- Ticchiolatura
- Cetonia dorata
- Mal bianco od oidio
- Rodite o galla della rosa
- Afidi della rosa
- Mosaico
- Tingide
- Arge o tentredine
- Ragnetto rosso
- Megachile
- Ruggine della rosa
- Cicalina
Conoscere i nemici delle rose è, per il giardiniere, il modo migliore per riuscire a debellare gli attacchi e preservare integri i cespugli di questo meraviglioso fiore che arricchisce con i suoi colori il giardino per buona parte dell'anno.
Le cause di malattie e danneggiamento delle piante possono essere di varia natura.
Esse possono essere collegate all'azione di parassiti vegetali quasi sempre microscopici (batteri e miceti), di agenti infettivi come i virus, di attacchi di natura animale, principalmente insetti.
Gli insetti sono gli esponenti principali della grande categoria dei "fitofagi" che letteralmente significa "mangiatori di piante".
I migliori insetticidi e fungicidi per le rose
Ticchiolatura (macchie nere sulle foglie)
Foto di dominio pubblico, Fonte
Questa malattia crittogamica (diplocarpon rosae) può causare la defogliazione quasi completa dei cespugli in caso di forte attacco, con conseguente indebolimento del cespuglio.
La malattia si presenta sotto forma di macchie nere circolari, ma dai bordi spesso non netti, che appaiono sulla superficie superiore delle foglie, a partire dalla parte bassa della pianta e in successiva propagazione verso la parte alta del cespuglio.
Le foglie infette ingialliscono e cadono prematuramente. I margini sfrangiati di queste macchie di colore bruno, tendente al nero, le distinguono dalle altre.
Le macchie possono essere isolate o confluenti, talvolta accompagnate da un alone chiaro.
Le infezioni dei fusti del cespuglio sono identificate come macchie rosso porpora.
L'umidità, la pioggia e le innaffiature che bagnano le foglie contribuiscono al diffondersi di questa malattia.
L'infezione, infatti, si verifica dopo che le foglie rimangono bagnate per diverse ore, il che rende la situazione più grave durante i periodi di pioggia.
Come intervenire
Alcune rose sono meno sensibili di altre, quindi la selezione delle cultivar è importante.
Il fungo sverna nelle foglie cadute e nei rami recisi. La rimozione di queste foglie, così come la potatura delle rose in primavera, prima del rigonfiamento delle gemme, può aiutare a fornire un certo controllo.
Bisogna assolutamente evitare di bagnare le foglie quando si annaffia e individuare le piante dove c'è una buona circolazione d'aria.
I programmi di irrorazione con fungicidi rameici o ditiocarbammati devono essere avviati non appena compaiono nuove foglie in primavera.
Cetonia dorata
© Irie for openphoto.net
Si tratta di un grosso insetto, simile ad un maggiolino, che può presentare diverse colorazioni: verde, rosso-rame, blu.
Sia il maggiolino che la cetonia, pur essendo specie diverse, appartengono allo stesso ordine dei coleotteri.
La Cetonia aurata, questo il suo nome scientifico, non è intrisecamente cattiva, dal momento che si limita a suggere il nettare delle rose cosi come altri insetti.
Il problema sta nelle sue dimensioni più che nella sua golosità: penetrando all'interno dei fiori finisce per devastarli o causarne l'aborto.
La rosa non è la sola pianta colpita in quanto questo insetto si trova frequentemente anche sui fiori di peonia e di viburno.
Essendo un insetto che si sposta volando con grande rapidità ed abilità, bisogna cercarlo anche nelle piante suddette prima che finisca, inevitabilmente, a pasteggiare sulle nostre rose, o viceversa.
Come intervenire
Purtroppo non ci sono preparati per deballare questo insetto, pertanto non si può far altro che procedere alla raccolta manuale degli insetti adulti.
La raccolta andrebbe fatta nelle prime ore del mattino, quando gli insetti sono ancora intorpiditi, esaminando con cura ogni singolo fiore poichè, proprio perchè si rintanano al centro dei fiori, non sempre sono immediatamente visibili.
Mal bianco od oidio
Si tratta di una delle malattie più pericolose delle rose ed anche una di quelle più difficili da combattere.
L'oidio (sphaerotheca pannosa "rosae") è una malattia fungina che colpisce le foglie giovani, causandone l'arricciamento, la torsione e lo sviluppo di una colorazione porpora.
Con il progredire della malattia, le foglie si ricoprono di lanugine bianca polverosa.
Mentre la macchia nera è solitamente più grave nella parte inferiore della pianta, la muffa colpisce la parte superiore della pianta.
È meno probabile che le foglie mature ne risentano.
Le spore di questa muffa si diffondono per mezzo del vento e si sviluppano rapidamente nei periodi di giornate calde e secche alternate da notti fresche e umide.
Le infezioni da muffa sono in realtà scoraggiate dalla presenza di acqua sulle foglie. Tuttavia, mantenere le piante bagnate per tutta la notte per evitare la muffa fornisce un ambiente che permette ad altre malattie di svilupparsi, questa pratica è quindi da sconsigliarsi, salvo rari casi.
Come intervenire
A partire dall'inizio della vegetazione bisogna effettuare applicazioni con fungicidi antioidici specifici a base di zolfo o nitrofenoli.
L'irrorazione con questi prodotti deve essere effettuata ad intervalli regolari, assicurandosi di bagnare bene tutte le parti colpite.
Per limitare la diffusione della malattia può essere utile, anche se drastico, eliminare la parte della pianta colpita e successivamente bruciare rami e foglie asportati.
Rodite o galla della rosa
Sulle rose selvatiche e sulla rosa canina è possibile vedere questa strane escrescenze filamentose che sono opera di un piccolo insetto (Rhodite rosae).
La rodite, come tutte le galle, è una reazione della pianta alla presenza dell'insetto.
Al di sotto di questi filamenti, di colore verde con sfumature rosse, si trovano un ammasso di piccole galle rotonde e dure che inglobano, se così si può dire, il ramo della rosa.
Per quanto curiose ed appariscenti, queste particolari formazioni non sono di particolare danno per le rose, in quanto sono normalmente circoscritte, e non disturbano la vitalità della pianta.
Questi involucri filamentosi, che somigliano a ricci di castagne, deturpano però l'aspetto estetico del rosaio.
Come intervenire
Quando si notano queste galle sulle rose (e non è difficile notarle) la cosa migliore è rimuovere la parte interessata recidendo il ramo al di sotto della galla stessa.
Afidi della rosa
Gli afidi sono parassiti molto comuni.
Si tratta di insetti verdi dal corpo morbido (Macrosiphum rosae) che possono apparire anche rossi, gialli o neri.
Si nutrono di germogli succulenti molto giovani di cui provocano la distorsione.
In genere gli afidi ricoprono sia la parte inferiore della pagina fogliare, sia i bottoni fiorali e i nuovi getti, finendo per ricoprirli completamente.
Quando l'infestazione è massiccia la pianta viene completamente deturpata della sua bellezza.
Per approfondire l'argomento e per conoscere i metodi migliori per debellare gli afidi, puoi leggere questo articolo: https://www.faidatehobby.it/giardino/afidi-delle-rose-cosa-sono-e-come-eliminarli.html
Come intervenire
Gli afidi sono spesso tenuti sotto controllo dai predatori naturali come le simpatice coccinelle che trovano nello colonie di afidi una sorta di tavola imbandita su cui banchettare.
Le misure di controllo alternative comprendono l'uso di aficidi specifici non appena si notano le colonie dell'insetto.
Mosaico della rosa
Credit: William M. Brown Jr., Bugwood.org
Il mosaico è un virus molto temibile che attacca i rosai e contro il quale ci sono bene poche difese.
Questo virus colpisce le rose come molte altre piante ed uno degli aspetti più appariscenti della diffusione dell'infezione consiste in una marcata alterazione cromatica del fogliame che causa un grave danno ornamentale, prima, e un progressivo deperimento della pianta, poi.
Sulle foglie di alcune varietà possono comparire motivi di colore giallo brillante, composti da linee ondulate.
Altre varietà possono non presentare linee gialle, ma possono essere bloccate nel loro sviluppo e deboli a causa dell'infezione virale.
Come intervenire
Le piante infettate dal virus non possono essere curate, non esistono particolari rimedi specifici.
La cosa migliore è scegliere delle varietà di rose resistenti ai virus, quando possibile.
Cercare di controllare gli insetti, in particolare gli afidi, poiché aiutano a diffondere il virus.
Quando si pota una pianta infetta bisogna adottare opportune precauzioni per evitare di diffondere inavvertitamente il virus a quelle sane.
Dopo aver potato piante infette non potate mai piante sane, a meno che non disinfettiate prima la vostre forbici da potatura.
Per far questo immergere le lame in una soluzione al 10% di candeggina al cloro e acqua per 60 secondi. Una concentrazione del 25% riduce il tempo necessario a circa 10 secondi.
Tutte le piante infette devono essere rimosse e distrutte per ridurre la diffusione del virus ad altre piante.
Tingide
Si tratta di un insetto che, una volta insediatosi nella pagina inferiore delle foglie delle rose, con le sue punture provoca la comparsa di macchie decolorate nei punti corrispondenti della pagina superiore.
Queste macchie si estendono progressivamente fino a minare la funzionalità stessa delle foglie, facendole seccare e cadere.
Come intervenire
Quando si nota la presenza di questo insetto bisogna intervenire con preparati a base di fosforganici.
Arge o tentredine
By Beentree (Own work) [GFDL or CC BY-SA 4.0-3.0-2.5-2.0-1.0], via Wikimedia Commons
L'arge rosea, detta anche tentredine dei rosai danneggia le piante dall'inizio alla fine dell'estate.
Queste larve divorano la superficie delle foglie partendo dalla parte esterna e procedendo verso la nervatura centrale.
In caso di attacco massivo, l'apparato fogliare dei cespugli di rosa può risultarne completamente compromesso.
Come intervenire
Se si scorge la presenza delle larve, intervenire con l'applicazione di insetticidi fosforganici o carbammati.
Ragnetto rosso
Il Tetranychus urticae, questo il nome scientifico, è un acaro praticamente invisibile ad occhio nudo a causa delle sue dimensioni quasi microscopiche.
Non attacca solo le piante di rose ma anche un gran numero di altre piante, anche orticole.
I ragnetti rossi perforano la parte inferiore delle foglie di rosa e succhiano la linfa, facendo sì che la foglia diventi grigia o bronzea.
Una ragnatela sottile che può estendersi tra le foglie è il segno di una pesante infestazione.
Gli acari si riproducono rapidamente, causando popolazioni elevate in breve tempo.
Come intervenire
Un lavaggio ad alta pressione con acqua, mediante un tubo da giardino, diretto verso la parte inferiore delle foglie, ogni 2-3 giorni, può gestire gli acari in quanto interromperà il loro ciclo di vita.
I saponi insetticidi sono efficaci anche nel controllo degli acari.
Megachile
Foto di JRxpo rilasciata sotto Licenza Creative Commons.
Si tratta di un piccolo insetto simile alle api, ma di colore tendente al nero e ricoperto da una fitta peluria.
Non è facile vedere gli insetti al lavoro, ma è molto facile accorgersi del loro passaggio grazie alla mancanza di pezzi di foglia intorno al bordo che creano dei buchi quasi circolari.
Questi pezzetti di foglia sono utilizzati dall'insetto per realizzare una sorta di parete divisoria intorno alle uova, all'interno delle loro tane.
All'interno di queste cellette si formeranno le larve.
Come intervenire
Il danno che causano alle piante di rosa è principalmente cosmetico.
In caso l'apparato fogliare venga massicciamente colpito si può intervenire con insetticidi specifici a base di esteri fosforici.
Ruggine della rosa
By Cec-clp (Own work) [CC0], via Wikimedia Commons
La ruggine è una malattia causata dal fungo parassita, il Phragmidium tuberculatum, e da altre specie strettamente correlate. È specifico delle rose e appare in primavera e persiste fino a quando le foglie cadono.
La sensibilità alla ruggine varia notevolmente tra le cultivar di rose e le rose più moderne dovrebbero essere resistenti alla ruggine.
La ruggine della rosa è la meno grave delle malattie comuni delle rose; la ticchiolatura (macchie nere) e lo oidio sono molto più diffusi.
La ruggine provoca delle maculature di un colore arancio sulle foglie. In corrispondenza di queste macchie, sulla pagina inferiore della foglia, si formano della pustole di un materiale pulverulento, prima di un colore giallo-rossastro e poi bruno scuro.
Oltre le lamine fogliari, la malattia è in grado di colpire anche i piccioli, i getti e i rametti.
Come intervenire
In primo luogo bisogna cercare di potare e poi bruciare tutto il materiale ammalato.
Raccogliere e distruggere le foglie cadute in autunno per ridurre il numero di spore a riposo durante l'inverno.
Dal punto di vista chimico si può intervenire con funcicidi ditiocarbammati e zolfi, incominciando non appena la malattia si presenta.
Cicalina
Si tratta di un insetto, la Typhlocyba rosae, di piccole dimensioni e dal colore biancastro che, all'inizio dell'estate, si stabilisce sulla pagina inferiore delle foglie delle rose provocando la comparsa di macchiette gialle.
Queste macchie, in successiva estensione, provocano la caduta anticipata della vegetazione, in caso di infestazione massiva.
Fortunatamente non sono frequenti i casi di grandi infestazioni in grado di provocare grossi danni alle piante.
Come intervenire
Raramente vi è la necessità di ricorrere alla chimica per debellare questo insetto ma, nel caso, bisogna ricorrere ad insetticidi specifici.
I migliori insetticidi e fungicidi per le rose