Il caminetto che fa fumo è uno degli inconvenienti - purtroppo molto frequenti - la cui origine è da ricercarsi in una serie di concause: abbiamo detto che la principale indiziata è la canna fumaria ma non dovremmo dimenticarci mai del "fattore umano".
Cosa intendiamo per "fattore umano"?
Senza nascondersi dietro a un dito, bisogna in sincerità dire che, ancor prima dei difetti strutturali, sono le nostre scelte che incidono.
Un caminetto è un'opera che, per funzionare correttamente, richiede molta perizia in fase di installazione ed è certo che un finto camino ci risparmierebbe molti grattacapi, ma non è certo questo quello che vogliamo, giusto?
Detto un po' meglio: ciò che vogliamo è avere il calore di un vero camino che non generi, però, inconvenienti di sorta.
Alle volte ci innamoriamo di un caminetto, magari sovra-dimensionato per la nostra abitazione, senza considerare gli effetti collaterali che questa scelta può avere.
In altri casi ci lasciamo irretire da venditori poco professionali che, assecondando i nostri desideri, sono ben lieti di venderci un caminetto, che ha comunque un costo abbastanza sostenuto, magari omettendo di farci notare alcuni particolari o sminuendone la reale portata.
Quando si decide di acquistare un nuovo caminetto la prima cosa da fare, ancor prima di sfogliare cataloghi o visitare negozi, è quello di avere molto chiaro in mente come è fatta la canna fumaria e di come è strutturata la nostra abitazione.
La canna fumaria e il camino sono due elementi inseparabili. Anche se sono venduti separatamente, se essi non trovano il giusto "feeling", se non raggiungono la perfetta armonia, ci daranno ben poche di quelle soddisfazioni che ci avevano indotto all'acquisto.
Fermiamoci dunque a riflettere prima di prendere qualsiasi decisione e ricordiamoci che l'immagine di noi, in poltrona davanti a un caminetto con le gambe coperte da un plaid, mentre guardiamo ipnotizzati il guizzare delle fiamme, potrà essere reale solo nella misura in cui ci saremo posti, in maniera razionale e scientifica, il problema di come strutturare al meglio il nostro futuro caminetto.
Il tiraggio avviene quando, accendendo la fiamma nel camino, si viene a formare una circolazione naturale d'aria fra la colonna calda che sale, comunicando verso l'esterno per mezzo della canna fumaria e del comignolo, e l'afflusso di aria fredda verso il vuoto che di conseguenza si è creato. Se questo processo è ostacolato in un qualunque punto ecco che il tiraggio non è più ottimale e si verificano delle perdite di fumo.
Se il camino non tira vi possono essere diverse cause, proviamo a cercare di riassumerle:
- Errata progettazione della canna fumaria
- Comignolo mal progettato
- Fattori esterni all'edificio
- Assenza di presa d'aria esterna
Andiamo ora ad analizzare ciascono di questi elementi per capire queli sono i punti critici e le possibili soluzioni; cominciamo con la canna fumaria, continua nella lettura.
Tiraggio della canna fumaria
La canna fumaria non è altro che il condotto che, collegando il focolare con l'esterno della casa, permette la fuoriuscita dei fumi.
Il tiraggio della canna fumaria è determinato da fatto che, accendendo la fiamma del camino o della stufa, viene a crearsi una circolazione naturale d'aria tra la colonna calda che sale attraverso la canna fumaria e l'aria fredda verso il vuoto che si è conseguentemente creato.
C'è chi pensa che una canna fumaria debba garantire il tiraggio indipendentemente dal fatto che essa sia posta all'interno dell'abitazione o all'esterno e che il fatto che la canna fumaria sbocchi da un lato della falda del tetto piuttosto che dall'altro non incida sul tiraggio;
tutto ciò non è corretto ed è per questo che, spesso, anche all'interno della medesima abitazione, si possono trovare canne fumarie che tirano bene ed altre che creano difficoltà, anche se presentano tutte le medesime caratteristiche: stessa lunghezza, stesso materiale, stessa sezione.
Il periodo estivo, quando è possibile con più facilità e meno urgenza eseguire lavori di muratura e controllo, è il periodo migliore per progettare sia il caminetto per il successivo inverno sia per eseguire eventuali modifiche e migliorie alla canna fumaria in modo da essere certi che, al momento opportuno, tutto funzioni correttamente.
I materiali e le fogge delle canne fumarie sono le più varie. Ad oggi si può ragionevolmente dire che l'acciaio inox sia uno dei materiali migliori e la sezione circolare sia la forma migliore da adottare per i tubi. L'acciaio, essendo molto liscio, offre minore resistenza al passaggio dei fumi mentre la sezione circolare fa si che i fumi si distribuiscano uniformemente su tutta la superficie interna della canna. Esistono anche canne fumarie di altri materiali come ad esempio in ceramica refrattaria e anche di forma quadrata o rettangolare ma è bene (anzi necessario) che gli angoli interni siano il più possibile smussati poichè gli angoli costituiscono sempre un punto critico di accumulo della fuliggine e di corrosione.
Il tiraggio è correlato alla sezione ed altezza della canna, la quale, a sua volta, deve essere proporzionata alle dimensioni del focolare.
Perchè una canna fumaria tiri bene deve quindi avere dei requisiti indispensabili:
- Non avere strozzature o bruschi cambi di direzione
- Avere una sezione adeguata
- Essere efficacemente coibentata
- Essere abbastanza lunga
Analizziamo i singoli punti.
I cambi di direzione della canna fumaria che non dovrebbero mai essere superiori ai 45° (meglio se di 30°). La soluzione ottimale sarebbe quella di una canna fumaria perfettamente rettilinea ma per molte ragioni ben raramente questa è una possibilità realizzabile. L'immagine qui sotto rende bene l'idea di come la canna dovrebbe seguire cambi di direzione il più possibilmente dolci.
La canna fumaria deve essere di sezione adeguata alla dimensione del focolare. Avere restringimenti all'interno della canna significa creare turbolenze nel cammino di fuoriuscita dei fumi. La sezione della canna fumaria è poi correlata alla lunghezza; tornando all'esempio di un camino installato in una mansarda, dovremo aumentare la sezione della canna fumaria per compensarne la sua ridotta lunghezza. Più la canna è lunga e minore (in una certa misura) può essere la sezione.
La coibentazione della canna fumaria è fondamentale per evitare che i fumi, nella fase di risalita, si raffreddino e la loro fuoriuscita rallenti generando fuoriuscita di fumo a livello del focolare.
La formazione di fumo, in questo caso, potrebbe persino essere il male minore. Il male maggiore è la formazione di creosoto che, in breve tempo, potrebbe intasare la canna fumaria con alto rischio di incendio.
La lana di roccia è il materiale di coibentazione più comune per le canne fumarie in acciaio.
È evidente che più la canna fumaria si trova nella parte centrale dell'abitazione e migliore sarà la sua naturale coibentazione, poichè meno esposta al freddo esterno.
Quando le canne fumarie sono collocate sui muri perimetrali sono più problematiche e, a maggior ragione, quando si rende necessaria la loro costruzione all'esterno dei muri perimetrali.
Esistono canne in acciaio a doppia parete con materiale coibentante inserito nell'intercapedine tra le due pareti ma la loro scelta deve essere effettuata come ultima opzione poichè, in primo luogo, i tubi in acciao inox a doppia parete hanno un prezzo abbastanza sostenuto e il loro isolamento non sarà mai comparabile a quello di una canna posta all'interno dei muri perimetrali.
La canna fumaria dovrebbe essere sufficientemente lunga per poter contenere eventuali ritorni di fumo e la lunghezza non dovrebbe essere inferiore ai 3 metri. Più la canna fumaria è lunga e, in linea di massima, migliore sarà il tiraggio.
E' evidente che se volessimo installare un caminetto in una mansarda potrebbe essere complicato realizzare una canna fumaria sufficientemente lunga e quindi bisogna tenere conto che le folate di vento potrebbero ricacciare indietro il fumo con maggiore facilità.
Un comignolo ben costruito
Il comignolo è la parte terminale della canna fumaria che sbocca sopra la falda del tetto.
Il comignolo è un'altro importante fattore che può determinare un buono o un cattivo tiraggio del camino.
Poichè il comignolo è la parte esterna della canna fumaria esso è naturalmente esposto alle intemperie e, cosa ben più importante, alla intensità e alla direzione dei venti.
Il comignolo deve essere coperto in modo tale da non permettere a pioggia o neve di penetrare all'interno della canna fumaria fino a raggiungere il focolare, spegnendolo, ma deve anche essere progettato in maniera tale che il vento stesso non penetri al suo interno ricacciando indietro il fumo.
Esistono comignoli di foggia diversissima e in questo articolo ne presentiamo solo alcuni. I comignoli sono generalmente in muratura (pietre o mattoni o elementi prefabbricati) ma possono essere anche in rame o acciaio o cotto, pronti per essere installati.
I muratori di un tempo erano abilissimi a costruire comignoli con mezzi coppi e, spesso, i vecchi comignoli erano anche belli da vedere e di grande efficacia contro il vento.
Gli elementi prefabbricati che, al giorno d'oggi, sono sempre più spesso usati, abbinati a più moduli che creano delle fessure orizzontali per la fuoriuscita del fumo, non sono troppo spiacevoli esteticamente e, quel che più conta, sono il risultato di lunghe ricerche su come garantire il miglior deflusso possibile dei fumi.
In genere l'ampiezza del comignolo dovrebbe essere circa doppia rispetto alla sezione della canna fumaria e la sua bocca dovrebbe trovarsi almeno un metro sopra il livello di colmo del tetto.
Purtroppo non è sempre possibile attenersi a questa indicazione poichè, specie se la canna fumaria si trova collocata sui muri perimetrali dell'edificio, per raggiungere il colmo del tetto sarebbe necessario creare un comignolo molto alto che, oltre ad essere non proprio il massimo dal punto di vista estetico, è anche più esposto ai venti forti e quindi potenzialmente più fragile e necessita, quindi di essere irrobistito in qualche modo.
Il comignolo dovrebbe poi trovarsi ad almeno dieci metri da ostacoli che possono sovrastarlo, ad esempio muri di altre case, alberi eccetera.
In luoghi molto ventosi e dove i venti provengono quasi sempre dalla medesima direzione, può essere utile l'utilizzo di comignoli "asimettrici", orientati nella direzione opportuna.
La presa d'aria esterna del camino
Perchè il tiraggio di un camino sia ottimale è necessario che il ciclo tra il flusso d'aria calda in uscita e quello d'aria fredda in entrata sia sempre mantenuto.
La combustione genera dei fumi che dovranno essere espulsi attraverso la canna fumaria è l'aria fredda dovrà andare a compensare l'aria consumata dalla fiamma e alimentare, in tal modo, il processo di combustione.
Quando il flusso d'aria si interrompe o non è sufficiente a garantire un equilibrio tra aria in uscita ed aria in entrata ecco che la combustione diventa difficoltosa e la stanza tende a riempirsi di fumo.
E' molto frequente il fatto che un camino, appena acceso, tiri bene ma che, dopo qualche tempo, incominci a fare fumo; ciò è un segnale evidente che l'aria necessaria alla combustione scarseggia e che qualcosa nel flusso dell'aria interno/esterno non funziona correttamente.
Quando si va a comprare un nuovo camino (ad esempio quelli monoblocco) sono chiaramente specificati sia il diametro necessario per la canna fumaria si quello per la presa d'aria esterna.
Quando il caminetto non è stato progettato insieme alla casa stessa sorgono spesso molti problemi sia per avere una canna fumaria adeguata sia per avere una presa d'aria esterna che mantenga il processo di combustione sempre ottimale.
Quando si installa un nuovo camino la soluzione migliore sarebbe che l'aria fredda presa dall'esterno dell'abitazione venisse convogliata direttamente sotto il focolare ma, purtroppo, non sempre questo è possibile quando andiamo ad installare un caminetto in una casa che non ne prevedeva la realizzazione.
Nei casi in cui ciò non fosse possibile non si può, comunque, soprassedere dal creare un'apertura su una parete perimetrale che permetta l'entrata di aria fresca e che, penetrando all'interno del locale in cui è situato il camino, vada a ripristinare l'equilibrio nella circolazione dell'aria.
Se però avremo creato un camino nella parte più interna della casa, e non addossato ad una delle pareti perimetrali, ecco che ci troveremo di fronte ad un ulteriore problema con la necessità di dover aprire una presa d'aria lontana dal camino stesso con la conseguenza che, prima di raggiungere il focolare, l'aria fredda invaderà l'ambiente riducendo l'efficienza energetica del camino e creando una situazione di disagio per coloro che si trovano nel locale, con una sensazione di freddo a livello del pavimento.
Questa è, tuttavia, l'unica soluzione praticabile e meno che non sia possibile fare scendere una conduttura d'aria (ad esempio presa al livello del comignolo) affiancata (ed ovviamente separata) alla canna fumaria stessa; quest'ultima soluzione è certamente da adottare se si realizza una canna fumaria (e relativo comignolo) ex-novo e comunque da valutare nel caso in cui il condotto che ospita una canna fumaria già esistente sia abbastanza ampio da consentire anche di creare uno spazio per una presa d'aria esterna.
Sempre per quanto riguarda la circolazione dell'aria, altri motivi che potrebbero causare un cattivo funzionamento del camino sono la presenza di due canne fumarie nello stesso locale o di una scala aperta, comunicante con i piani superiori. In questi casi si possono verificare fenomeni di depressione d'aria ed è quindi opportuno predisporre (sempre che sia possibile):
1) la chiusura della scala costruendo un'apposita parete dotata di porta che garantirà, oltre al miglior tiraggio, che il caldo non si disperda eccesivamente nella tromba delle scale a discapito del locale dove il caminetto è situato
2) la chiusura dell'imbocco della canna fumaria aggiuntiva sigillandolo accuratamente.
Il tirafumo per il caminetto
Abbiamo visto, fino ad ora, come costruire un camino e una canna fumaria che presentino le migliori caratteristiche per ottenere sempre il miglior tiraggio naturale del camino.
In alcuni casi estremi, tuttavia, non si può intervenire con modifiche di sorta ed avendo comunque dei ritorni di fumo non resta che affidarsi a soluzioni che facciano tirare il camino anche contro la sua volontà.
Le soluzioni che andremo ad esporre si applicano sostanzialmente a livello del comignolo e vanno a compensare soprattutto quei casi in cui i venti discendenti o una bassa pressione atmosferica ricaccino indietro i fumi.
Forse non è corretto parlare per tutti e tre i casi che presenteremo di tiraggio forzato ma si tratta comunque di strumenti aggiuntivi che vanno a migliorare il tiraggio naturale del camino.
Tirafumo elettrico per canne fumarie
L'acquisto di un tirafumo elettrico è forse la soluzione più efficiente e forzata in quanto consiste nell'aspirare i fumi del camino anche quando ci sono difetti strutturali nella canna fumaria che non ne consentono una normale fuoriuscita.
Ciò non significa che debba essere usato come un sistema per bypassare a piè pari gli altri problemi. Se una canna fumaria è sporca, per esempio, forzare il tiraggio con un aspirafumo elettrico potrebbe indurre a non pulirla ulteriormente fino a quando non si rischia l'incendio della canna fumaria stessa.
L'aspirafumo elettrico ha una bassissimo consumo ed ha inoltre il vantaggio di poter essere disattivato all'occorrenza: se, ad esempio, il nostro camino non tira sufficientemente in alcune giornate particolarmente ventose, allora in quei giorni si può attivare il tirafumo che negli altri giorni può invece rimanere spento non ostacolando, quando disattivato, la naturale fuoriuscita dei fumi.
Come si può notare dall'immagine a destra il terminale tirafumo è una struttura che sostituisce la parte terminale del comignolo recuperando lo stile dei terminali prefabbricati con un risultato estetico non disprezzabile. La parte superiore alla ventola può essere ulteriormente personalizzata asportando il tettuccio originale e costruendo sopra la base di appoggio del motore, in grado di sopportare un peso fino a 200 Kg, la struttura che meglio si abbina all'aspetto del nostro edificio.
Il terminale è regolabile per essere adattato alle varie dimensioni dei comignoli, sia a sezione quadrata che rettangolare.
Come si vede nel video che pubblichiamo qui sotto, il montaggio dell'aspiratore è semplicissimo e una volta calzato sulla canna fumaria non necessita che di essere collegato alla corrente elettrica mediante un prolungamento del collegamento che dal comignolo arriverà fino alla centralina elettrica che, usualmente, viene collocata in prossimità della cappa del caminetto.
Infine un'occhiata ai prezzi che vanno dai 300 Euro in su, in base al modello scelto.
Ecco alcuni modelli, di marche diverse, con il relativo links dove è possibile acquistarli direttamente online.
Il modello della Gemi che appare nel video è disponibile qui:
ASPIRATORE ELETTRICO PER CAMINI MODELLO PROFESSIONALE
Passiamo ora ad analizzare un altro innovativo sistema per forzare il tiraggio della canna fumaria, il soffiatore eolico ed elettrico per camino.
Il soffiatore eolico per il camino
Il soffiatore eolico per camino differisce dal tirafumo elettrico poiché il suo funzionamento non consiste nell'aspirare i fumi ma nel creare una depressione, utilizzando l'effetto Venturi, all'interno della canna fumaria che non permetta il riflusso dei fumi verso il camino a causa dei venti discendenti.
Il soffiatore eolico è un brevetto della ditta Mazzocchi Giampaolo ed ha anche una versione elettrica per fare fronte ai problemi di tiraggio che non dipendono direttamente dai riflussi dovuti ai venti discendenti.
L'originalità del soffiatore eolico consiste nello sfruttare il vento che, quando discendente, genera problemi di riflusso dei fumi per neutralizzare proprio questo inconveniente. Il sistema si compone di un sistema di ventole che, dalla sommità del comignolo, vengono alimentate proprio dal soffiare del vento e generano un flusso d'aria che attraverso un tubo viene prima fatto discendere nella parte interna della canna fumaria per poi essere espulso dallo stesso tubo, ricurvato verso l'alto, generando un soffio d'aria che viene spinto verso lo sbocco del comignolo.
L'immagine di apertura dell'articolo rappresenta proprio il meccanismo appena descritto.
Essendo il sistema alimentato dai venti stessi, in assenza di vento esso risulterà non attivo e funzionante ma se il problema di riflusso dei fumi era dovuto dai venti discendenti, in assenza di vento esso non dovrebbe presentarsi.
Nei casi più problematici si può invece adottare lo stesso sistema ma, questa volta, alimentato elettricamente.
Il soffiatore elettrico Nila ha il vantaggio di poter essere installato su tutti i tipi di camini senza modificarne le caratteristiche strutturali e l'estetica. Da una ventola alimentata elettricamente e collocata sulla parte del comignolo rivolta verso il colmo del tetto e per questo praticamente invisibile, si diparte un tubo che risale la parte esterna del comignolo; il tubo entra dalla feritoia di uscita dei fumi per poi ridiscendere al suo interno. La struttura è ben illustrata dall'immagine qui a destra.
Con questo metodo, il comignolo viene, di fatto, reso antivento aumentando la velocità di evacuazione dei fumi verso l'esterno.
L'installazione, infine, è di grande semplicità e alla portata anche del bricoleur esperto..
Il video qui sotto spiega in maniera semplice le varie fasi di montaggio del modello elettrico e il suo funzionamento.
Nel caso in cui non si volesse vedere il tubo metallico esternamente al comignolo si può anche decidere di creare un apposito foro sul lato del comignolo stesso. In quest'ultimo caso, tuttavia, la posa diventa un poco più impegnativa.
Per ulteriori informazioni e contatti potete visitare direttamente il sito ufficiale: www.nilasystem.it
Il comignolo eolico rotante
Il comignolo eolico rotante in acciaio inox è una delle soluzioni per i problemi di ritorno dei fumi.
Questi tipi di comignoli sono sul mercato da diverso tempo e come le altre soluzioni precedentemente esposte servono principalmente ad evitare che il vento discendente, penetrando all'interno della canna fumaria, ricacci indietro i fumi della combustione del camino.
I comignoli eolici si collegano alla parte terminale dei comignoli, anche quelli in muratura, e hanno sia funzione anti-pioggia che anti-vento.
Vengono normalmente prodotti in tre diversi materiali: lamiera zincata, acciaio inox, rame. Dovendo scegliere tra questi tre materiali è meglio puntare su quelli realizzati in acciaio inox o rame perché sono meno soggetti alla corrosione dovuta ai fumi della combustione rispetto alla lamiera zincata; si parla comunque di anni, ma molto dipende dalla frequenza d'uso del camino e dalla zona geografica in cui ci si trova: in zone umide e nebbiose i fenomeni di corrosione sono molto più marcati proprio per il fatto che le particelle di umidità, combinandosi con i fumi, tendono a rimanere attaccate al comignolo.
Un'altra importante caratteristica a cui è importante guardare nella scelta di un comignolo eolico rotante è quella che riguarda la rumorosità durante la rotazione. Questi comignoli vengono chiaramente azionati dal vento e più il vento è forte e maggiore sarà la velocità di rotazione. Il meccanismo di rotazione deve quindi essere, al tempo stesso, robusto e silenzioso.
Nell'immagine sottostante potete osservare la struttura di un comignolo eolico e come il meccanismo principale di rotazione si basi sull'utilizzo di cuscinetti a sfera ed olio lubrificante che ne riduce l'attrito e quindi la rumorosità.
Per ulteriori informazioni rimandiamo al sito di una delle ditte produttrici più famose: http://www.perfetto.it
Chiudiamo con alcuni esempi di comignoli antivento e antifumo in acciaio inox, clicca sulel immagini per ulteriori informazioni sul prodotto:
Il cappello multifunzione per il comignolo
La scienza della fumisteria è in continua evoluzione anche se dall'esterno questo può sembrare un settore dove l'innovazione non è certamente un fattore predominante.
In realtà vi sono aziende che continuano a sperimentare soluzioni sempre nuove per garantire che il tiraggio dei nostri focolari risulti sempre il migliore possibile in tutte le condizioni climatiche.
Una di queste innovazioni consiste nel lancio del cappello multifunzione statico.
Abbiamo parlato sopra dei comignoli eolici rotanti e di come essi sfruttino l'azione del vento per attivare il tiraggio. Uno dei punti critici di questi terminali è il fatto di avere componenti in movimento che, in alcuni casi, possono generare un fastidioso rumore oltre al fatto di essere soggetti ad usura come tutte le parti meccaniche.
I cappelli multifunzione statici promettono di ovviare a questi inconvenienti in quanto non presentano parti in movimento pur essendo attentamente studiati per mantenere un tiraggio ottimale anche in caso di venti. La forma di questo cappello per comignolo, infatti, sfrutta le correnti d'aria alle quali il comignolo è sottoposto e, per Effetto Venturi, crea depressione all'interno della canna fumaria sulla quale è installato migliorandone il tiraggio.
Questi cappelli multifunzione associano quindi una forma abbastanza tradizionale (simile al puntale che svetta su molte chiese) ad una tecnologia all'avanguardia studiata per attivare naturalmente il tiraggio della canna fumaria.
Il materiale di cui sono fatti questi terminali è l'acciaio inox 304 che può essere lucido, opaco, oppure brunito per assumere un aspetto simile al rame invecchiato. Su commissione è possibile realizzare questi cappelli anche in materiali diversi.
La struttura di questi cappelli per comignolo la potete vedere nell'immagine a sinistra. I cappelli sono dotati di bandelle deflettrici che hanno il compito di smaltire i fumi e di convogliare le correnti in maniera tale da non generare ritorni di fumo a livello del focolare.
Per ulteriori informazioni visitate la pagina web dedicata:
http://www.zgcamini.com/#!cappelli-multifunzione/mhcyb