Abbiamo già dedicato un articolo su come eliminare i tarli che infestano i nostri mobili e diamo per scontato che siano state eseguite tutte le procedure che ci garantiranno di essere certi che non vi siano insetti ancora vivi dopo il trattamento; questo articolo lo dedichiamo invece a descrivere le procedure per otturare i buchi lasciati dai tarli.
Chiudere i fori dei tarli è un passaggio fondamentale del trattamento di restauro di un mobile poiché lasciare aperti i fori significherebbe lasciare una invitante porta aperta attraverso cui i tarli potrebbero nuovamente insediarsi nei nostri mobili, anche dopo il trattamento antitarlo.
La prima domanda che ci si deve porre quando ci si trova a dover chiudere i fori dei tarli è: "Che cosa uso? Cera o stucco?"
La risposta a questa domanda non può che dipendere dall'entità del danno causato dai tarli e dal numero di buchi che vediamo sulla superficie del nostro mobile.
Se i buchi dei tarli sono pochi allora possiamo certamente ricorrere agli stick di cera.
Nel caso in cui ci si trovasse di fronte a una danno più serio allora diventerebbe molto laborioso chiudere i fori ad uno ad uno e sarebbe forse il caso di pensare a un trattamento con lo stucco.
Molto dipende, inoltre, dallo stato in cui si trova il nostro mobile e da quali trattamenti dobbiamo eseguire; se il mobile è verniciato e finito allora la cera è la soluzione migliore, e se invece è sverniciato o da sverniciare allora è più vantaggioso optare per lo stucco e relativa carteggiatura. Per contro, l'utilizzo della cera prima della verniciatura è sconsigliato poiché, essendo una sostanza grassa, finirebbe per macchiare il legno e nella zona dove è presente la cera il mordente non riuscirebbe a penetrare.
In questo articolo parleremo soprattutto di come utilizzare la cera con un vasto corredo di immagini, riservando, alla fine, anche qualche parola sullo stucco.
Cominciamo innanzitutto dall'oggetto del nostro intervento che è una specchiera antica con base in noce su cui i tarli sono intervenuti indisturbati essendo conservata in una seconda casa di campagna. Il danno è stato limitato ma non troppo, considerando le dimensioni dell'oggetto. Si contano una decina di buchi causati da uno o più tarli che sono già stati eliminati con l'antitarlo.
Si tratta ora di chiuderne quei fori e il primo passo è stato recarsi in un negozio di bricolage dove potremo trovare un vasto assortimento di sticks di cera di vari colori tra cui sceglieremo quello più adatto al colore del nostro mobile (come possiamo vedere dalla foto di apertura). Non sempre si riesce a trovare un colore del tutto identico alla colorazione del nostro legno ma cerchiamo quello che più gli si avvicina.
Gli stick di cera di diversi colori possono anche essere amalgamati tra loro fino ad ottenere il colore esatto, ma per raggiungere lo scopo bisognerebbe avere a disposizione più stick di cera (che non sono proprio a buon mercato) e una certa abilità nel mescolare i colori.
Nel nostro caso, in realtà, abbiamo optato per uno stick di cera di colore "noce rustico" decisamente più scuro rispetto alla colorazione del mobile ma la scelta è caduta su questo colore perché vi erano già fori di tarli chiusi con quel colore e abbiamo quindi pensato che era forse meglio adeguare il colore al colore della stuccatura precedente.
La cera in stick ha una consistenza dura ma su ammorbidisce facilmente. Cominciamo col staccare un pezzetto di cera con un coltello e poi iniziamo a lavorarlo lentamente massaggiandolo tra i polpastrelli. Per ammorbidire la cera ci possiamo anche avvalere di un asciugacapelli o possiamo avvicinarla ad un termosifone; ciò che non bisogna mai fare è avvicinare la cera a una fiamma.
Dopo aver ammorbidito la cera dobbiamo ricavarne dei bastoncini appuntiti "rollando" ripetutamente la cera con i polpastrelli; lo scopo è quello di avere un cuneo di cera che possa penetrare il più possibile in profondità nel foro del tarlo.
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Una volta che avremo ottenuto un bastoncino abbastanza sottile non ci resterà che conficcarlo nel foro del tarlo e spezzarlo qualche millimetro sopra la superficie del mobile. A questo punto dovremo, in primo luogo, schiacciare la cera verso il foro e poi muoverla in tutte le direzioni verso il centro del foro per fare in modo che aderisca perfettamente ad esso e non venga subito rimossa quando andremo a rimuovere l'eccesso con una spatola. Nelle foto che seguono vediamo i due passaggi appena descritti.
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Adesso avremo probabilmente una piccola protuberanza di cera in eccesso che andremo a rimuovere con una spatolina di legno per non rigare la superficie del legno. Nel nostro caso abbiamo utilizzato un righello di plastica che ne ha fatto le veci egregiamente.
Il lavoro è quasi terminato; non ci resta che rimuovere le sbavature di cera con un panno morbido di cotone fino a quando la superficie del legno intorno al foro del tarlo non sia stata completamente ripulita e poi continuare con i fori successivi.
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Come promesso diciamo infine qualcosa sull'utilizzo dello stucco per legno per chiudere i fori dei tarli. Abbiamo già anticipato che il suo utilizzo è consigliato soprattutto quando abbiamo un mobile già sverniciato poiché, una volta indurito, lo stucco va carteggiato dapprima con una carta abrasiva medio-fine e poi con della lana di acciaio molto fine per levigare perfettamente la superficie del legno.
Con lo stucco si possono chiudere, con una passata, molti fori di tarlo così come piccole crepe e fessurazioni per le quali l'utilizzo della cera sarebbe sconsigliabile.
Lo stucco una volta carteggiato assume la stessa consistenza del legno vero e può essere colorato insieme al legno; a questo proposito, per stuccare una superficie che verrà successivamente tinteggiata, sarà necessario scegliere uno stucco avente lo stesso colore del tingente.
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