Come effettuare una corretta riparazione dei mobili in legno

I mobili in legno sono un elemento presente in ogni casa, con il tempo sono soggetti a usura e, nel peggiore dei casi, possono subire danni.

Restauro di un mobile

La riparazione dei mobili in legno è un'attività che può aiutare a prolungare la loro vita, a mantenerli funzionali e gradevoli alla vista. Riparare i mobili anziché sostituirli rappresenta anche un'opzione più economica e sostenibile, doverosa se si ha a che fare con mobili di valore, magari ereditati dai nonni.

Lavorare sui mobili in legno con le giuste conoscenze e gli strumenti opportuni può rivelarsi un'attività gratificante e alla portata di tutti. Seguendo dei passaggi appropriati è possibile ripararli nella maniera più opportuna, ripristinando il loro aspetto originale e la loro funzionalità. Quali sono quindi le principali fasi da considerare? Vediamo anche in che cosa consistono:

  1. Valutazione del danno: la prima fase consiste nell'ispezionare il mobile per valutare l’entità del danno e determinare il tipo di riparazione necessaria. Ovviamente se il mobile in legno è di valore bisogna assicurarsi di non rovinarlo ulteriormente con operazioni invasive e può essere consigliato affidarsi al consiglio di esperti.
  1. Preparazione: una volta valutato il danno e deciso come procedere, è necessario preparare il mobile per la riparazione. Questo può includere la rimozione di parti danneggiate, la pulizia della superficie e la rimozione di eventuali vernici o finiture.

    Sverniciare sempre con metodi non invasivi, asportando la vecchia vernice senza intaccare la patina del mobile. Per questo non andrebbero usate né carta vetrata, né soda caustica e tantomeno una levigatrice orbitale. Bisogna carteggiare il meno possibile, con della giusta carta.

    Per sostituire delle parti è importante procurarsi del legno uguale a quello di cui è fatto il mobile, altrimenti la differenza sarà visibile una volta terminato il lavoro. Dove trovare il legno che serve? Si può cercare da restauratori di mobili o nei normali negozi dedicati al fai da te. Anche nei centri di recupero si possono trovare mobili vecchi che possono tornare utili.

  2. Riparazione: la fase successiva consiste nella riparazione vera e propria del mobile. Questo può includere l’utilizzo di colle, stucchi, chiodi, viti o altri materiali per riparare le parti danneggiate o sostituirle con nuove.

    Nei mobili in legno antico ci possono essere anche dei fori causati dai tarli. In generale sui mobili di valore è consigliato effettuare un trattamento antitarlo con prodotti adatti. Quando si effettua un trattamento come questo è fondamentale l'aspirazione del rosume, altrimenti si rischia di comprometterne l’efficacia. Si considera che, affinché il trattamento abbia effetto, il mobile va tenuto ben chiuso per una settimana, magari in un involucro di nylon. Quindi si rimuove l’involucro e si lascia un’altra settimana il mobile a prendere aria, permettendo ai solventi di evaporare lasciando però il principio attivo antitarlo all'interno.

  3. Stuccatura. La stuccatura permette di coprire i fori e intervenire sui graffi. Valutare l’utilizzo di questo stucco monocomponente per la ristrutturazione di legno difettato o danneggiato: https://eshop.wuerth.it/Categorie-di-prodotti/Stucco-per-legno-asciugatura-rapida/31143006130505.cyid/3114.cgid/it/IT/EUR/
    Apportare lo stucco con una spatola piccola e, in presenza di fori, un foro alla volta, spingendolo bene lo stucco all'interno per evitare che esca nel corso delle operazioni successive o a causa del passare del tempo. È quindi consigliato un ripasso alla stuccatura sui fori che rimangono in qualche modo non del tutto coperti. Va considerato che lo stucco applicato poi si schiarisce rispetto al colore che mostra all’interno del contenitore.

  4. Finitura: dopo aver completato le operazioni di riparazione, è necessario rifinire il mobile per ripristinare il suo aspetto originale. Questo può includere la levigatura, la verniciatura o l’applicazione di altre finiture per proteggere il mobile e migliorarne l’aspetto. Può essere utilizzato anche l'olio paglierino per ravvivare i colori, in quanto nutre e ravviva le fibre del legno. Un altro prodotto consigliato è il mordente, una vernice non coprente che colora il legno mantenendo inalterato l’effetto naturale della superficie.
    Infine, si procede con la lucidatura, che va effettuata con prodotti specifici per il legno. Nel caso si stia riparando un mobile antico è bene lucidare con la gommalacca, che va passata per diverse mani senza dare alcun fondo prima.
  1. Controllo finale: infine, è importante controllare il mobile riparato per assicurarsi che la riparazione sia stata eseguita correttamente e che il mobile sia di nuovo funzionale e sicuro da utilizzare.

Oltre alle fasi di valutazione del danno, preparazione, riparazione, finitura e controllo finale, ci sono altri aspetti da considerare nella riparazione dei mobili. Ad esempio:

  • Scelta dei materiali: è importante scegliere i materiali giusti per la riparazione, in modo che il mobile riparato sia resistente e durevole. Questo può includere la scelta di colle, vernici e finiture di alta qualità.
  • Strumenti: per riparare i mobili, è necessario disporre degli strumenti giusti. Questi possono includere martelli, cacciaviti, pinze, spatole, seghe e altri utensili manuali o elettrici.
  • Manutenzione: dopo aver riparato il mobile, è importante prendersene cura per mantenerlo in buone condizioni. Questo può includere la pulizia regolare, la lubrificazione delle parti mobili e la riparazione tempestiva di eventuali danni minori. Anche la cera per mobili può essere utilizzata di tanto in tanto per mantenere la brillantezza al mobile. Va stesa con un pennellino in senso rotatorio, per farla andare dappertutto, anche all'interno di eventuali intagli. Gli eccessi vanno tolti con uno straccio di lana o cotone morbido. Un tessuto ruvido può infatti graffiare la lucidatura.