Negli ultimi anni si ripetono, tristemente, delle situazioni che ci sembravano impossibili solo fino a qualche decennio fa.
Sempre più frequentamente, a causa del cambiamento climatico, si verificano degli eventi atmosferici eccezionali che scaricano, in un tempo molto breve, delle quantità di pioggia che nessun terreno potrebbe assorbire.
Sono le cosiddette "bombe d'acqua", eventi atmosferici verso i quali poco possiamo se non cercare di limitare i danni.
Le inondazioni e gli allagamenti, un tempo, sembravano circoscritti solo alle zone di pianura, specie nelle aree golenali, ma oggi nessuno può davvero sentirsi al riparo da questi eventi.
A meno che la vostra casa non si trovi su cucuzzolo di una collina o di una montagna, con un terreno in pendenza su tutti i lati, sappiate che potreste sempre incappare in un allagamento.
Basta che l'abitazione si trovi a valle di una collina e l'acqua potrebbe incanalarsi irruenta ed imprevedibile e finire per allagare il garage e i piani interrati dell'edificio.
L'abitare vicino ad un corso d'acqua amplifica il rischio, ovviamente, ma, come dicevo, quando si verifica una bomba d'acqua anche le strade possono trasformarsi in breve tempo in ruscelli che trascinano con se sassi e fango.
Un frana, ad esempio, può ostruire un piccolo corso d'acqua e far allagare zone più o meno estese. L'ISPRA ha aggiornato la mappa nazionale del dissesto idrogeologico in Italia e le zone a rischio, per una ragione o per l'altra, sono davvero molte.
Poi c'è la variabile "interna", ovvero un allagamento dovuto alla rottura di un tubo a causa del gelo, oppure della lavatrice, che finisce per allagare il pavimento e inzuppare muri e mobilio.
Tralasciando quest'ultima eventualità, concentriamoci sulle cause "esterne".
Cosa fare in caso di possibile inondazione
Sapendo di vivere in una zona a rischio dovremmo attrezzarci con ciò che di meglio si trova in commercio, magari potrebbe servirci una volta nella vita, magari potrebbe non servirci mai, ma se per caso dovesse servirci potrebbe salvarci la vita o, quantomeno, la casa.
Esistono delle speciali barriere anti allagamento come quelle che vedete nell'immagine a fianco, questo tipo di barriere può essere adattato, in una certa misura, alle più comuni porte di casa, oppure possono essere affiancate per riparare il garage dall'allagamento.
Oppure si possono acquistare delle valide alternative ai tradizionali sacchi di sabbia: dei sacchi auto espandenti che sfruttano l'acqua per bloccare l'acqua stessa! Questi speciali sacchi, immersi nell'acqua, si gonfiano e poi possono essere posizionati nei punti sensibili. Il loro vantaggio è di non avere la necessità di avere la sabbia per riempirli e, una volta passata l'emergenza, possono essere fatti asciugare al sole e poi riposti senza occupare troppo spazio.
Le soluzioni precedenti hanno un senso quando c'è il tempo di intervenire, quando ad esempio la Protezione Civile emana un bollettino di allerta meteo e/o di criticità idraulica.
Nell'imminenza di una inondazione, oltre a cercare di sigillare per quanto possibile le porte, le bocche di lupo e tutte quelle aperture collocate nella parte più bassa delle pareti perimetrali, bisogna cercare di spostare quanti più mobili possibile ai piani superiori della casa, per preservarli dal contatto con l'acqua.
Prima di abbandonare la casa, e anche nel caso in cui decidiate di non abbandonarla, è sempre meglio interrompere l'energia elettrica e chiudere accuratamente il gas.
Cosa fare se la casa è stata allagata
Una volta che l'evento calamitoso è terminato bisogna lasciare il tempo all'acqua di defluire, fintanto che l'acqua non si è abbassata all'esterno vi è ben poco da fare per cercare di intervenire in casa.
Non appena le condizioni lo consentiranno e riuscirete a rientrare nell'abitazione in totale sicurezza, la prima cosa da fare è cercare di sbarazzarsi dell'acqua che può essere rimasta in casa.
Se l'evento ha coinvolto un territorio molto esteso bisognerà attendere che i Vigili del Fuoco intervengano nelle situazioni di assoluta emergenza, prima di arrivare da voi.
Meno sono le abitazioni/persone coinvolte e più rapido sarà l'intervento dei mezzi di soccorso che avranno il compito di pompare fuori l'acqua dall'abitazione.
Evitate di toccare l'impianto elettrico e quello del gas e aspettate, anche per questo, un sopralluogo delle squadre di soccorso.
Quello che potete fare da soli, eventualmente con l'aiuto di parenti ed amici, è cercare di svuotare i locali allagati portando in strada i mobili che riuscite a spostare; meno mobili rimangono all'interno e più sarà facile spingere fuori l'acqua e il fango.
Per spingere fuori l'aqua vi servirà uno spazzolone di tipo industriale poiché con una comune scopa potreste riuscire a fare ben poco.
Eliminazione del fango
Il modo più pratico per eliminare i detriti e il fango dal piano terra è quello di farli scivolare fuori per mezzo di una caditoia appoggiata al davanzale di una finestra.
Una caditoia, semplice ma abbastanza funzionale, può essere costruita con due assi di legno di 2,5 cm di spessore, inchiodate insieme per formare una "V". La larghezza delle assi dovrebbe essere di circa 30 centimetri per una lunghezza di almeno due metri.
Per "alimentare" la caditoia dovrete necessariamente utilizzare dei secchi e/o delle pale come quelle per la neve.
Una volta che l'opera di pulizia, almeno sommaria, è stata effettuata, non si può che aspettare che pavimento e muri inizino ad asciugarsi.
Se il tempo vi assiste spalancate porte e finestre per fare circolare quanta più aria possibile ed restringere, in tal modo, i tempi di asciugatura; contemporaneamente potreste attivare quanti più sistemi di riscaldamento possibili, incluso termosifoni e caminetto, se ne possedete uno.
Le conseguenze di un allagamento si protraggono per diverso tempo, inutile pensare di rendere tutto agibile già dal giorno successivo.
Serve tempo perchè le murature si asciughino e tempo per ripulire e disinfettare tutto quanto.
Quando le pareti si saranno asciugate è probabile che compaiano delle efflorescenze, ovvero dei depositi salini biancastri. Non bisogna preoccuparsi di queste efflorescenze poichè, non essendo dovute ad umidità di risalita dovuta a difetti strutturali, si fermeranno da sole ad evaporazione completata e per eliminarle definitivamente basterà spazzolare i muri energicamente.
Solo a questo punto potrete pensare di tinteggiare le pareti e poi ripristinare il mobilio. Mobilio che, fino a tintegiatura ultimata, dovrebbe essere tenuto lontano dalle pareti proprio per non ostacolare la loro asciugatura.