La fibra di bambù per il rivestimento delle pareti

In Oriente il bambù è considerato l’acciaio vegetale, un materiale talmente solido, eppure leggero, che è utilizzato persino per gli elementi strutturali di un edificio.

Eppure il bamboo non si presenta solo sotto forma di tronchi tubolari dal caratteristico color marrone chiaro, dopo essere essiccati.

Del bamboo può essere utilizzata anche la parte più interna dalla quale si ricava persino una fibra tessile adatta al vestiario e dalle molteplici qualità.

Qui, però, voglio concentrarmi su una ancora ulteriore possibilità del bambù: l’utilizzo della fibra per formare dei pannelli in 3D per il rivestimento delle pareti.

Sai cosa significa questo?

Significa avere un materiale completamente diverso da quello dei pannelli in 3D di cui pure ho parlato in altri articoli.

Si tratta di pannelli di fibra vegetale e quindi naturali, ecologici, non prodotti da derivati del petrolio.

Quando i pannelli di bamboo sono la soluzione giusta

Questi pannelli, oltre ad essere di origine vegetale, hanno delle caratteristiche che li rende adatti a rivestire muri in particolari circostanze.

Innanzitutto, la loro stampa in 3D fa sì che il loro affiancamento vada a disegnare un pattern senza soluzione di continuità e quel pattern è particolarmente adatto agli ambienti moderni.

Per quanto sia possibile rivestire anche piccole porzioni di parete, questi pannelli rendono al meglio quando vi sono dei locali grandi o molto grandi, il che significa che nei locali pubblici e nei negozi trovano la loro collocazione ideale.

testata letto fibra bambuSono da prendere in considerazione anche per rivestire la parete della camera da letto, quella dietro la testata. Anzi, questi pannelli finiscono per diventare loro stessi la testata del letto.

Se amate i materiali naturali, inoltre, preferirete questo tipo di pannelli a quelli in PVC.

Quando i pannelli di bamboo NON sono la soluzione giusta

Quelli che sono vantaggi se visti da una certa angolazione, possono diventare svantaggi se visti da un’angolazione diversa.

Mi spiego.

I pannelli di bambù sono composti da una fibra di legno ed esattamente come tutte le fibre di legno tende ad accumulare umidità.

Questi pannelli non sono adatti se le pareti presentano problemi di umidità di risalita o vedono la presenza di muffa.

In questi casi, l’umidità della parete si trasferirebbe facilmente ai pannelli gonfiandoli, deformandoli e facendoli rompere.

Se prima non risolvete il problema di umidità dei muri, sicuramente non saranno questi i pannelli che vi consentiranno di nascondere il problema.

Consigli per una applicazione a regola d’arte

Sopra ho descritto alcuni pro e alcuni contro di questo tipo di rivestimento, se abbiamo risolto il problema del supporto (la parete) allora non rimane che usare la procedura giusta per applicare i pannelli.

E’ molto importante, per questo tipo di materiale, utilizzare dei collanti che rispettino la sua natura “vegetale” ovvero che siano abbastanza elastici da non generare rotture nei pannelli.

La stessa cosa vele per lo stucco che servirà ad occultare le fughe tra un pannello e l’altro.

In primo luogo, dopo l’acquisto dei pannelli, gli stessi vanno lasciati nel locale dove andranno posati per alcuni giorni prima di essere collocati sulla parete, questo consentirà ai pannelli di non subire alterazioni dovute all’umidità ambientale, dopo la posa.

Secondariamente andrebbe preparato il muro applicando un consolidante dell’intonaco, se necessario.

E’ necessario che la superficie della parete sia il più possibile uniforme e piana, altrimenti si corre il rischio che gli angoli dei pannelli si scollino.

Il collante acrilico andrà distribuito per mezzo di una pistola per silicone, sul retro dei pannelli, nei punti di contatto tra questi e la parete, in particolare lungo tutto il bordo dei pannelli.

Per mezzo di un piccolo rullo di spugna si farà poi aderire il pannello al muro.

Finito di coprire tutta la parete (o una porzione di essa) possiamo passare al successivo lavoro di finitura.

I pannelli in fibra di bambù devono essere preparati a ricevere la pittura e la stuccatura mediante previa applicazione di un primer.

Il primer, che può essere applicato a pennello, rullo, o con pistola a spruzzo, serve a proteggere il pannello dalla carteggiatura e come fondo di collegamento per la pittura acrilica.

Le piccole fughe tra un pannello e l’altro potranno essere stuccate con uno stucco fibrorinforzato, mediante un pennellino, avendo cura di mantenere lo spessore dello stucco al minimo.

L’eventuale eccesso di stucco andrà poi rimosso, dopo l’asciugatura, carteggiandolo con una paglietta fine.

Rimossa tutta la polvere dai pannelli mediante un aspirapolvere idoneo, siamo quindi pronti alla successiva verniciatura.

I pannelli potrebbero anche rimanere così, del loro colore naturale, ma la pittura ci consente di personalizzarli e di integrarli ancora meglio con lo stile del locale che li ospita.

La vernice acrilica, anche in questo caso, può essere distribuita con il rullo, il pennello, o la pistola a spruzzo.

Alla fine della verniciatura, otterrete una parete con un rivestimento bello, moderno ed uniforme che cambierà completamente aspetto al locale.