Acqua gelata nel water: prevenzione e rimedi

In inverno, il rischio di trovarsi con le tubature dell’acqua gelate è tutt’altro che remoto.

Specialmente nelle case di montagna bastano anche solo pochi giorni di assenza per far sì che la temperatura si abbassi sotto lo zero, anche all'interno, e l’acqua inizi a congelare, indipendentemente dagli sforzi che possiamo aver fatto per isolare i tubi.

Già in un altro articolo ho scritto su quali azioni mettere in atto per prevenire il congelamento dei tubi dell’acqua.

In questo articolo, però, non mi concentro sul problema dei tubi ma su un problema ancora più specifico che riguarda il congelamento dell’acqua nel wc del bagno.

Le stanze da bagno sono quasi sempre collocate nella parte perimetrale della casa, principalmente per ridurre la lunghezza delle condotte fognarie ed ottimizzare gli spazi.

Le pareti perimetrali di un edificio, però, sono quelle più esposte al freddo e la ceramica del wc, come quella degli altri sanitari, potrebbe essere più soggetta al gelo.

Un wc sospeso, collocato su una parete esterna, è certamente più esposto al gelo di quanto lo sia un wc con scarico a pavimento.

In ogni caso, sono due i punti sensibili che riguardano il wc: la cassetta di accumulo dell’acqua e il sifone di scarico della tazza.

Se abbandonate la casa in un periodo di forte freddo la cosa che dovreste assolutamente fare è scaricare l’acqua della vaschetta del wc prima di andarvene, esattamente come dovreste fare per tutte le tubazioni dell’acqua.

A questo punto rimane l’acqua nel sifone il cui scopo è quello di non far risalire gli odori degli scarichi fognari nella stanza da bagno.

Le possibilità sono due: o rimuovete l’acqua con degli stracci oppure la lasciate al suo posto cercando di non farla congelare.

La prima opzione, oltre ad essere non molto igienica, farebbe certamente risalire gli odori della fogna ma almeno vi risparmierebbe l’eventuale rottura del vaso.

La seconda opzione è perciò da preferirsi, anche perché non comporta particolari sforzi aggiuntivi, anzi.

Si tratta sostanzialmente di non fare congelare l’acqua aggiungendo un liquido antigelo apposito per acque grigie.

Badate bene, non si tratta dei liquidi antigelo per automobili che sono inquinanti, ma di appositi antigelo non inquinanti, senza nitriti e senza fosfati.

Ma se non volete ricorrere a questi prodotti appositi potete contare su un elemento ancora più comune e di facilissima reperibilità: il sale.

Aggiungendo del sale nel sifone del water questo fa sì che il punto di congelamento dell’acqua si abbassi notevolmente: più la soluzione è salina e più bassa deve essere la temperatura per riuscire a farla congelare.

Il sale non è tossico e non danneggia il water ma dovete ricordarvi di aggiungerlo dopo aver scaricato lo sciacquone e ogni volta che lasciate la casa, in inverno.

Il consiglio è di usare sale fino, più facilmente diluibile anche in acqua fredda.

Se però il ghiaccio si è già formato nel sifone del water agite in maniera accorta per evitare danni peggiori:

  • Evitate accuratamente di cercare di rompere il ghiaccio con mezzi meccanici, quali punteruoli o altri oggetti, in quanto si rischia di rompere tutto, a maggior ragione se non è solo la superficie dell’acqua ad essere ghiacciata.
  • Evitate di buttare acqua bollente nel water perché lo sbalzo termico potrebbe comportare la rottura della ceramica dei sanitari.

La cosa migliore da fare è aggiungere acqua tiepida con un’alta concentrazione salina ed attendere che il blocco di ghiaccio si sciolga.

Se, per qualche ragione, non avete a disposizione dell’acqua provate ad aggiungere il solo sale.

Potete provare anche ad utilizzare un asciugacapelli dirigendo l’aria calda sull’acqua ghiacciata ma non usate fiamme vive né pistole ad aria calda poiché, come già spiegato sopra, il calore troppo intenso, a contatto con l’acqua ghiacciata potrebbe far crepare la ceramica del vaso.