Come si riconosce un terreno argilloso
Nei terreni argillosi la percentuale di argilla è pari o superiore al 35%.
Se provate a rovesciare una zolla di terreno con una vanga noterete che il colore della terra tende al grigio chiaro e lucido, quando è umida, e la zolla si mantiene compatta e non si sbriciola come accadrebbe con un terreno sabbioso o ricco di humus.
Questo accade perché le particelle che compongono il terreno si saldano tra di loro impedendo così all'acqua di defluire.
Un terreno argilloso, dopo un violento acquazzone, si trasforma in un acquitrino se non vi è pendenza e l'acqua non ha modo di scorrere via. Quando l'acqua finalmente si asciuga noteremo che si è formata una crosta compatta che tende a spaccarsi sotto il sole battente.
Sono condizioni estreme in cui le coltivazioni, specie quelle orticole, difficilmente sopravvivono.
La vangatura a mano di un terreno argilloso è veramente faticosa e deve essere fatta assolutamente quando il clima, e quindi anche il terreno, è asciutto se non vogliamo rovinarci la schiena.
Un sistema empirico per verificare la capacità drenante del terreno lo possiamo mettere in pratica scavando una buca profonda 60 centimetri e riempendola successivamente di acqua.
Se il drenaggio è accettabile, l'acqua tende ad essere assorbita e a scomparire nel giro di 24 ore, se invece ristagna nella buca per 48 ore e anche più, allora avremo la certezza che questo tipo di terreno tende all'argilloso e che la sua struttura necessita di essere migliorata se vogliamo coltivare con successo le nostre piante da giardino e/o i nostri ortaggi.
Come alleggerire un terreno argilloso
Spesso, il miglioramento di terreni ricchi di argilla avviene con gradualità, nel corso di più stagioni.
Nel caso di impianto di un nuovo giardino non dobbiamo attenderci soluzioni immediate a meno di non intervenire in maniera massiccia (e abbastanza costosa) sulla composizione del terreno.
Una possibile e veloce alternativa consiste nel realizzare un orto rialzato (nel caso si tratti di un orto) mediante il quale si aggira l'ostacolo del terreno pesante andando a coltivare all'interno di una aiuola dove è stato aggiunto del terreno fertile e leggero.
La vangatura di un terreno argilloso deve necessariamente avvenire in autunno, in modo che durante l'inverno le zolle compatte abbiano il modo di disgregarsi lentamente.
Il contrario di un terreno argilloso è un terreno pietroso e sabbioso.
Se nel terreno argilloso l'acqua tende a ristagnare, nel terreno sabbioso l'acqua tende ad essere assorbita troppo velocemente.
In entrambi i casi si tratta di terreni che necessitano di essere migliorati e proprio il loro differente comportamento può suggerire come migliorarli in quanto, come dicevano i latini, la virtù sta nel mezzo.
I terreni argillosi, quindi, possono essere migliorati modificando la loro struttura fisica con l'aggiunta di materiale organico come stallico, terriccio da giardino, torba, foglie decomposte, e anche materiale inorganico, come sabbia, cenere e gesso agricolo.
Il gesso agricolo è bene che sia acquistato presso i consorzi agrari poiché quello che si può trovare presso le rivendite edili non ha caratteristiche adatte allo scopo.
Come regola generale, bisogna spargere un cesto di materiale organico e due cesti di materiale inorganico per ogni metro quadrato di terreno.
L'uso della Tecnovanga manuale a forca, quando non sia possibile arare il terreno, aiuta sia a sollevare le zolle pesanti sia ad interrare il materiale organico.
L'aggiunta di gesso agricolo deve essere fatta nella misura di 250 grammi per metro quadrato.
Se il terreno è molto acido, una forte quantità di calce può rendere l'argilla più porosa, facilitando così l'unione delle particelle di terreno in piccoli grumi.
Operando in questo modo si incoraggia anche la proliferazione dei lombrichi che, seppur lentamente, contribuiranno a loro volta a migliorare le caratteristiche del terreno, aiutando ad aumentarne la permeabilità grazie alle gallerie che scavano.
La sabbia che si aggiunge deve essere a grana grossa e, ancor meglio, mista a ghiaino.
L'aggiunta del materiale, organico ed inorganico, deve essere effettuata dopo la vangatura o aratura e poi, in primavera, il terreno potrà essere mescolato e sminuzzato per mezzo di una motozappa.
L'importante è che il materiale aggiunto per migliorare le caratteristiche del terreno argilloso non venga interrato troppo in profondità per non vanificare, in tutto o in parte, il contributo apportato.