Certo fare la doccia all'aperto, in inverno, non è proprio il caso, ma nelle torride giornate estive, quando il refrigerio è ambito e desiderato, una rinfrescante doccia all'aperto è quanto di meglio ci si possa regalare.
La doccia in giardino richiama un po' quella che possiamo usare in spiaggia, per risciacquarci dall'acqua salata del mare, o in piscina, dopo aver fatto un tuffo nell'acqua clorata.
Pur senza essere dei naturisti, fare la doccia all'aperto regala un senso di libertà, come già scritto.
Quanto questa libertà possa essere ampia lo scegliamo noi, impostando un progetto per la doccia esterna che preveda o meno pareti e quindi una maggiore o minore privacy.
Tutti, specie da bambini, abbiamo giocato a schizzarci con il tubo dell'acqua del giardino sapendo che di lì a poco il sole estivo ci avrebbe asciugato completamente senza bisogno dell'accappatoio.
Una doccia in giardino è qualcosa di più strutturato di un tubo dell'acqua con il quale ci si bagna, ecco perché va progettata con attenzione, soprattutto per scegliere il luogo giusto in cui collocarla.
Esistono diversi tipi di docce per esterni, ma il più pratico è forse quello che adotta un design chiuso, attaccato alla casa.
È comodo, ci consente di mantenere una certa privacy, ed è il modo meno costoso per far funzionare l'acqua calda all'aperto semplicemente prolungando i tubi dell'acqua del bagno o della cucina all'esterno delle pareti perimetrali.
Certo, avere una semplice colonna doccia con un piatto doccia alla base, senza altre strutture, sarebbe decisamente meno impattante ma, in quel caso, bisogna rinunciare alla privacy.
Se stai pensando di costruire una doccia esterna nel tuo giardino, segui queste linee guida per garantirti un risultato ottimale.
Come per qualsiasi doccia, sono due gli elementi basilari che servono per farla funzionare:
- Un collegamento all'impianto idrico esistente, per alimentarla
- Uno scarico che consenta il deflusso dell'acqua per convogliarla verso il tubo di raccolta delle acque nere
Anche se la doccia serve solo per darsi una rinfrescata, di fatto le acque di scarico sono da considerarsi acque nere e quindi dovrebbero essere convogliate verso la fogna.
Non sarebbe possibile, quindi, collegare il tubo di scarico a qualche pozzetto di raccolta dell'acqua piovana e nemmeno creare un pozzo perdente che serva a disperdere tali acque.
In teoria, se utilizzassimo solo acqua e nessun detergente, tale acqua potrebbe benissimo essere dispersa nel giardino. Nella pratica, tuttavia, i detergenti si usano eccome e personalmente diffido di chi suggerisce di utilizzare solo quelli biodegradabili ed "ecologici" per non gravarsi del costo di fare un impianto di scarico.
Ma facciamo un passo indietro e torniamo alla scelta del posto dove collocare la doccia.
Il punto migliore dove costruire una doccia esterna
Prima di progettare e realizzare qualsiasi cosa è sempre bene informarsi riguardo ai regolamenti Comunali, per capire cosa si può o non si può fare. In caso di controlli si possono avere sanzioni pesanti oltre all'obbligo di smantellare una struttura che magari non era consentita.
Quando si parla di doccia in giardino si intende comunque una doccia collocata nelle immediate vicinanze dell'abitazione, se non attaccata ad essa.
Avrebbe poco senso avere una doccia a decine di metri da casa, anche nel caso in cui si avesse un giardino molto ampio.
Come accennato sopra, il luogo ideale dove collocare la doccia esterna è a poca distanza dai muri perimetrali della casa, ed in particolare a poca distanza dal bagno o dalla cucina.
In questi punti è più facile derivare le condutture per portare acqua calda e fredda e per trovare uno scarico raggiungibile dove convogliare l'acqua sporca.
Più ci si distanzia dalla casa e più le cose si complicano, fino a creare possibili danni quando in inverno i tubi dell'acqua possono congelarsi e rompersi.
In tutti i casi, per portare acqua alla doccia esterna bisognerà rompere parte del muro per arrivare ai tubi e poi aggiungere le necessarie derivazioni.
Questo è certamente un lavoro che va fatto (preferibilmente) eseguire da un idraulico.
Le condutture dell'acqua, proprio per prevenire i possibili danni del gelo, devono prevedere una valvola di scarico a livello del terreno in modo tale da svuotare tutti i tubi dall'acqua ed evitare che congeli al loro interno.
Sono tutte valutazioni che vanno fatte nel momento in cui si progetta la doccia in giardino perché, come già ripetuto, se manca l'impiantistica è ben difficile mandare avanti il progetto.
Gli elementi base della doccia esterna
Una doccia all'aperto non può assomigliare a una doccia interna, nella sua struttura.
Intendo dire che non si può prendere un piatto doccia e un box doccia e collocarlo semplicemente all'esterno, l'effetto sarebbe abbastanza orrendo.
La doccia esterna deve avere una struttura che si integri con lo stile architettonico della casa e con il progetto del giardino, in modo tale che abbia un impatto visivo ridotto.
Ciò non significa che debba essere piccola; lo spazio per la doccia esterna può anche essere ampio, includendo, oltre la doccia, anche uno spogliatoio e uno spazio di drenaggio dell'acqua che può prolungarsi oltre il semplice piatto doccia.
La base della doccia può essere la più diversa, si può ricorrere ad una enorme e rustica roccia piatta come ad un piatto doccia acrilico.
Anche questo dipende molto dal fatto se la doccia sarà chiusa o aperta. Se si pensa ad una struttura chiusa la doccia vera e propria può anche adottare un comodo e funzionale piatto in vetroresina dal momento che questo rimarrà sostanzialmente nascosto alla vista.
Se invece la doccia sarà aperta è evidente che bisogna scegliere elementi il più possibile naturali che si integrino bene con il giardino.
Lo stesso si può dire della colonna doccia e del soffione: se rimane a vista dovrà essere più rustico e vintage, se rimane nascosto allora può essere in tutto e per tutto simile a quello di una doccia interna.
Un buon drenaggio
Molta attenzione deve essere dedicata al terreno, che deve essere permeabile quanto basta ad assorbire l'acqua che accidentalmente fuoriesce e anche quella meteorica, ovviamente.
Il terreno dovrebbe essere scavato e poi riempito con ghiaia, al di sopra della quale, dopo averla ben compattata, potremo collocare beole o assi di legno, magari legno di teak, particolarmente resistente alle intemperie e all'umidità.
Il fine ultimo della preparazione del terreno è quello di renderlo permeabile, in modo che non si trasformi in un acquitrino, e al tempo stesso avere una base che offra meno luoghi possibili dove possano annidarsi insetti ed, eventualmente, anche lucertole, bisce e quant'altro.
Nessuno vorrebbe iniziare a fare la doccia e vedere un serpentello che fa capolino da sotto le assi di legno, giusto?
Impermeabilizzare il muro dietro alla doccia
Se la doccia esterna è appoggiata al muro perimetrale della casa, è molto importante che quest'ultimo venga adeguatamente impermeabilizzato.
Per farlo si può rivestire il muro creando una superficie piastrellata (piastrelle anti gelo, mi raccomando) oppure rivestirlo con pannelli metallici o plastici.
L'importante è che l'umidità non penetri, attraverso il muro, dentro casa, causando muffe o umidità di risalita.
Non sarebbe male se il rivestimento di protezione del muro creasse una intercapedine tra doccia e muro, in modo tale da essere agevolati nel lavoro di posa dei tubi che potrebbero, appunto, scorrere in tale alloggiamento.
Il box della doccia esterna
Qui veniamo alla parte che maggiormente può coinvolgere l'appassionato del fai da te che può dare sfogo alla sua creatività e alla sua abilità nell'uso di materiali diversi.
Il box doccia può essere in muratura o in legno, con forme e fogge tra le più diverse.
L'importante, prima di passare alla costruzione, è che la privacy della persona all'interno venga sempre mantenuta.
Per questo è bene che abbia una altezza tale da proteggere dagli sguardi indiscreti del vicinato e non solo.
Accertarsi che l'interno della doccia non sia visibile dalle finestre dei piani alti del circondario.
Al tempo stesso, la struttura deve essere tale da non sacrificare la sensazione di fare la doccia all'aperto, per questo deve rimanere aperta e ventilata per quanto possibile, una doccia esterna non dovrebbe essere una cabina in cui rinchiudersi (magari a chiave) ma uno spazio di relax dove sentirsi a proprio agio.
Detto che i materiali per costruire una doccia esterna possono essere i più diversi, certamente quello più comune è il legno anche perché più facile da rimuovere nel caso ci si stanchi di questa struttura esterna a casa.
La struttura migliore è quella che prevede un doppio strato di doghe di legno, alternate fra loro, la struttura che si utilizza spesso anche per i pannelli frangivento.
Un pannellatura di questo tipo garantisce i passaggio dell'aria e chiude la vista a sguardi indiscreti.
Poi la struttura, per ancora una maggiore privacy, può avere anche una parte superiore.
Non un vero e proprio tetto ma un traliccio simile a quello di una pergola, in modo da ombreggiare senza però oscurare lo spazio doccia.
Prevedi sempre un trattamento apposito per il legno, se è il legno il materiale che utilizzerai per la tua doccia in giardino.