Del resto le ultime estati sono state segnate da una lunga serie di giornate particolarmente torride ed afose ed è normale, nelle abitazioni e nei posti di lavoro, ricorrere a quegli strumenti che migliorano drasticamente la qualità della vita.
Ormai sono moltissime le famiglie che hanno deciso di acquistare un climatizzatore per rendere più confortevole il soggiorno in casa; non parliamo poi dei posti di lavoro, dove senza una giusta climatizzazione sarebbe alquanto difficile concentrarsi e lavorare in modo ottimale.
Tra altro, i climatizzatori sono strumenti che non servono solo a rinfrescare un ambiente, ma anche a riscaldarlo e a mantenere un giusto tasso di umidità.
Ovviamente sul mercato sono presenti molti modelli diversi fra loro la cui scelta dipende molto anche dal tipo di utilizzo che si deve farne; Artel, azienda leader nel settore, propone per esempio molte tipologie di condizionatori: inverter, portatili, senza unità esterna ecc. fra le quali è possibile scegliere a seconda delle proprie specifiche esigenze. Se per esempio, abbiamo la necessità di climatizzare un piccolo locale si può optare per un condizionatore portatile, una soluzione piuttosto pratica che consente di raffrescare o riscaldare un locale con consumi particolarmente bassi.
A prescindere dalla tipologia di climatizzatore, vi sono regole generali per l’utilizzo che è sempre bene rispettare per un uso ottimale dello strumento. Vediamo quali sono.
Come usare correttamente un climatizzatore
Usare correttamente un climatizzatore significa, oltre a creare un clima confortevole nei vari ambienti della casa, risparmiare denaro e non creare problemi per la salute.
È molto importante utilizzare apparecchi di classe energetica A+++ oppure A++ o A+ perché comportano un minore spreco di energia e, conseguentemente, un minore esborso di denaro per la bolletta. Il costo iniziale può essere più elevato, ma nel medio termine, i risparmi in bolletta compenseranno l’esborso maggiore fatto al momento dell’acquisto.
È altresì importante utilizzare il climatizzatore soltanto quando è effettivamente necessario; ci sono dei momenti in cui il clima in casa è molto confortevole anche senza l’aiuto di un climatizzatore o di un termosifone; anche se i consumi dei climatizzatori attuali sono decisamente inferiori a quelli di prima generazione, non significa che debbano essere utilizzati di continuo.
Quando il climatizzatore è utilizzato per rinfrescare le stanze, non si deve cedere alla tentazione di trasformare la stanza in una sorta di “frigorifero”; è buona norma che l’escursione di temperatura fra esterno e interno non superi i 6 °C. Gli sbalzi termici non sono salutari e il rischio di bronchiti è dietro l’angolo.
Sempre a proposito di salute, è necessario pulire periodicamente i filtri dell’impianto; c’è chi suggerisce almeno una volta all'anno, ma forse è opportuno farlo ogni qualvolta l’impianto rimane fermo a lungo. Nei filtri sporchi possono essere presenti funghi e batteri che possono creare problemi di salute. Peraltro, un filtro poco pulito causa anche uno spreco di energia. L’operazione di pulizia potrà sembrare una seccatura, ma vale la pena perderci un po’ di tempo.
Occorre una certa attenzione alle dispersioni. Tenere l’impianto acceso e allo stesso tempo tenere aperte le finestre comporta uno spreco inutile di energia e peraltro non si raggiunge in modo ottimale il risultato voluto.
L’uso notturno del climatizzatore dovrebbe essere limitato; molti apparecchi hanno comunque la funzione “notte”. È opportuno consultare il libretto di istruzioni dell’apparecchio e informarsi sul migliore utilizzo in questa particolare circostanza.