"Skimmi" in giapponese significa "frutto nocivo" e, di conseguenza, Skimmia è un genere caratterizzato dalla produzione di frutti non eduli.
La Skimmia è una pianta di provenienza orientale (Giappone - Cina) la cui introduzione in Europa avvenne intorno alla metà dell'Ottocento. Al genere appartengono quattro specie proprie della flora himalayana e giapponese e di queste specie, tutte usate in giardino, due, la Skimmia japonica e la Skimmia fortunei, sono le più comunemente coltivate.
Caratteristiche morfologiche:
La Skimmia è un arbusto relativamente rustico che sopporta abbastanza bene, anche all'aperto, i rigori dell'inverno specie nelle zone in cui le temperature non scendono molti gradi sotto lo 0. In zone particolarmente fredde è bene prevedere protezioni per l'inverno.
La pianta, come abbiamo detto, è un sempreverde dalle foglie oblunghe o lanceolate, coriacee e traslucide, di un bel verde intenso (nel caso della Skimmia japonica rubella) quando la pianta è in perfetta salute. La pianta è relativamente bassa (circa 1-1,5 metri) e con una lenta crescita. La Skimmia è coltivata come arbusto ornamentale poichè dai fiori profumati, raccolti in pannocchie, bianco-crema o rosa intenso, si producono poi delle bacche rosse simili a quelle dell'agrifoglio.
Una caratteristica di cui bisogna essere consapevoli al momento dell'acquisto consiste nel fatto che le piante di Skimmia possono essere maschili o femminili e per ottenere buoni risultati bisogna quindi alternare piante maschili e piante femminili durante la piantagione. Una varietà, la Skimmia Foremanii, è invece bisessuata e ogni anno produce una gran quantità di fiori seguiti da bacche.
Note colturali:
La scelta dell'appezzamento di terreno dove collocare le piante riveste una grande importanza poichè da essa dipende la buona riuscita della coltivazione. La piantagione deve avvenire in un angolo abbastanza riparato e in ombra o mezz'ombra. Le piante di Skimmia si trovano bene negli stessi appezzamenti che vedono la presenza anche di rododendri ed azalee, con piante a fogliame in prevalenza persistente.
La piantagione delle giovani piante può essere effettuata da settembre a novembre oppure in marzo-aprile in un terreno torboso e tendenzialmente acido. Se le piante sono dioiche è bene collocare 3-4 piante femminili accanto ad una pianta maschile.
Evitate i posti caldi e asciutti per la collocazione delle piante poichè si corre il rischio che le foglie possano scolorirsi e diventare grigio-argentee. Il terreno dovrebbe essere naturalmente umido ma, allo stesso tempo, ben drenato e non asfittico e pesante.
Nel caso in cui il terreno fosse molto permeabile è necessario eseguire regolari innaffiature.
In aprile-maggio è bene ammendare il terreno con torba, letame maturo o terriccio organico e, solo nel caso in cui la vegetazione si presentasse debole, anche con un fertilizzante completo.
La Skimmia non necessita potature, la rimozione dei rami rotti è più che sufficiente.
Anche le protezioni invernali potrebbero non essere necessarie se avremo scelto una zona sufficientemente riparata per le nostre piante. In particolar modo bisognerebbe evitare loro i venti freddi da nord-est.
Moltiplicazione:
La moltiplicazione della Skimmia avviene per mezzo di talee semilegnose con piede prelevate da luglio a settembre.
Le talee con piede hanno alla base una piccola parte del legno del ramo principale dal quale sono prelevate. Incidiamo, con un coltellino ben affilato, lo stelo principale sopra e sotto la giuntura del germoglio da cui è cresciuto il getto laterale che servirà per la nostra talea.
Le telee ottenute vanno messe a radicare in un composto di torba e sabbia che dovrà essere mantenuto abbastanza umido fino a radicazione avvenuta.
Inconvenienti di coltivazione:
La maggior parte dei problemi a cui le piante di Skimmia sono soggette derivano da un'errata scelta del terreno in cui sono state messe a dimora. Nel caso in cui le foglie tendessero ad ingiallire e morire bisogna procedere a concimare con un fertilizzante ricco di elementi attivi e, all'occorrenza, anche con un fertilizzante fogliare specifico. La brina e il gelo potrebbero causare l'imbiancamento delle foglie.