No, non stiamo parlando di legno fossile finito per qualche ragione sul fondo del mare e sul quale si sono naturalmente depositate delle conchiglie.
L'abbinamento legno-conchiglie è, in effetti, inusuale poichè, in natura, non penso possa trovarsi qualcosa di simile, forse neanche tra i tronchi fossili.
Ma sono proprio gli accostamenti inusuali quelli che attirano maggiormente la curiosità e che rendono un progetto meritevole di attenzione poichè rompe gli schemi e suscita in noi emozioni nuove, talvolta contrastanti.
La ditta Woodcraft By Design, una falegnameria e, al tempo stesso, studio creativo con base ad Auckland, in Nuova Zelanda, è riuscita a rivisitare la tecnica antica dell'intarsio del legno inserendo negli incavi delle pietre e delle conchiglie che sembrano fossili.
L'idea è in realtà nata per una ragione molto pratica: il legname grezzo con il quale si possono realizzare degli splendidi tavoli rustici presenta spesso delle imperfezioni, fenditure o buchi che talvolta risulta difficile colmare con del semplice stucco. Perchè non inserire in quelle fenditure degli elementi apparentemente lontani dal legno ma che possono pur tuttavia restituire un risultato molto piacevole?
Riempiendo quei buchi con inserti cristallini che consentono di vedere conchiglie, sassi, foglie o addirittura insetti incorporati all'interno si risolve l'imperfezione del legno e si crea qualcosa di nuovo e di artistico.
La tecnica, alla portata anche degli appassionati del fai da te, consiste nel riempire il buco naturale del legno (o creato appositamente) con piccoli elementi che saranno poi fissati in maniera permanente con una colata di resina cristallina che li renderà visibili quasi come se fossero adagiati sul fondo dell'acqua.
La resina è un materiale dalle molteplici applicazioni in campo sia hobbistico che professionale e, in entrambi i casi, permette di ottenere degli effetti veramente notevoli.
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