Come coltivare le piante del genere Euforbia

Le piante appartenenti al genere Euforbia sono diffuse e molto apprezzate e possono senz'altro essere un'ottima scelta per abbellire un giardino, scopriamo dunque quali possono essere dei suggerimenti preziosi per coltivarle al meglio anche nel giardino di casa.

Pianta di Euforbia
Pianta di Euforbia

Cosa sono le Euforbia?

Bisogna anzitutto premettere che, come correttamente sottolineato dal master gardener Tiziano Codiferro nel suo sito Internet ufficiale, il nome scientifico corretto di questo genere di piante è Euphorbia, dunque Euforbia è una sorta di "italianizzazione" del termine che, tuttavia, è ormai estremamente diffusa.

Tale genere include piante di molteplici specie, si pensi ad esempio Euphorbia trigona, oppure a Euphorbia fulgens, le quali sono piuttosto eterogenee, o ancora la Euphorbia pulcherrima, molto più nota col nome di "stella di Natale".

A livello generale, ad ogni modo, le piante del genere Euforbia sono molto apprezzate per i colori vivaci dei loro fiori. Tra le piante grasse che producono fiori quelli del genere Euforbia, così fortemente decorativi, catturano l'attenzione in modo particolare.

Le Euforbia sono piante piuttosto semplici da gestire, anche per questo motivo sono così diffuse ed apprezzate anche dai neofiti del giardinaggio: tali piante sanno essere ideali tanto nei piccoli giardini urbani che per gli spazi outdoor più ampi, come possono ad esempio essere quelli di un'abitazione in campagna; gli esperti del settore inoltre sono soliti consigliare queste piante per abbellire i giardini rocciosi.

La potatura delle piante Euforbia

Come si diceva, le piante del genere Euforbia hanno una grande resistenza, sanno adattarsi in modo assai versatile ai vari contesti climatici e ambientali e necessitano di una manutenzione piuttosto contenuta, ragion per cui possono senz'altro essere una buona opzione anche per chi non ha particolari esperienze a livello di giardinaggio.

Un intervento manutentivo molto importante per le Euforbia è sicuramente la potatura, scopriamo subito perché.

Durante i mesi invernali è piuttosto frequente che le piante di Euforbia si danneggino nei loro steli, di conseguenza è importante rimuovere quest'ultimi in concomitanza con il concludersi dei mesi più freddi; la potatura di queste piante, dunque, deve idealmente avvenire in primavera e dev'essere piuttosto vigorosa nella sua esecuzione.

A seguito della fioritura, inoltre, si raccomanda di potare gli steli sfioriti, in modo che la pianta presenti sempre un aspetto impeccabile, elegante ed armonioso.

Sebbene sia vero che la potatura delle Euforbia richieda interventi più corposi rispetto a quelli richiesti da altre piante, è anche vero che l'effettuazione di tali interventi può essere circoscritta senza problemi ad alcuni mesi dell'anno, ciò contribuisce a rendere queste piante molto adatte a chi non ha una grande quantità di tempo da dedicare la proprio giardino.

Altre informazioni preziose

Una caratteristica biologica delle Euforbia che merita di essere sottolineata corrisponde alla secrezione di una linfa lattiginosa che è bene tenere bene distante dalla pelle, in quanto può avere degli effetti irritanti.

Chi possiede un amico a 4 zampe si chiede giustamente se questa linfa possa essere pericolosa per gli animali domestici, ma la risposta, per fortuna, è negativa, in quanto l'odore piuttosto intenso emesso dalle piante agisce da repellente naturale.

Per quanto riguarda l'illuminazione naturale, non ci sono particolari indicazioni da fornire: la collocazione ideale di queste piante all'interno del giardino è in un punto contraddistinto da parziale ombreggiamento, tuttavia se si vuol esaltare il colore di varianti dai fiori molto accesi, l'ideale è abbondare nell'esposizione al sole.

Queste piante dovrebbero essere sempre collocate su un suolo sabbioso che sappia assicurare un buon drenaggio, molto importante è, inoltre, evitare di innaffiarle eccessivamente, in quanto l'eccessiva presenza di acqua marcire delle foglie o degli interi rami.

Le Euforbia sono in effetti delle piante che risentono non poco degli eccessi idrici e che, per tali ragioni, potrebbero sviluppare anche delle antiestetiche macchie brunastre: dosare bene le quantità di acqua, dunque, è un'altra piccola accortezza a cui si deve prestare attenzione.