Risparmio energetico e fai da te, accoppiata vincente

Sgombriamo il campo da ogni eventuale dubbio: il risparmio energetico non è gratis, isolare termicamente una casa, ad esempio, ha un costo e questo costo può anche essere consistente.

Risparmio energetico

Al di là dei piccoli gesti quotidiani che possiamo mettere in atto, e che sono senz’altro utilissimi per ottenere un risparmio sulla bolletta, vi sono degli interventi “strutturali” sugli edifici che certamente comportano un costo. Questo costo sarà ammortizzato in tempi più o meno lunghi e quindi andremo, per così dire, in attivo nel momento in cui la quota di risparmio avrà compensato il costo iniziale dell’investimento.

Ebbene, spesso non siamo consapevoli che il fai da te, se ben attuato, può garantirci di ammortizzare l’investimento per l’isolamento di casa in tempi notevolmente più brevi.

Immaginiamo di voler isolare la falda interna del sottotetto della nostra casa con pannelli in lana di vetro, quali saranno i costi che maggiormente incideranno sull’intervento? Quasi certamente la manodopera inciderà sul costo molto più che non i materiali stessi! Ed è qui che entra in gioco la nostra voglia di fare e di implementare migliorie nella nostra casa che, ricordiamolo, una volta messe in atto contribuiranno ad aumentare il valore dell’immobile nel giorno in cui lo dovessimo vendere.

Facendo alcuni lavori da soli ci garantiremo, quindi, un doppio risparmio: quello sulla bolletta e quello sul costo della manodopera.

Ok, detto così sembra che ci sia tutto da guadagnare e niente da perdere; ed infatti è così, a patto che…tutti gli interventi che andremo ad eseguire vengano eseguiti a regola d’arte.

Molti posticipano o addirittura evitano di apportare interventi di risparmio energetico nella propria abitazione semplicemente perché non riescono a sostenerne i costi. Ebbene, bisogna sapere che molti degli interventi, anche importanti, che potrebbero essere messi in atto possono essere svolti tranquillamente anche dall’appassionato del fai da te se solo decide di spendere un po’ di tempo ad informarsi su come il lavoro deve essere correttamente eseguito.

Torniamo all’isolamento del sottotetto con i pannelli, siano essi in lana di vetro o altro materiale: se la posa dei pannelli non viene eseguita correttamente il rischio, tutt’altro che remoto, è che continuino a presentarsi dispersioni di calore, anche se in maniera ridotta rispetto a quelle che si verificavano prima dell’intervento.
Ecco perché è importante che un lavoro venga eseguito a regola d’arte, indipendentemente dal fatto che ad eseguirlo siamo noi stessi o un artigiano specializzato.

Il vantaggio del fai da te è che ci costringe ad informarci e a capire come il lavoro deve essere eseguito e la conoscenza, si sa, è potere.

Se noi non abbiamo alcuna idea sul come un intervento di isolamento deve essere svolto non avremo nessuna idea neppure per valutare se l’artigiano a cui ci siamo rivolti lo abbia eseguito a regola d’arte o meno; semplicemente tenderemo a fidarci sperando che la bolletta, un giorno, sia testimone della bontà dell’intervento.

Facendo da soli la posa dei pannelli isolanti, invece, potremo sentirci responsabili della qualità dell’intervento e per esperienza si può dire che molti appassionati del fai da te riescono a produrre lavori persino qualitativamente migliori rispetto agli artigiani professionisti. Questo perché casa nostra è casa nostra, è il nostro mondo, e per questo noi che ci abitiamo tenderemo a prendercene cura molto più di chi viene semplicemente pagato per farlo.

Il fai da te per ridurre il consumo di energia elettrica degli elettrodomestici

Al giorno d'oggi una delle domande più diffuse nelle famiglie italiane, e non solo, è come risparmiare nella gestione mensile della casa. Tra le spese fisse, oltre al gas, non si può non menzionare la bolletta dell’energia elettrica che incide non poco sul bilancio famigliare.

Una volta seguite le buone norme di base riguardanti il risparmio energetico, come quella di spegnere le luci nelle stanze non frequentate, ecco che tutto il restante importo della bolletta elettrica sembra ricadere sull’uso degli elettrodomestici.

In effetti, il 75% circa del consumo di energia è generato dagli elettrodomestici e solo il rimanente 25% è da imputare al consumo derivante dalla produzione di acqua calda e per l’illuminazione.

Preso atto di questo dato è il caso di adottare alcuni accorgimenti, sia in fase di acquisto, sia durante la fase di utilizzo degli elettrodomestici, per iniziare a risparmiare qualcosa.

Efficienza energetica degli elettrodomesticiLa prima domanda da porsi è la seguente: quali sono gli elettrodomestici davvero necessari? Se per la conservazione degli alimenti l’uso del frigorifero si rivela necessario non si può dire lo stesso per il bollitore elettrico o per la spremiagrumi per prepararsi un tè o una spremuta al mattino.

Fatto questo primo passo si può procedere facendo più attenzione alla tipologia di elettrodomestico che andiamo ad acquistare. Come? Innanzitutto leggendo l’etichetta energetica che tutti i negozianti sono tenuti ad esporre e che è diventata un obbligo di legge per tutti i prodotti legati al consumo di elettricità.

La scelta dovrà cadere preferibilmente su quei modelli che possono vantare una classe “A” o superiore ( A+, A++, A+++) che risultano essere molto meno energivori rispetto agli altri.

Una scelta come questa ha un impatto non solo economico sulla bolletta elettrica ma presenta vantaggi anche per l’ambiente essendo una soluzione green, in tal modo riducendo l’inquinamento gioveremo al portafoglio e all’ambiente.

Tuttavia le pratiche virtuose per risparmiare non si limitano solo a questo, ve ne sono molte altre che possono essere attuate semplicemente modificando alcuni dei nostri comportamenti quotidiani e senza per questo farci apparire come degli integralisti ossessionati dal risparmio.

Ad esempio si possono ridurre i consumi anche evitando che gli apparecchi restino in stand-by a lungo: le famose lucine che rimangono sempre accese su monitors, PC, macchine del caffè espresso (specie quelle di vecchia generazione) alla lunga possono portare ad un consumo elettrico consistente.
Basterà una ciabatta con un interruttore cui collegare più dispositivi in modo da poterli lasciare spenti durante i periodi di non utilizzo (ad esempio durante le ore notturne), rendendoli però subito pronti all’uso con un semplice clic, non appena se ne avrà la necessità.

Certamente i due ambienti più energivori della casa sono la cucina e il bagno, ed allora proviamo a dare un paio di rapidi consigli per risparmiare su due degli elettrodomestici più comuni che troviamo in questi ambienti: il frigorifero in cucina e il boiler elettrico in bagno.

Partiamo dal frigorifero: un buon consiglio per evitare sprechi energetici è quello di aprire e chiudere questo elettrodomestico rapidamente; fate mente locale su ciò che vi serve prendere dal frigorifero e non perdetevi in meditazioni prolungate con lo sportello aperto. Non riempite eccessivamente il frigorifero ed evitate di introdurre cibi tiepidi o caldi per evitare che, da un lato, questo faccia aumentare la temperatura interna del frigo danneggiando la conservazione degli altri cibi in esso contenuti e, dall’altro, costringa il frigo ad un surplus di lavoro per ristabilire la corretta temperatura interna.

Per quanto riguarda la zona bagno sappiamo bene che il boiler elettrico è uno dei peggiori spauracchi. Se possibile sostituitelo con una caldaia a gas o, ancor meglio, con un impianto ad energia solare. Qualora la sua sostituzione non fosse possibile un bel timer vi verrà in aiuto consentendovi, anche in questo caso, di limitare l’utilizzo dell’apparecchio nei momenti in cui questo non serve, evitando di mantenerlo sempre acceso.

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