Un metodo meno rumoroso, ma sempre in sicurezza
Una delle modalità migliori per tagliare un albero è sicuramente quella legata all'uso della motosega elettrica. Rispetto alle altre tipologie di motosega, quella elettrica ha il vantaggio di essere meno rumorosa e di poter lavorare in continuità grazie al cavo di alimentazione. Dietro all'apparente semplicità di tagliare un albero con la motosega elettrica, tuttavia, esiste una serie di misure e accortezze da cui non si può prescindere. Qualunque siano le dimensioni dell'albero da tagliare, l'intervento in questione va effettuato in totale sicurezza. Non si può rischiare minimamente che l'abbattimento dell'albero provochi danni a persone e a cose, anche in misura minima. Vediamo ora a quale procedimento bisogna ricorrere per tagliare un albero con la motosega elettrica senza alcun genere di rischio.
Primo passo: ispezione dell'area di abbattimento
Prima del taglio vero e proprio, è opportuno procedere con una serie di operazioni propedeutiche. Va innanzitutto effettuata un'ispezione accurata della zona attorno all'albero per verificare che nell'area limitrofa non ci siano pali della luce o centraline elettriche, edifici, strade provinciali e altri percorsi di transito di veicoli. Nel caso in cui il tratto in questione sia attraversato da strade o situato all'interno di un centro abitato, vige l'obbligo di transennare la zona affinché possano circolare solo gli addetti al taglio dell'albero.
Direzione di caduta del tronco e individuazione della via di fuga
Un'altra procedura preliminare è quella di studiare attentamente l'albero che sarà tagliato con la motosega elettrica. Nella fattispecie si parla di due parametri di cui tenere conto al fine di stabilire in che direzione cadrà l'albero da abbattere: la conformazione e la crescita dei rami e la direzione del vento. Per avere un riscontro ancora più preciso lo strumento migliore è il filo a piombo; misurando la distanza tra il centro del tronco e il piombino si potrà determinare con certezza la direzione di caduta del tronco stesso. Questa operazione è strettamente legata a quella immediatamente successiva, ossia lo sgombero dell'area deputata alla via di fuga. Impossibile, logicamente, sapere esattamente dove mettersi al riparo senza conoscere la direzione in cui andrà a cadere l'albero. Altrettanto impossibile sarebbe conoscere la porzione di terreno da ripulire per rendere agevole la rimozione del tronco ad abbattimento concluso.
Taglio dei rami bassi
Prima di procedere con l'abbattimento dell'albero bisogna dapprima procedere con la sfrondatura dei rami più bassi, ovvero quelli capaci di costituire un serio intralcio al taglio dell'albero. L'ideale sarebbe 'spogliare' il tronco come minimo fino all'altezza della propria spalla. La modalità più indicata per segare via questi rami è quella di tagliarli dall'alto verso il basso, impiegando quindi il lato inferiore della barra della motosega elettrica (tecnica detta 'catena di trazione').
La scelta della tecnica di taglio e due accorgimenti importanti
Siamo giunti al momento del taglio vero e proprio. In base a precise discriminanti quali la lunghezza della barra guida della motosega, la pendenza e le dimensioni dell'albero si può scegliere la tecnica più adatta per l'operazione. La giusta esperienza nel campo permette di valutare se procedere con il cosiddetto metodo 'del bordo salvato', con il 'taglio del foro' o una semplice catena di trazione. In questa fase va prestata attenzione a due dettagli fondamentali: il calibro esatto dello spessore della cerniera e l'utilizzo del cuneo o della barra frenante. Il mancato impiego dell'uno o dell'altra aumenta il rischio che la barra della motosega elettrica possa rimanere bloccata nel tronco durante le operazioni di taglio, con tutte le conseguenze del caso.
Riscontro di eventuali malattie dell'albero
Prima di abbattere l'albero è più che mai opportuno verificarne la salute. L'individuazione di eventuali malattie potrebbe suggerire, a seconda dei casi, una maggiore prudenza e meticolosità nella procedura del taglio. Sintomi come il rigonfiamento nella parte inferiore del tronco o le fessure o spaccature di taglio longitudinale sulla corteccia possono essere le spie di un marciume diffuso in diverse zone dell'albero. Una buona soluzione, in casi come questi, è quella di ricorrere a un argano per gestire ancora meglio la direzione di caduta degli alberi da abbattere.
Gli attrezzi per ultimare l'abbattimento dell'albero
Fermo restando il ruolo centrale della motosega elettrica nell'ambito del taglio di un albero, per sollecitare la caduta al suolo del tronco c'è bisogno di determinati attrezzi. Questo discorso non vale per arbusti o altri alberi di piccole dimensioni, dove è sufficiente la sola forza delle mani o al limite l'utilizzo di un grimaldello o di un semplice palo fornito di punte. Per tutte le altre circostanze è necessario ricorrere ad accessori come il cuneo di abbattimento, il già citato argano e un adeguato sistema di funi.
Una volta terminato l'abbattimento non resta che spostare i tronchi, cosa che può essere particolarmente faticosa, per questo sono stati creati degli attrezzi forestali come il LogOX che servono a pinzare il tronco per farlo girare o per trasportarlo, nel caso non sia eccessivamente pesante.