I murales (o graffiti) sono un tipico esempio di arte urbana che però ha origini molto antiche.
In molti casi i murales, oggi, sono tra le cause di maggior degrado delle nostre città dal momento che deturpano le facciate di case, negozi, mezzi pubblici e quant'altro.
Purtroppo molti scribacchini graffitari, intenti a mettere la loro firma sui muri, poco hanno a che fare con l'arte che caratterizza i veri murales.
Mentre nel primo caso abbiamo un disegno che deturpa un muro, nel caso di un vero murale, abbiamo un disegno che contribuisce a dare valore ad una parete spoglia e che, con la forza del colore, riesce a riqualificare.
In un altro articolo abbiamo visto come sia possibile persino abbellire le crepe nei muri delle città usandole per creare curiose ed evocative immagini.
Insomma, si potrebbe dire che molte delle brutture che caratterizzano le nostre città potrebbero avere un altro aspetto se a coloro che coltivano il gusto del bello fosse lasciata la possibilità di esercitare la propria vena artistica.
Ovviamente sarebbe un'attività che dovrebbe essere svolta sotto il controllo pubblico e qui, non c'è bisogno di dirlo, sorgono i problemi.
In molti casi non solo gli edifici pubblici e privati sono abbandonati a loro stessi, ma anche il verde pubblico spesso manca di adeguata manutenzione.
Forse è questo che ha suscitato in alcuni artisti l'idea di abbinare i murales al verde che scendeva o che saliva, spesso in maniera un po' scomposta, dai muri della città.
È così che alberi, cespugli, rampicanti, entrano a far parte della street art creando dei murales vivi, murales che si modificano con le stagioni e che appaiono agli occhi di chi guarda sempre un po' diversi.
Nella galleria di immagini che segue potete vedere come questi graffiti si integrino con il verde creando opere d'arte tridimensionali, ove i rami di arbusti ed alberi finiscono spesso per diventare capelli e copricapi di personaggi più o meno stravaganti disegnati sui muri.
Anche nel caso in cui le piante anziché avere un portamento verticale ne abbiano uno strisciante o cadente si possono realizzare opere di straordinario effetto.
Si veda ad esempio l'opera attribuita a Banksy, l'inafferrabile disegnatore di graffiti, che offre un paio di fianchi stilizzati ad una pianta ricadente, in maniera un po' disordinata, da un muro, creando così l'immagine della parte intima femminile per eccellenza. E la cosa divertente è che l'intervento del giardiniere, anziché cancellare l'opera, gli dà una consona potatura, tanto che egli stesso si trasforma in estetista del verde.
Nel momento stesso in cui il murale abbellisce e da senso all'incuria ne sottolinea anche il carattere (di incuria).
Questi murales da un lato mostrano la poca manutenzione del verde e dall'altro lo qualificano, al punto tale che è poi difficile fare una manutenzione del verde che non comporti anche una perdita di qualità dell'opera.
Quel che è certo è che quando ci si imbatte in questi murales con piante verdi o fiorite, difficilmente si rimane indifferenti.
Si ha la sensazione di avere fatto un incontro strano e misterioso, di avere incontrato una creatura (quando si tratta di raffigurazioni umane od animali) che emerge dal tessuto stesso della città e che, chissà come, era prima nascosta ed inaccessibile.