Per utilizzarlo al meglio, però, deve avere peso e forma adatti all’uso che se ne deve fare.
Il martello tradizionale, potremmo dire classico, ha la testa bloccata con i cunei.
L’impugnatura del martello classica è in legno, ma negli ultimi anni ha subito una veloce evoluzione diventando sempre più ergonomica e capace di assorbire i colpi senza trasferirli anche al polso.
I manici migliori per il martello, oggi, sono quelli in fibra di vetro con un rivestimento in gomma per l’impugnatura.
Ad ognuno il martello giusto
Se esistono tanti tipi di martelli non è per uno sfizio ma perché ciascuno di essi risponde ad una specifica esigenza.
Esistono molti più tipi di martello di quelli che, normalmente, siamo abituati a considerare e che, in realtà, sono solo i più usati e conosciuti.
Per scegliere il martello giusto bisognerebbe prima provarlo, perché è vero che vi sono martelli per gli usi più diversi, ma poi una ulteriore "personalizzazione” deve avvenire in base alle esigenze di chi lo usa, alla grandezza della sua mano, alla sua forza ecc.
Tipi di martello
1. Martello da meccanico
È il tipo più comune di martello e serve essenzialmente per piantare chiodi o battere la lamiera.
2. Martello da carrozziere
Questo martello ha una testa arrotondata che serve proprio a colpire e modellare oggetti metallici.
3. Mazzetta da muratore
Questo tipo di martello è decisamente più pesante degli altri, con un peso che va da 1 kg a 1,5 kg.
Serve principalmente per rompere mattoni, ma anche piantare chiodi e mille altri usi. Non si usa certo per lavori "di fino".
4. Martello tira chiodi
Questo martello è specifico per chiodi di medie dimensioni ed ha un duplice utilizzo: un lato della testa serve per conficcare i chiodi, mentre con l’altra estremità biforcuta si estraggono quelli che entrano storti.
5. Martello da geologo
Certamente non il tipo di martello più comune. Con la testa in acciaio, si usa per staccare campioni da pareti rocciose.
6. Martello a penna
Per i lavori di maggior precisione che richiedono un martello più leggero e sottile, ecco quello a penna diritta che ha uno dei terminali della testa più appuntito e sottile.
7. Martello di gomma
Questo tipo di martello si usa per lavori più delicati. Adatto per legno, plastica, pelle, gioielli e artigianato, ecc.
Le doppie superfici morbide forniscono il colpo perfetto mentre proteggono le parti e le superfici da eventuali danni.
8. Martello da tappezziere
Ideale per i lavori di tappezzeria, serve per fissare chiodini e bullette le legno. Parte della testa è magnetica per agevolare il lavoro dal momento che più sono piccoli i chiodi e maggiore è la possibilità di vederseli schizzare via.
Questi sono solo alcuni tipi di martello ma ve ne sono, credetemi, molti altri.
Abbiamo visto che per scegliere il giusto martello bisogna prima capire il tipo di utilizzo che ne vogliamo fare.
Detto questo, anche il martello più performante vale ben poco se non siamo capaci di usarlo.
Come usare correttamente il martello
Il martello va usato sempre con movimenti rapidi e decisi, l’energia cinetica che imprimiamo al martello deve trasformarsi in una forza che possa far penetrare il chiodo nel materiale, oppure rompere un mattone con la mazzetta e così via.
L’impugnatura ergonomica di molti martelli già ci indica qual è il punto migliore dove afferrarlo.
Nel caso dei chiodi, specie se il martello risulta un po’ troppo pesante per noi, si può afferrare il manico più in alto, verso la testa, in modo da piantare inizialmente il chiodo nel legno senza rischiare di farci male colpendolo subito con un colpo deciso.
Quando il chiodo è parzialmente conficcato, riprendiamo il martello afferrandolo nel punto migliore dell’impugnatura.
Ove possibile evitiamo di tenere il chiodo con le dita ma serviamoci di una molletta, di un paio di pinze, di qualunque cosa che possa allontanare le nostre dita dal punto di impatto tra il chiodo e la testa del martello.
Mantenendo il polso dritto, si assesta quindi un colpo deciso, facendo il modo che il martello colpisca perpendicolarmente la testa del chiodo.
La postura corretta è molto importante per evitare che il chiodo si pieghi e penetri in maniera errata.
Più sono secchi e decisi i colpi del martello e meglio penetrerà il chiodo.
Questo vale anche quando si arriva alla quasi completa penetrazione del chiodo; se il martello non colpisce la testa del chiodo in maniera precisa si corre il rischio di ammaccare il legno intorno al chiodo stesso.
È molto importante che la testa del chiodo non sporga dal legno ma che risulti perfettamente a filo o persino un poco incassata nel legno.
Nel caso, è anche possibile utilizzare l’attrezzo chiamato cacciachiodi.
Il cacciachiodi è un punteruolo in acciaio a punta piatta che serve a spingere i chiodi sotto la superficie del legno.