Per mancanza di elettricità non intendo qui una interruzione momentanea della corrente elettrica ma proprio il fatto di non avere disponibilità di connettersi ad una rete elettrica.
Ormai le cose si sono talmente evolute che in pochi saprebbero come svolgere un lavoro con attrezzi manuali, laddove non vi fosse la possibilità di ricorrere agli elettroutensili.
Si può obiettare che le circostanze in cui l’elettricità non è disponibile sono relativamente rare, ma in realtà sono meno infrequenti di quanto si creda.
Se così non fosse non verrebbero prodotti tutta una serie di apparecchi atti ad ovviare proprio a questo problema.
In giardino, per esempio, è abbastanza raro avere qualche presa elettrica a disposizione.
Durante i lavori di ristrutturazione di un rustico può capitare di non avere nemmeno un contratto di fornitura elettrica attivo.
In queste circostanze bisogna trovare un’alternativa per alimentare i nostri elettroutensili, una lista dei migliori si può trovare su Weboot.it.
Fortunatamente, delle alternative per uscire dall’impasse ce ne sono, si tratta solo di saper valutare qual è la migliore.
Vediamo le possibili soluzioni:
- Prolunga elettrica
- Elettroutensili a batteria
- Gruppo elettrogeno (generatore di corrente)
Prolunga elettrica
Questa è la soluzione più semplice ed indolore per alimentare degli elettroutensili ricavando l’energia dalla prima presa utile.
La presa di corrente può anche trovarsi a decine di metri di distanza e, tramite i lunghi cavi, l’elettricità può essere trasportata fino al luogo di lavoro.
Ovviamente la presa di corrente da cui si ricava l’energia elettrica dovrebbe essere di nostra proprietà, difficilmente il vicinato ci concederà la possibilità di addebitare l’energia consumata sulla loro bolletta.
Il sistema delle prolunghe funziona egregiamente se si ha cura di mantenerle in buono stato, evitando che si possano accidentalmente rompere od usurare al punto da renderle potenzialmente pericolose.
Le prolunghe elettriche sono in genere montate su carrelli avvolgibili che ne rendono più agevole il trasporto e permettono di srotolare solo la parte necessaria al raggiungimento del luogo di lavoro.
Una prolunga elettrica di 50 metri può arrivare a costare 50-60 Euro ma è sempre un buon investimento perché ci permette di lavorare in autonomia e di non investire spese ben più considerevoli per gli elettroutensili a batteria.
Vi è una criticità di cui bisogna tener conto però: non è sicuro usare queste prolunghe in caso di pioggia o quando il terreno è bagnato.
Elettroutensili a batteria
Chiunque abbia davvero dovuto svolgere un lavoro impegnativo sa che tra elettroutensili a filo e a batteria non c’è storia.
Per quanto gli elettroutensili a batteria si siano molto evoluti in termini di prestazioni, ancora non possono gareggiare con la potenza di quelli a filo.
Certo, ci sono degli indubitabili vantaggi ad avere un elettroutensile a batteria, il primo dei quali è proprio quello di essere svincolati dal cavo. Possiamo quindi lavorare ovunque ed in maniera sicura.
Gli svantaggi, però, oltre a quello a cui ho già accennato sopra, consistono nel fatto che le batterie hanno una autonomia limitata e poi devono essere ricaricate per poter continuare il lavoro.
Credo non sia neppure necessario accennare a quanto sia fastidioso dover lasciare un lavoro a metà perché la batteria si è esaurita.
Per questo è bene sempre dotarsi di una batteria di riserva che, però, fa lievitare anche il costo del nostro attrezzo.
In più, bisogna sempre ricordarsi di avere entrambe le batterie perfettamente cariche prima di affrontare il lavoro, altrimenti il rischio è quello di non riuscire nemmeno a cominciarlo.
Avere una serie di elettroutensili a batteria per svolgere i più disparati lavori diventa economicamente insostenibile.
Se le batterie fossero intercambiabili tra i vari attrezzi potrebbe essere una soluzione accettabile.
Però questa possibilità non sempre è presente e quando è presente è disponibile solo per elettroutensili costruiti dalla stessa casa produttrice. Cosa comprensibile, ma questo limita di molto la scelta e ci vincola molto allo stesso brand.
I generatori di corrente
Arriviamo, infine, alla soluzione che in molti considerano la più professionale e gradita: quella dei gruppi elettrogeni.
I gruppi elettrogeni, o generatori di corrente che dir si voglia, ci permettono di produrre corrente direttamente in loco, generandola per mezzo di motori a scoppio alimentati a benzina.
I prezzi di questi motori/trasformatori sono quanto mai variabili, in base alla potenza generata, alla autonomia, alle eventuali strumentazioni aggiuntive.
Si va da circa 200 Euro fino ad oltre i 1000. Con una spesa di circa 500 Euro ci si porta a casa un generatore di tutto rispetto, se non proprio il top di gamma.
Il generatore di corrente è in pratica la nostra (multi)presa portatile.
Tutto ciò che ci serve, oltre al generatore, è il combustibile per farlo funzionare: la benzina. Con circa quindici litri ci possiamo permetterci lunghe ore di autonomia nel lavoro, senza essere legati a prolunghe o vincolati da batterie.
Con i generatori di corrente possiamo sfruttare al massimo la potenza dei nostri elettroutensili a filo, potendo svolgere anche i lavori più gravosi.
Pensiamo, ad esempio, alla possibilità di collegarvi martelli pneumatici o altri attrezzi per lavori pesanti.
I gruppi elettrogeni moderni sono dotati di protezione dai sovraccarichi e regolazione automatica del voltaggio, sono quindi molto sicuri.
Gli svantaggi dei generatori di corrente? Veramente pochi: in primo luogo il peso.
Un generatore potente può arrivare a pesare 40-50 kg, quindi bisogna considerare come trasportarlo sul luogo di lavoro per renderlo operativo.
Spesso per caricarlo in macchina o sul furgone servono due persone se non siamo particolarmente forzuti.
Una volta scaricato, poi, bisognerà trasportarlo probabilmente ancora per diversi metri. Quindi, in assenza di un aiutante, scegliere sempre un generatore dotato di comode ruote che si possa prendere per il maniglione anteriore e far scorrere fino al luogo desiderato, anche da soli.
Come si vede, le soluzioni per alimentare gli elettroutensili, in assenza di una presa di corrente vicina, possono essere diverse.
Non vi è una soluzione ottimale, anche se, personalmente, opterei sempre per il gruppo elettrogeno.
La scelta va valutata in base al tipo di lavoro, al budget, al fatto di usare solo uno o diversi elettroutensili.