzato con successo in molti frangenti.
Francesco Margherita, un esperto di web marketing, ha scritto un articolo in proposito e come giustamente sostiene le guide testuali possono essere utili per spiegare certe cose ma poco vantaggiose per spiegarne altre. Cercare di spiegare come fare un nodo alla cravatta o come fare un pacchetto regalo, servendosi unicamente del testo, non porterà al risultato sperato, si finirà solo per scrivere migliaia di parole che non saranno di aiuto alcuno per il lettore. Questi sono i casi in cui le immagini e i video sono assolutamente da preferirsi.
Un tutorial testuale può essere utile quando si tratta di spiegare procedure informatiche o nel caso in cui sia necessario elencare una lista di risorse utili.
Quello che stai leggendo è un tutorial testuale che include anche immagini e video, ma rimane principalmente un tutorial testuale.
Ecco un esempio di tutorial testuale che fornisce indicazioni su come installare un nuovo carattere di sistema in ambiente Windows:
https://www.technorati.it/come-installare-i-font-in-windows-10-907/
Come vedete, in questo caso la guida risulta pratica ed efficace come non mai, non servono "fronzoli" come video ed immagini, basta descrivere esattamente la procedura.
Quando un testo è molto lungo, come è il caso dell'articolo che state leggendo, è buona norma mettere all'inizio dell'articolo un sommario che possa condurre, mediante apposite ancore, il lettore al capitolo che maggiormente lo interessa.
In questo caso non l'ho fatto ma conto di realizzare presto questo sommario.
Tutorials attraverso le immagini
Un'altra modalità per realizzare un tutorial è quella di utilizzare le immagini e descrivere, attraverso di esse, i vari passaggi di una procedura.
Nel fai da te questa è un'opzione interessante perché, come ben sappiamo, le persone preferiscono vedere immagini invece che leggere testi, questo anche in considerazione della modalità di fruizione dell'informazione da parte degli utenti la cui soglia di attenzione spesso si limita a pochi secondi e, in quei pochi secondi, amano avere una panoramica completa di quello che leggono e vedono.
Se per i tutorial video avevo consigliato di avere dimestichezza con la telecamera, per i tutorial che utilizzano le immagini è altamente consigliabile sapere utilizzare bene la macchina fotografica e avere un po' di senso artistico nello scatto. Un tutorial realizzato con delle foto ben fatte è tra quelli che maggiormente vengono condivisi sulle piattaforme sociali come Facebook e Pinterest e, attraverso una semplice immagine si possono raggiungere davvero tante tante persone.
L'articolo perfetto è quello multimediale
Dopo un migliaio di articoli scritti ho compreso che uno dei formati più apprezzati dai lettori è quello che include all'interno del medesimo articolo diversi media, ovvero testo, immagini, video. In questo modo l'informazione può anche essere ridondante ma il lettore troverà, in tutti i casi, il concetto esposto nella forma a lui più congeniale con possibilità di approfondimento attraverso le forme "secondarie".
Pertanto, se a me piacciono i tutorials esposti attraverso foto, troverò le foto ma anche degli utili testi atti a spiegarle e ad approfondire tematiche che una foto, da sola, non riuscirebbe a spiegare e, in più, potrei reperire le stesse informazioni anche attraverso un video che spiega la stessa cosa o una cosa similare.
Ora, sappiamo benissimo che un piccolo blogger (e probabilmente neppure uno grande) non avrebbe mai la capacità di realizzare testi, video e foto per creare un tutorial. Impariamo dunque a cercare e vediamo se qualcuno, prima di noi, ha realizzato già qualcosa sull'argomento che intendiamo sviluppare e inglobiamolo all'interno del nostro articolo in modo da dare una prospettiva diversa al nostro lettore e dare visibilità indiretta a coloro che hanno realizzato video e foto, ad esempio.
Ricordiamoci di avere sempre cura di citare la fonte e, ancor meglio, di chiedere il permesso di utilizzo ai legittimi proprietari.