Coltivazione della stella alpina

Vuoi sapere come coltivare la stella alpina in un vaso o nel tuo giardino? In questo articolo lo potrai scoprire.

Stelle alpine nei vasi

Come si chiama la Stella Alpina?

La stella alpina (Edelweiss, in tedesco) è un fiore protetto e forse il più famoso dei fiori di montagna.

Il nome latino di questa pianta è Leontopodium (piede leonino) poichè i fiori delle stelle alpine hanno una (per la verità molto vaga) somiglianza con la zampa di un leone.

Dove nascono le stelle alpine?

Come dice il nome stesso, è una pianta che cresce spontaneamente alle elevate altitudini e in particolare sulle Alpi, benchè diverse varietà siano distribuite in tutto il mondo.

Tra le diverse specie, solo il Leontopodium alpinum (la stella alpina, appunto) appartiene alla flora spontanea delle Alpi italiane, dove cresce sul substrato calcareo dei pascoli e dei dirupi montani.

È vietato sradicare le piante di stella alpina dal loro ambiente naturale ma, fortunatamente, ora è possibile acquistare i semi di queste piante anche on-line,ad esempio sul sito di Amazon, senza dover depauperare l'ambiente. Il link lo trovate qui sotto:

BUSTINA DI SEMI DI STELLA ALPINA

Le piante di stella alpina che si acquistano, essendo coltivate, hanno inoltre il vantaggio di sapersi adattare anche a climi più miti e altitudini inferiori, senza particolari problemi.

Caratteristiche della stella alpina

La stella alpina è una pianta perenne che raggiunge un'altezza di circa 15 centimetri.

La fioritura avviene nei mesi di giugno e luglio e i fiori sono ideali per essere recisi ed eventualmente essiccati per comporre dei piccoli quadretti da appendere al muro.

È una pianta rustica che, come la sua controparte selvatica, non teme il gelo.

La pianta della stella alpina non ha, di fatto, altro uso se non quello ornamentale.

Differenze tra le stelle alpine spontanee e quelle coltivate

Eradicando una stella alpina spontanea per poi trapiantarla a quote più basse, si finirebbe inevitabilmente per perdere parte delle caratteristiche morfologiche che questa pianta presenta alle alte quote.

La pianta collocata in piano lentamente si adatta al nuovo clima e finisce per perdere buona parte della lanugine che copre i fiori delle specie spontanee di alta montagna, la loro stessa struttura esteriore finisce per modificarsi.

Particolare del fiore della stella alpina

Una stella alpina che cresce in prossimità dei nevai si riconosce per le dimensioni ridotte, intorno ai 2-5 cm di altezza, e per l'elevata lanugine che ricopre i suoi fiori dal colore bianco argenteo.

Anche se le piante coltivate nei giardini perdono parte di queste caratteristiche, il loro fascino non viene meno, però.

Suggerimenti per la coltivazione

Precisiamo subito un punto fondamentale: la stella alpina non è assolutamente una pianta da interno e conservandola tra le mura di casa la sua morte è quasi assicurata.

Le piante, una volta che ci sono arrivate, devono essere trapiantate in un vaso abbastanza grande o in piena terra. Bisogna avere cura di non rompere la zolla di terra che avvolge le radici delle giovani piante.

Come abbiamo detto, la stella alpina, in natura, non ha particolari esigenze; anzi, essendo una pianta di ambiente alpino si adatta bene in terreni anche poveri.

La preparazione del terreno ove collocare le nostre piante avrà quindi una rilevante importanza.

pianta stelle alpine in vaso

Se abbiamo già un giardino roccioso, in quella sede le nostre stelle alpine troveranno già un ambiente abbastanza favorevole.

Il terreno deve essere ben drenato poichè uno dei fattori che maggiormente danneggiano le stelle alpine è il ristagno d'acqua.

Pertanto, si può mescolare del semplice terriccio con una certa quantità di sabbia e poi collocare le piante in una posizione ben esposta al sole o, specie in zone particolarmente calde, in mezz'ombra.

Subito dopo il trapianto le piante possono essere innaffiate abbondantemente anche per fare in modo che il terreno si compatti per bene.

Le innaffiature non devono essere troppo frequenti. Due innaffiature alla settimana saranno più che sufficienti per le piante coltivate in piena terra  mentre per le piante in vaso si può innaffiare un poco più spesso.

In autunno la parte aerea delle stelle alpine muore completamente  ma ciò non deve assolutamente allarmarci.

Non ritirare i vasi nè sradicare le piante coltivate in piena terra poichè in primavera esse torneranno più rigogliose che mai.

In inverno si può spandere della calce intorno alla pianta e mischiarla al terreno. Non occorre fertilizzare.

Come moltiplicare le stelle alpine

La pianta può essere moltiplicata per seme o per divisione del cespo.

Anche se la stella alpina è una pianta perenne, i risultati migliori si ottengono non già lasciando le stesse piante, per anni, nella loro sede, ma proprio moltiplicandole in uno dei due modi detti sopra.

Dal momento che le piante coltivate producono un numero di semi molto maggiore rispetto a quello delle piante spontanee, conviene utilizzare la semina per avere sempre nuove piantine.

La semina può avvenire in vaso e può essere effettuata in marzo, se vogliamo trapiantare le piante e metterle a dimora in agosto o settembre.

La moltipicazione per divisione dei cespi può essere invece effettuata in aprile.

Conservazione dei fiori

I fiori delle stelle alpine sono ideali per essere essiccati dal momento che da secchi perdono molto poco del loro aspetto originale.

A tal scopo, dopo la fioritura, i fiori possono essere recisi e conservati tra fogli di carta assorbente su cui avremo messo dei pesi per comprimere i fiori.

Chi non ha mai trovato, aprendo un vecchio volume, qualche fiore essiccato? Era un fatto abbastanza comune in passato e le stelle alpine possono essere ancora  fatte essiccare in questo vecchio e romantico modo.

Pianta in vaso

Cosa significa regalare una stella alpina?

La stella alpina adorna spesso il cappello degli alpini in quanto emblema di alto coraggio e sprezzo del pericolo.

Questo significato è stato dato alla stella alpina proprio perchè raccogliere questi fiori, spesso insediati nei dirupi più scoscesi delle montagne, era già un'impresa ardita e temeraria.

Secondo una leggenda svizzera, questo fiore sarebbe stato una fanciulla, un tempo.

Questa fanciulla, che si caratterizzava per la bellezza dei lineamenti, per la purezza di cuore e per la nobiltà d'animo, non incontrò mai un cavaliere che reputasse degno del suo amore.

Quando morì, quindi, ancora nubile, sulle vette più alte delle montagne, tra la neve e il ghiaccio, fu trasformata in fiore.

Questo fiore fu chiamato Edelweiss che significa appunto "nobile bianco".

Poiché raccogliere questo fiore rappresentava uno sforzo ed un rischio, la frase "raccogliere Edelweiss" divenne, nel regno di Guglielmo Tell, sinonimo di ottenimento del più alto e nobile onore che un uomo possa desiderare di conquistare.