Si conoscono centinaia di specie di potentilla, diffuse in tutto il mondo, e il nome gli deriva dalla convinzione nelle grandi virtù medicinali che si attribuivano a questa pianta.
Potentilla, infatti, è un diminutivo del latino "potens", che significa "possente" o del latino "portentum", che significa "prodigio", con riferimento quindi a queste piccole piante dalle presunte proprietà potenti e prodigiose.
Salvo le poche specie di Potentilla che hanno portamento arbustivo, le altre sono specie erbacee a portamento eretto o strisciante.
Quasi tutte le specie di Potentilla possono considerarsi piante di alta montagna dal momento che vegetano spontaneamente oltre i 1000 metri di quota; fa eccezione la Potentilla rupestris, pianta pubescente che cresce nell'Europa centrale e meridionale e che si può ritrovare anche nell'Italia settentrionale e quote comprese tra i 400 e i 2200 metri.
Altra specie assai nota per le sue doti ornamentali, e pertanto molto utilizzata in tutto il mondo per la coltivazione nei giardini rocciosi o nei parchi, è la Potentilla caulescens.
Le proprietà medicinali delle Potentille sono particolarmente accentuate nella specie Potentilla tormentilla, dalla cui radice rizomatosa l'industria farmaceutica ricava dei preparati ad alto potere astringente contenendo, il rizoma di tale pianta, un'alta concentrazione di acido tannico.
Le caratteristiche morfologiche delle Potentille sono quanto mai variabili. I colori dei fiori variano dal giallo (il colore più diffuso) all'arancio, dal rosso al rosa e al bianco. I fiori recano quasi sempre cinque petali.