In caso di ostruzione, infatti, l'acqua piovana fuoriesce dalle grondaie e finisce per inzuppare i muri perimetrali filtrando, alla fine, all'interno della casa col rischio di danneggiare intonaco e pittura delle pareti.
La stessa gronda, ovvero la parte del tetto a cui la grondaia è ancorata, se è in legno, rischia di assorbire acqua e marcire.
Per queste ragioni è importante mantenere sempre in buono stato il sistema di smaltimento delle acque meteoriche ispezionando, almeno annualmente, le grondaie e rimuovendo eventuali detriti, organici ed inorganici, che possono esservisi accumulati.
Abbiamo già accennato, anche in un altro articolo, ai controlli periodici che sarebbero necessari per mantenere in buona salute la nostra abitazione:
https://www.faidatehobby.it/casa/lavori-e-controlli-da-fare-in-casa-in-inverno.html
La pulizia delle grondaie è uno di quei lavori in altezza che dovrebbe essere affidato a ditte specializzate poichè il rischio di caduta non è affatto remoto. Se ricorrete al fai da te, ricordatevi quindi di operare in assoluta sicurezza, ancorando la scala o, meglio, utilizzando un trabattello.
La cosa migliore sarebbe operare direttamente dal tetto, ancorandosi con apposita imbragatura che funge da salvavita in caso di caduta nel vuoto.
Non procedete mai a questo genere di lavori se non in presenza di altre persone che possano aiutarvi in caso di bisogno.
La cosa migliore per verificare la funzionalità della grondaia sarebbe quella di farvi scorrere un getto d'acqua che simuli una precipitazione meteorica. L'acqua dovrebbe defluire verso il pluviale senza intoppi e non ristagnare nella grondaia.
Tuttavia questo passaggio di pura verifica può ben essere sostituito se nelle giornate di forti piogge o violenti acquazzoni andremo con l'ombrello sotto casa e, volgendo lo sguardo verso l'alto, cercheremo di vedere se per caso l'acqua trabocca e fuoriesce, e in quali punti.
Se l'acqua fuoriesce è un segno evidente che qualcosa impedisce il normale deflusso e quindi è necessaria un'opera di pulizia.
La pulizia delle grondaie sarebbe bene svolgerla dopo un periodo prolungato di bel tempo che abbia consentito all'eventuale acqua stagnante rimasta nella grondaia di evaporare e lasciare l'eventuale deposito al suo interno completamente asciutto.
Questo agevolerà non poco l'operazione di pulizia, vi posso garantire che vi è una bella differenza dal rimuovere uno strato di foglie e sabbia inzuppato d'acqua e rimuovere lo stesso strato di materiale ma completamente asciutto!
Le grondaie esposte a nord sono quelle più a rischio in quanto godendo di meno esposizione al sole i materiali che si accumulano all'interno rimangono umidi per molto tempo provocando anche la formazione di muschi molto tenaci.
La pendenza della grondaia
Se ci accorgiamo che, a vista, la grondaia è sì sporca, ma non così sporca da causare un blocco del deflusso, dovremmo incominciare a valutare se il problema non consista nella pendenza della grondaia stessa.
Per garantire la regolarità del deflusso dell'acqua nei pluviali, i canali di gronda sono posti in opera con una leggera pendenza, in genere 3 mm ogni metro lineare, ma basta una cicognetta piegata o una vite di fissaggio allentata a provocare una flessione. In questo caso la pendenza della grondaia va ripristinata.
È del tutto evidente che la variazione di pendenza può essere stata determinata dall'intasamento della grondaia stessa poiché, come spiegavo sopra, la somma del peso del materiale inzuppato d'acqua può raggiungere anche le decine di chili.
Quindi ci sono fattori che incidono reciprocamente e che bisogna risolvere insieme.
I materiali di grondaie e pluviali
Oggi il materiale più comunemente usato per la realizzazione dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche è la plastica.
Purtroppo il colore della plastica tende a sbiadire con l'esposizione ai raggi del sole e pertanto deve essere rinfrescato ogni tanto. Ne abbiamo parlato in questo articolo:
Ridipingere i tubi di plastica (PVC) dei pluviali
Un materiale ottimo ma piuttosto costoso è invece il rame. Certamente chi può permetterselo fa un'ottima scelta. Il rame ossidandosi si ricopre di una patina che lo protegge per lungo tempo senza bisogno di manutenzione alcuna.
Come dicevamo è un materiale piuttosto costoso tanto che persino i ladri lo prendono spesso di mira per poi rivenderlo al mercato nero. Certamente in una casa isolata e frequentata solo in alcune stagioni sarebbe meglio evitare questo rischio e magari ricorrere a materiali un po' meno appetibili da parte dei lestofanti.
In alcune case un po' datate si trovano ancora canali di gronda e pluviali in lamiera zincata che comunque continuano a svolgere egregiamente il loro lavoro a patto che la ruggine che può formarsi venga prontamente eliminata.
Le piccole macchie di ruggine si rimuovono con una spazzola metallica poi si tratta la superficie con un antiruggine; alla fine si passano una o due mani di primer resistente alla ruggine o di pittura al bitume.
Se desiderate dare una mano di colore sopra la pittura al bitume dovrete proteggerla con una mano di isolante all'alluminio.
Ogni elemento che compone la grondaia e il pluviale si caratterizza per essere sagomato alle estremità in modo tale da potersi collegare all'elemento successivo.
Ogni elemento avrà quindi all'estremità un collarino stampato, o femmina, in cui si inserisce il maschio posto all'estremità dell'elemento successivo.
I giunti tra i vari pezzi sono in genere realizzati con mastice plastico non indurente.
Sia i canali di gronda in plastica si quelli in metallo sono in genere realizzati secondo due profili: semicircolari o quadrati, detti anche a cornice, e posano sempre su cicognette fissate alla fascia di sotto gronda o alle estremità dei travetti.
Personalmente ritengo che i profili semicircolari generino meno problemi riguardo all'accumulo dello sporco che invece tende ad insediarsi negli angoli stretti dei profili quadrati generando, proprio in quei punti, un maggiore rischio di corrosione.
Pulizia della grondaia
La grondaia è l'elemento orizzontale del sistema di deflusso delle acque piovane ed è certamente quello più difficile su cui intervenire, in primo luogo per l'altezza.
Ancora una volta: non mettete in pericolo voi stessi arrampicandovi su scale o tetti senza avere messo in atto tutte le misure di sicurezza del caso.
Per pulire la grondaia la cosa migliore sarebbe effettivamente quella di salire fino al suo livello e poi, con guanti e una piccola paletta, rimuovere tutto ciò che può averla ostruita.
Il materiale può essere buttato di sotto: è meglio dover ripulire il giardino o il cortile in una seconda fase che non dover maneggiare un secchio, magari pesante, in cui riporre ciò che togliamo dalla gronda.
Ho scritto sopra che la cosa migliore sarebbe quella di effettuare la pulizia dopo parecchi giorni di bel tempo, in modo da trovare il materiale all'interno della grondaia ben asciutto.
Vi è però anche qualche eccezione: se abbiamo occasione di operare in assoluta sicurezza, il fatto di poter rimuovere materiale bagnato potrà rendere il lavoro più spedito in quanto eventuali residui di foglie e sabbia si compattano e posso essere rimossi più agevolmente. Il lavoro sarà più sporco e pesante ma anche più rapido.
In caso contrario è meglio dover maneggiare materiale asciutto.
Chi non vuole salire al livello della gronda può ricorrere a tutta una serie di soluzioni alternative che vanno da quella più classica a quella più tecnologica.
La soluzione più classica è quella di operare da terra ricorrendo a speciali scope montate su prolunghe.
Il limite di questa tecnica è l'impossibilità di vedere dentro alla grondaia e di sapere se davvero stiamo rimuovendo tutto il materiale. Certo, se qualcuno potesse avere una telecamera montata su un piccolo drone e guidarci nella pulizia allora sarebbe il massimo.
Ecco i link ad un paio di questi sistemi manuali di pulizia da terra:
Sanzofix X4 - Scopa per grondaie, 400 cm
Quikfit Fiskars, Pulitore per grondaia
L'alternativa tecnologica è quella di ricorrere ad un piccolo robot che, come una sorta di talpa, percorre la grondaia in tutta la sua lunghezza gettando fuori tutti i materiali che incontra sul suo percorso grazie ad uno scovolo rotante montato sul davanti.
Il piccolo robot può essere manovrato a distanza e funziona a batterie ricaricabili. Anche in questo caso per un risultato ottimale è bene che il robot possa intervenire su un materiale non imbibito d'acqua altrimenti potrebbe non riuscire a rimuovere le ostruzioni.
Qui sotto il video che illustra il suo funzionamento e il link dove è possibile acquistarlo:
iRobot Looj 330 Robot Pulisci Grondaie
Pulizia dei pluviali
Ogni pluviale prima di scaricare nel condotto della acque reflue dovrebbe avere un pozzetto ispezionabile a livello del terreno.
Quando si opera la pulizia delle grondaie è assolutamente buona norma aprire questi pozzetti prima di procedere alla pulizia. La cosa ottimale è che vi fossero due persone, una che opera sul tetto e l'altra che opera a terra.
Mano a mano che il materiale che ostruiva la grondaia viene fatto defluire giù dal pluviale, magari con l'aiuto di un getto d'acqua che mediante un lungo tubo di gomma avremo fatto arrivare a livello del tetto, esso arriverà al pozzetto e lì dovrebbe essere sobito estratto per evitare che possa intasare il tratto che dal pozzetto porta verso la fogna.
Quindi la cosa da fare nella parte alta del pluviale è eliminare le ostruzioni con un lungo palo o un apposito scovolo quindi ripulire con un getto d'acqua.
Se, come probabile, il foro di scolo della grondaia si collega al pluviale con due semi-curve, allora provate ad inserire un pezzo di filo di ferro in modo tale da riuscire a farlo passare attraverso questi gomiti.
Risciacquo con acqua
Una volta rimossi tutti i detriti che potevano ostruire il sistema di scolo sarebbe bene pulire tutto con acqua spruzzata con un tubo di gomma. Questo consentirà di fare defluire anche i residui di sabbia e polvere lasciando la grondaia perfettamente pulita.
Intervenire con idro-pulitrici e getti d'acqua a pressione è, salvo in casi eccezionali, assolutamente non necessario.
Prevenire l'intasamento dei pluviali
Per evitare che il pluviale venga ostruito da foglie o da altri detriti si può posare nella bocchetta di scarico una gabbia parafoglie in filo di ferro o in plastica che è facile reperire nei negozi di materiali edili o anche direttamente online al link che segue:
Parafoglie per canali di gronda
Personalmente ritengo che la gabbia parafoglie sia molto utile nei casi in cui si ha la possibilità di intervenire spesso per rimuovere le foglie che si sono accumulate, in caso contrario rischia essa stessa di costituire un tappo per il corretto deflusso dell'acqua piovana.
Conclusioni
La pulizia di grondaie e pluviali può essere un lavoro rischioso e va fatto con cautela o affidato a ditte specializzate.
Siccome questa operazione ha un costo, prevenire è sempre meglio che curare.
Una delle maggiori cause di intasamento di grondaie e pluviali è data dalle foglie che in autunno cadono dagli alberi e si depositano all'interno.
Va da sé che avere alberi attaccati a casa non è mai cosa buona. Anche eventuali rampicanti, come ad esempio la vite canadese, dovrebbero essere potati periodicamente in modo tale da non consentire loro di arrivare mai al livello della grondaia.
Le coperture di alcuni tetti sono fatte con tegole o coppi ricoperte di graniglia che, con il tempo, si stacca e si deposita nella grondaia. In questo caso c'è poco da fare se non cercare di intervenire con una pulizia periodica che eviti l'accumulo di tale graniglia nella grondaia.