Fai da te l'impianto di illuminazione del giardino

È possibile realizzare da soli l'impianto elettrico per il giardino? In buona parte sì, vediamo come fare.

Illuminazione del giardino

Gli spazi esterni alla casa, si tratti del giardino o dell'area cortiliva o del vialetto di accesso, sono molto più gradevoli e sicuri quando vengono adeguatamente illuminati.

Nel giardino, poi, le persone amano trascorrere il proprio tempo e godersi la frescura durante le torride serate estive.

Un giardino ben curato non è solo piacevole per chi lo vive ma è anche un investimento che, in caso di vendita dell'immobile, potrebbe rivelarsi fruttuoso.

L'impianto elettrico per l'esterno non è più complicato di quello posto all'interno dell'abitazione, ma essendo realizzato in esterno bisogna porre ancora maggiore cura per la scelta dei materiali.

Sappiamo bene, infatti, che l'abbinamento tra acqua ed elettricità è molto pericoloso e in giardino, non c'è bisogno di dirlo, l'impianto non è al riparo dagli eventi atmosferici.

Semplici accorgimenti e materiali di ottima qualità permettono, tuttavia, di superare queste difficoltà e di illuminare il giardino in tutta sicurezza.

L'impianto elettrico, in giardino, scorre sottoterra e ciò che rimane visibile sono solo i lampioncini, i faretti, o qualsiasi altro sistema di illuminazione noi si voglia adottare.

Le guaine da interrare per collegare i cavi elettrici da un punto luce all'altro, e da questi alla casa, devono essere in un pezzo unico e vanno interrate ad una profondità minima di 50 centimetri.

Per nessuna ragione i cavi elettrici devono essere giuntati sottotraccia in quanto l'umidità potrebbe sempre attaccare i giunti, per quanto li si protegga.

I cavi elettrici per il giardino, al contrario di quelli per l'impianto domestico, dovrebbero essere raggruppati e rivestiti da una guaina in modo da formare un unico cordone, esattamente come accade per qualsiasi prolunga.

La scelta dei tubi da interrare

Avete mai visto i tecnici armeggiare lungo uno scavo realizzato nell'asfalto della strada, magari asfaltata da poco? Oppure all'opera su un marciapiede sventrato appositamente per andare ad aggiustare questo o quel guasto?

Di fronte a queste continue opere di manutenzione che si rendono necessarie, vi sarà capitato di chiedervi perché non si posino, una volta per tutte, dei grossi tubi che poi consentano di posare ed estrarre i cavi con apposite sonde, senza dover scavare e rappezzare tutte le volte.

Beh, per quanto questo comportamento sia illogico, risponde a criteri di economicità immediata: la posa di grossi tubi consentirebbe di risparmiare sulle successive manutenzioni ma costerebbe, nell'immediato, molto di più. 

È un atteggiamento miope che non dovrebbe essere replicato quando andate a progettare l'impianto di illuminazione per il vostro giardino.

La prima cosa da fare, quindi, è un bel progetto su carta che individui la collocazione dei punti luce e il percorso degli scavi da effettuare e poi acquistare il materiale elettrico online.

Probabilmente dovrete fare intervenire un mini escavatore per gli scavi poiché sarebbe veramente arduo realizzare tutto con pala e piccone.

Se nel giardino è già presente il tappeto erboso è bene ritagliare delle zolle per poi asportarle e conservarle a parte, in attesa di poterle posare nuovamente una volta richiuso lo scavo.

Lo scavo per la posa della guaina corrugata deve avere una profondità di almeno 50 centimetri dalla superficie per non incorrere nel rischio di tranciare i cavi, in caso di uso di un motocoltivatore o anche di una semplice vanga.

Come detto sopra, se volete fare un lavoro davvero ben fatto, potreste posare dei tubi rigidi più grandi, del tipo di quelli usati per gli scarichi dell’impianto idrico, e fare scorrere al loro interno la guaina corrugata che conterrà, a sua volta, il cavo elettrico vero e proprio.

Dentro questi tubi sotterranei potranno, all’occorrenza, essere fatti scorrere anche altri cavi, nel caso in cui, in futuro, vi trovaste nella necessità di ampliare l’impianto elettrico.

Per la stessa ragione bisogna valutare se non sia anche il caso di sfruttare il lavoro di scavo per realizzare l’impianto di irrigazione del giardino, in modo tale da non doverlo eseguire due volte.

Nel momento in cui dovete chiudere lo scavo, inoltre, potreste farlo con dei materiali che possano creare un buon drenaggio.

Questo non serve tanto per i cavi, che quando sono a norma potrebbero stare tranquillamente immersi nell’acqua, ma per evitare che nelle giornate di pioggia il vostro giardino si riempia di pozzanghere.

I materiali per l’impianto elettrico esterno

La sigla IP (Indice di Protezione) è quella che bisogna tenere in considerazione quando si sceglie il materiale per la realizzazione dell'impianto.

Tale sigla è seguita da due cifre, la prima delle quali varia da 0 a 6 ed indica il grado di protezione verso corpi solidi e polveri (0=nessuna protezione, 6=massima protezione). La seconda cifra, che varia da 0 a 8, indica invece il grado di protezione verso i liquidi (0=nessuna protezione, 8=massima protezione).

Un cavo o una scatola di derivazione contrassegnata con IP 6 8 starebbe quindi ad indicare la protezione massima verso la penetrazione delle polveri e persino verso la sommersione dovuta ad un allagamento.

Dopo aver interrato la guaina, possiamo procedere ad installare i pali di sostegno dei punti luce.

lampioncino giardinoTutti gli elementi di comando di un impianto elettrico esterno, come interruttori, prese e spine, sono in genere fissati al muro perimetrale dell’abitazione o, nel caso in cui esistessero, ad altre strutture in muratura collocate nel giardino.

Volendo, potreste anche costruire una colonna di mattoni in modo tale da avere delle prese esterne che potreste utilizzare per collegare tosaerba elettrici o quant’altro potrebbe servirvi, anche lontano dall’abitazione principale.

L’impianto elettrico esterno dovrebbe essere autonomo rispetto a quello interno e dovrebbe essere quindi diviso da quello principale.

Le scatole portarfutti per l’impianto esterno saranno a tenuta stagna e dovranno essere collocate sul muro perimetrale ad una altezza di almeno 1 metro da terra.

Mentre per quanto riguarda la posa dei tubi si può intervenire anche con il fai da te, per quello che riguarda il collegamento dei cavi bisogna rivolgersi ad un elettricista qualificato che sia in grado di certificarvi la messa a norma dell’impianto.

I collegamenti elettrici da fare per l’impianto esterno sono, nella generalità dei casi, più semplici rispetto a quelli dell’impianto elettrico domestico ma, nel caso in cui voleste aggiungere elementi aggiuntivi quali interruttori crepuscolari od altro, le cose potrebbero complicarsi.

Per i collegamenti elettrici da effettuare nelle scatole di derivazione interrate ed anche nei vari punti luce è bene usare dei particolari accorgimenti.

Esiste in commercio una particolare guaina isolante che, quando viene riscaldata dalla semplice fiamma di un accendino, si restringe dal 40 al 60 % del suo iniziale diametro, aderendo perfettamente alla giunzione elettrica.

Quindi la giunzione dei cavi elettrici, in esterno, non andrebbe fatta con normali morsetti a cappellotto oppure con mammut, ma dovrebbe essere rivestita con la guaina di cui sopra che isola perfettamente la giunzione garantendo una notevole tenuta all’umidità.