Chi non amerebbe trascorrere lietamente, specialmente in estate, il tempo speso in cucina in uno spazio all'aperto?
Anche l’incombenza del dover cucinare potrebbe diventare, in simili circostanze, meno noiosa e frustrante.
Uscendo dai sogni ad occhi aperti, però, non si può non chiedersi se avere una cucina in giardino sia una possibilità davvero praticabile e soprattutto quanto costi e quanto convenga davvero.
Partiamo da un presupposto: per una cucina in giardino bisogna avere, in primo luogo, un giardino.
Il giardino deve essere abbastanza grande, curato e piacevole da stimolare ad uscire, magari invitando ospiti per una cena all’aperto e per trascorrere i pranzi estivi coccolati dall’ombra di una pergola.
Per giustificare la creazione di una cucina in giardino, inoltre, essa dovrebbe essere collocata abbastanza distante dalla cucina interna perché altrimenti conviene molto di più cucinare in casa e poi portare fuori le vivande.
Avere una cucina esterna è un po’ come avere una casa in montagna: bisogna avere il doppio di ogni cosa che serve per cucinare perché altrimenti, anche in questo caso, si rischia di dover continuamente fare la spola tra casa e giardino per andare a prendere l’occorrente.
È forse questa duplicazione dei materiali ad incidere sui costì, assai più che non la costruzione della cucina stessa, sia essa in muratura o super compatta, come vedremo.
In un certo senso, le criticità che presenta sono abbastanza simili (anche se maggiori) a quelle che si presentano per il progetto di una doccia esterna.
Cosa si intende per cucina in giardino?
Questa è una domanda ragionevole. Per cucina in giardino si intende qualcosa di più strutturato di un semplice barbecue sul quale fare le grigliate estive.
Una cucina esterna dovrebbe avere tutte le funzionalità di una cucina interna, dal piano cottura al lavello, dal forno al frigorifero.
Messa in questi termini, è ovvio che si tratti di una spesa abbastanza considerevole anche perché bisogna mettere in conto la realizzazione degli impianti, sia elettrici che idraulici.
Insomma, si tratta di una soluzione non sempre realizzabile se non sostenendo costi abbastanza ingenti.
Parlo di costi “ingenti” ma la sostenibilità dei costi è una cosa estremamente relativa.
Molto dipende da quanto possiamo realizzare da soli e quanto, invece, vogliamo ricorrere ad una cucina esterna prefabbricata, completa di tutto e pronta per essere allacciata ai vari impianti.
Infine bisogna considerare il tipo di cucina, perché tra una cucina in muratura ed una, diciamo così, componibile i costi possono essere molto diversi.
Vediamo, quindi, i tipi più comuni di cucine che potrebbero trovare posto in un giardino abbastanza ampio.
La cucina in muratura in giardino
Questa si può quasi considerare come la naturale evoluzione dei forni per la cottura del pane che tante case di campagna una volta avevano.
Questi vecchi forni in molti casi esistono ancora oggi e potrebbe essere un’idea quella di ampliarli per realizzare una vera e propria cucina.
In molti amano cucinare carne sopra al barbecue, più o meno tecnologico, ma chi ha la fortuna di avere uno di questi vecchi forni può tranquillamente anche cuocervi il pane e le pizze, oltre che tutte le altre pietanze.
Che esista già, o che venga costruito ex novo, il forno rimarrà la parte centrale di qualsiasi cucina in muratura che vogliate realizzare in giardino.
La cucina in muratura esterna non differisce da quella interna alla nostra casa, la sola differenza è che quella esterna dovrà essere ancora più solida per poter resistere all’umidità e agli sbalzi di temperatura. La collocazione sotto una tettoia rimane tuttavia indispensabile.
Per quanto riguarda i materiali, poi, ci si può sbizzarrire: dalla più rustica pietra fino a materiali come il calcestruzzo cellulare, per passare attraverso i mattoni.
Il vantaggio della cucina in muratura consiste nella sua inamovibilità, se all’interno questo può essere un problema, all’esterno può essere un vantaggio perché almeno la struttura portante difficilmente potrà essere asportata da eventuali ladri.
La cucina super compatta
Tra le soluzioni che mi è capitato di vedere questa è sicuramente una delle più interessanti perché occupa poco spazio e rimane comunque protetta.
Immaginate di avere una cucina lineare disposta sul fondo di un box auto, ora accorciate il box fino alla profondità della cucina stessa o poco più (quindi circa 60 centimetri) e poi chiudete il tutto con un portone da garage a libro.
Più o meno si tratta di questo: un muro con dentro una cucina, una specie di totem in giardino che si apre nel momento in cui serve.
Il vantaggio è quello di avere una cucina molto compatta, non necessariamente in muratura, chiusa da un portone e quindi protetta dai ladri.
Lo svantaggio è che la copertura è assente o minimale e lo spazio per il ristoro può essere creato con un semplice ombrellone sotto il quale collocare sedie e tavolo in plastica.
Vista da fuori sembra a tutti gli effetti l’accesso ad un garage, quindi l’effetto sorpresa è assicurato.
La cucina nel capanno
Questa è un’altra possibile alternativa.
Avete una legnaia, un capanno per gli attrezzi o qualcosa di simile? Magari si potrebbe riconvertirlo in cucina.
In un altro articolo abbiamo già mostrato delle splendide idee per un capanno al femminile, si tratterebbe solo di aggiungervi una cucina.
Il vantaggio, anche in questo caso, è avere una struttura chiusa (non come quella della foto, evidentemente) e protetta ma che, se ben costruita, si apre al giardino.
Il problema di avere una cucina in giardino, specie in estate, sono eventuali animali ed insetti volanti che sono molto poco graditi quando si mangia all’aperto, ma lo sono ancora meno quando si cucina.
Ecco perché una struttura chiusa, pur non risolvendo il problema, potrebbe in qualche modo mitigarlo.
Magari, in questo stesso articolo, vedete delle cucine all’esterno con tanto di fiori e piante vicino al piano cottura e al lavello, la realtà è un’altra cosa.
Se davvero avete intenzione di cucinare tenete il più lontano possibile le piante e tutto ciò che non è strettamente indispensabile al lavoro in cucina!
La cucina chiosco per il giardino
Anche l’idea del chiosco, può essere interessante. L'immagine qui sopra è parzialmente indicativa dal momento che assomiglia più alla cucina iper compatta di cui abbiamo già parlato; immaginatevi, però, uno spazio dietro al bancone in cemento della cucina e lasciate lo stesso meccanismo di apertura: un chiosco a tutti gli effetti.
Chi ama lo street food conoscerà di sicuro quei furgoni super attrezzati dai quali si possono acquistare prelibatezze che vanno dagli hamburger ai cannoli siciliani.
In una superficie molto ridotta come quella di un chiosco si può comunque attrezzare una cucina all’aperto perfettamente funzionale.
Il chiosco-cucina può persino essere mobile, su ruote, in modo da spostarlo da un posto all’altro ma, in questo caso, si avrebbe il problema degli allacciamenti e dello scarico dell’acqua, esattamente come lo si avrebbe vivendo in un camper.
Insomma, come vedete le soluzioni possono essere molte e con costi anche molto diversi.
Personalmente, io preferirei una soluzione super compatta con un minimo di copertura, dove cucinare solo quando fa bel tempo.
Se il giardino non è costantemente presidiato il rischio di vedersi sparire pezzi costosi, specie in Italia, è tutt’altro che remoto.
Avere una cucina con degli elementi stand alone, ovvero indipendenti e separati gli uni dagli altri, permette, nel caso, anche di avere a disposizione questi elementi durante l’inverno, magari ritirandoli in un garage.
Come detto, la duplicazione dei componenti ha un costo non indifferente, e quindi se riusciamo a sfruttare questi componenti durante tutto l’anno questo è un vantaggio non indifferente.