Molti, però, sperano sempre di trovare sulla spiaggia i vetri di mare, quei colorati frammenti dall'aspetto luminoso e sabbiato che sono molto usati per vari progetti creativi.
Ricordo ancora di quando bambina andavo a caccia di questi vetri colorati sulla spiaggia e di come questi cocci smussati dalle onde e dalla sabbia mi apparissero come dei veri e propri tesori.
Ci sono spiagge che sono naturalmente più ricche di questi vetri per tutta una serie di ragioni, in primo luogo per le correnti che li trascinano lì.
La presenza di vetri dovrebbe essere considerata, sempre e comunque, come una forma di inquinamento ma i vetri di mare appaiono anche come una forma di resilienza della natura, capace di smussare e inglobare anche l'inciviltà umana nei suoi confronti.
In ogni caso, non tutti possono andare in giro per spiagge per recuperare questi cocci semi-trasparenti, eppure anche chi vive lontano dal mare è naturalmente attratto da questi , a loro modo magici, oggetti e magari vorrebbe utilizzarli per produrre qualche collana o gioiello.
Che fare, quindi?
Ebbene, esiste un modo per creare anche in casa nostra, ovunque essa sia, i vetri di mare, simulando l'azione che la natura ha esercitato sul vetro nel corso di anni o decenni, fino a smussarne le forme e a smerigliarne l'aspetto.
Realizzare un vero vetro marino a casa è facile e il processo utilizza materiali per hobby che potresti già avere.
Anche se ci vuole un po' di pazienza, in questo articolo ti mostrerò come realizzare splendide gemme di vetro marino utilizzando vetro riciclato. Ecco una rapida tabella di marcia del processo.
Dove trovare il vetro da trasformare
A seconda di quanto sei schizzinosa/o riguardo al colore e allo spessore, acquisire il vetro da trasformare in vetro marino può essere la parte più semplice o più difficile.
Per esperienza personale posso dire che non è semplice trovare un vetro abbastanza spesso ma molto dipende dal tipo di progetto per cui intendi usarlo.
Per esempio, le parti di una bottiglia che ritengo pù idonee sono il collo e il fondo, che sono appunto le parti più spesse e resistenti dalle quali è possibile anche ricavare i pezzi più grandi per dimensione.
Le bottiglie di vino e di liquore sono quelle che meglio si prestano. Le bottiglie di liquore di fascia alta e i pezzi di vetro vintage tendono ad essere realizzati con vetro più spesso e da esse si può ricavare un ottimo vetro marino.
C'è chi ha usato dei vecchi isolatori della luce per creare dei vetri marini. Qualunque tipo di vetro tu andrai ad utilizzare cerca di usare solo materiale irrecuperabile per evitare di trasformare in cocci quello che potrebbe avere ancora un valore.
Il colore naturale del vetro
Chi ricerca i vetri di mare sulla spiaggia lo sa bene: i vetri dai colori meno comuni, come il blu e il rosso, sono considerati anche quelli più preziosi in quanto più rari da trovare.
La ragione è semplice: in genere i vetri colorati venivano usati per oggetti di una certa importanza sin dall'origine, magari erano boccette di profumo o, appunto bottiglie di liquore.
Quando andiamo a cercare il vetro per poterlo trasformare, perù, dobbiamo prendere coscienza che nella stragrande maggioranza dei casi non si tratta di vetro naturalmente colorato ma di vetro dipinto.
Questo fa una grande differenza perchè per ottenere dei vetri di mare dovremo andare a modificare la superficie del vetro e se questo è semplicemente dipinto non faremo altro che togliere la patina superficiale per ottenere, alla fine, un comunissimo vetro trasparente.
Si scopre che gran parte del "vetro colorato" utilizzato in vasi decorativi, bicchieri e statuette è colorato da un rivestimento pigmentato all'esterno del vetro.
Non appena questi vetri colorati si rompono, puoi vedere la variazione di colore dalla superficie all'interno del vetro. Una volta messo in un bicchiere, la graniglia di carburo elimina rapidamente tutto il pigmento dalla superficie del vetro, lasciando nel bicchiere un semplice vetro marino bianco.
Per accertarsi se un vetro è effettivamente pigmentato o semplicemnte colorato esternamente si può ricorrere ad una semplice verifica: controlla il fondo dell'oggetto (ad esempio della bottiglia) se vedi zone di discontinuità del colore o tracce di colatura del colore, puoi esser certo che quel vetro ha ricevuto solo una colorazione superficiale ed è quindi meglio non utilizzarlo per cercare di ottenere dei vetri di mare.
Come fare il vetro marino a casa propria
La verniciatura spray
La prima soluzione sarebbe quella di verniciare il vetro con una vernice spray apposita come questa:
La vernice spray non potrà mai garantire l'aspetto sabbiato che la natura produce, però. Per chi si accontenta l'aspetto è comunque gradevole ma la vernice non potrà mai considerarsi qualcosa di permanente come l'opacizzazione causata dall'effetto prolungato dell'acqua e della sabbia sul vetro.
Resta il fatto che il vetro andrebbe comunque smussato meccanicamente in modo da addolcire i bordi taglienti per renderlo maneggiabile.
Acidatura del vetro
Acidando il vetro con l'apposita crema per acidatura si ottiene una superficie satinata piuttosto simile a quella dei vetri marini con la differenza che il processo, invece che essere meccanico, è chimico.
Ho scritto un articolo sull'uso della crema per acidatura e per un progetto che include la lavorazione di posco vetro può certamente funzionare. La crema è riutilizzabile (in una certa misura) ma il costo è piuttosto elevato.
Anche in questo caso bisogna prevedere un trattamento meccanico del vetro, a monte, al fine di smussare tutte le superfici taglienti.
La sabbiatura
La sabbiatura del vetro è una tecnica di lavorazione che permette di ottenere una superficie ruvida e opaca.
Questo effetto può essere utilizzato per molteplici scopi, dal decoro all'effetto di diffusione della luce. In particolare, se si vuole ottenere una superficie simile a quella dei vetri di mare, la sabbiatura può essere la soluzione ideale.
I vetri di mare sono conosciuti per la loro superficie opaca e ruvida, dovuta all'azione dell'acqua e della sabbia del mare che li leviga con il tempo.
Sabbiando il vetro si riproduce quest'effetto, rendendo il vetro simile a quello dei vetri di mare solo che, in questo caso non viene usato alcun liquido ma solo la forza della sabbia sparata contro la superficie.
Per sabbiare il vetro in modo efficace, è necessario utilizzare una sabbiatrice, uno strumento che utilizza una miscela di sabbia e aria compressa per levigare la superficie del vetro.
Esistono diverse tipologie di sabbiatrici, ma tutte hanno in comune l'utilizzo di un getto di sabbia ad alta pressione.
Sabbiatrici da banco per uso hobbistico o professionale
Prima di procedere con la sabbiatura, è necessario preparare il vetro. Questo significa rimuovere eventuali residui di polvere o sporco dalla superficie, comprese evenuali etichette, e proteggere le parti del vetro che non devono essere sabbiate. Nel nostro caso quest'ultima è una precauzione superflua dal momento che tutta la superficie del vetro andrebbe sabbiata.
Una volta preparato il vetro, si può procedere con la sabbiatura. Per fare ciò, è necessario inserire la miscela di sabbia e aria compressa nella sabbiatrice e regolare la pressione del getto in base alla superficie del vetro da trattare. Si consiglia di effettuare delle prove su un pezzo di vetro di prova, per verificare la pressione ideale per ottenere l'effetto desiderato.
Una volta regolata la pressione, si può iniziare a sabbiare il vetro. È importante mantenere la sabbiatrice a una distanza costante dalla superficie del vetro, in modo da evitare di creare punti di levigatura più profondi rispetto ad altri.
Tamburo Rotante per Pietre
Veniamo ora al metodo che richiede più tempo ma che è, al contempo, il più affascinante perchè permette di riprodurre tutti i passaggi che, in natura, portano alla formazione del vetro marino.
Ovviamente i tempi della natura sono infinitamente più lunghi, quello che fa un tamburo rotante è accorciare questi tempi adottando un meccanismo simile a quello naturale.
Come si formano i vetri marini, infatti?
Il processo parte dalla frammentazione del vetro che viene poi levigato e smussato per l'azione dell'aqua e della sabbia attraverso un lungo processo di rotolamento.
Il tamburo rotante fa esattamente questo: ruota i cocci di vetro all'interno di un cilindro in cui è presente anche silicio e acqua, con una velocità e per un tempo che saremo noi a decidere, fino all'ottenimento del risultato desiderato.
Kit Tamburo Rotante per Pietre Professionale
Ma vediamo quali sono i vari passaggi che da un vetro colorato ci porteranno ad ottenere un fantastico vetro di mare!
Rottura del vetro
Questa è una fase delicata e anche pericolosa che va svolta con tutta la prudenza possibile e avendo cura di indossare sempre i dispositivi di protezione individuale come occhiali e guanti spessi e anti-taglio.
Si parte inserendo l'oggetto intero, sia esso una bottiglia o altro, all'interno di un sacchetto di plastica spessa.
Il primo sacchetto verrà inserito all'interno di un secondo sacchetto di plastica, in modo da evitare che frammenti di vetro schizzino ovunque esattamente come accade quando un bicchiere ci cade accidentalmente per poi frantumarsi sul pavimento.
Quando il vetro è all'interno dei sacchetti potremo spaccarlo con un martello fino a quando non avremo ottenuto dei pezzi della dimensione desiderata.
Teniamo conto che il processo di burattatura toglierà ulteriore materiale e, alla fine, avremo dei pezzi lievemente più piccoli rispetto al materiale di partenza.
Estraiamo i pezzi di vetro dai sacchetti e buttiamo quelli troppo piccoli e inutilizzabili.
Preparazione del tamburo rotante
Ora viene la parte divertente che ci porterà ad avere, alla fine, dei bellissimi vetri smerigliati in tutto e per tutto simile ai vetri di mare che puoi trovare sulla spiaggia.
La prima cosa da farsi è leggere le istruzioni sul funzionamento del tamburo che hai acquistato ma, in linea di massima, questi sono i suggerimenti che mi sento di dare:
1. Riempi il tamburo per metà o per i due terzi della sua capienza (di solito riempio fino a 2/3). Se non hai abbastanza frammenti di vetro, puoi aggiungere alcuni rocce pulite.
IMPORTANTE: la pienezza di 1/2 - 2/3 è necessaria affinché il contenuto ruoti anziché scivolare.
2. In genere uso circa 3-4 cucchiai di grana, ovvero il materiale che va a smangiare il vetro esattamente come la sabbia farebbe in natura. Una grana grossolana al carburo di silicio rende il processo circa due volte più veloce rispetto alla comune sabbia.
Questo materiale ha un costo abbastanza elevato ma è parzialmente riciclabile alla fine del processo (lo vedremo dopo).
Il National Geographic vende un materiale di grane differenti che viene utilizzato per la sgrossatura o la lucidatura e lo puoi trovare qui:
NATIONAL GEOGRAPHIC Rock Tumbler Grit
3. Infine aggiungiamo acqua a sufficienza per coprire il vetro e l'abrasivo ma senza riempire troppo. Lo scopo è avere una caduta fangosa ad ogni giro del tamburo e non uno sciabordio costante.
Ora non resta che chiudere il contenitore e settare il tempo e la velocità di rotazione (ove previsto) e lasciare che l'attrezzo svolga il suo lavoro. Possono essere necessari alcuni giorni prima di ottenere il risultato sperato.
In ogni caso è bene controllare, di tanto in tanto, l'avanzamento del processo. Il processo può considerarsi finito quando i bordi taglienti del vetro saranno significativamente smussati e la sua superficie avrà assunto un bell'aspetto satinato.
4. È consigliabile lasciare il tamburo in esecuzione per 3-5 giorni, ma se sei impaziente dopo 48 ore puoi sospendere e controllare l'interno del contenitore per accertarti dello stato dell'avanzamento del processo.
In questo momento, dovresti notare un leggero strato di "brina" sul vetro e un'opacizzazione significativa degli angoli acuti. Continua a far ruotare il tamburo fino a quando i pezzi di vetro avranno un aspetto uniformemente lucido con bordi arrotondati.
Più tempo impiegherai nel processo di rullatura, più i pezzi di vetro finiti assomiglieranno a antiche e preziose gemme di vetro marino.
Alla fine del processo potrai estrarre tutto il contenuto e riversarlo in un secchio, facendolo passare prima attraverso un cestello di rete metallica a maglie larghe (come quello che usi per friggere le patate).
Nel cestello rimarranno solo i tuoi vetri di mare mente nel secchio finirà la sabbia e l'acqua.
Ora non ti resta che lavare per bene i tuoi vetri di mare. Fallo all'esterno, in giardino, per evitare che eventuali residui vadano ad intasare lo scarico del bagno o della cucina.
Se vorrai forare i vetri per appenderli ti consiglio di leggere la mia guida su come bucare i vetri di mare.
Suggerimento: il carburo di silicio, che come abbiamo imparato è abbastanza costoso, può essere recuperato facendolo depositare sul fondo secchio. Fatto questo potremo disperdere l'acqua e recuperare e fare asciugare il deposito.