Conoscere quali sono i diversi tipi di tarlo può apparire una cosa che interessa più gli addetti del settore che non i proprietari dei mobili che si trovano con i mobili infestati.
Sapere che vi sono specie che minano il legno dall'interno senza lasciare segni visibili, tuttavia, dovrebbe indurre i proprietari di mobili a mettere in atto dei trattamenti antitarlo periodici, per mettersi al riparo da tutte le possibili conseguenze.
Le principali specie di tarlo
Anobium Punctatum
È senza dubbio l'insetto xilofago più diffuso, cioè il comune tarlo del legno, lungo circa 3 mm e di colore marrone scuro.
Gli adulti sciamano a primavera avanzata o in estate, nelle giornate calde si possono vedere questi tarli in volo o arrampicati sui muri, i soffitti e le finestre.
Gli insetti adulti vivono da due a tre settimane e questo periodo è più che sufficiente perchè le femmine riescano a deporre le uova su ampie superfici.
I fori di sfarfallamento, di circa 1,5 mm di diametro e perfettamente circolari, insieme ai relativi monticelli di segatura fine, sono segni inequivocabili della loro presenza.
Una presenza che, come detto, può estendersi anche al parquet, ai battiscopa, ai travetti e all'assito dei solai.
Lyctus Linearis
Gli insetti adulti di questa specie hanno lo stesso colore dei tarli comuni, sono solo un poco più sottili e lunghi circa 6 mm.
Anche questa specie lascia fori di volo perfettamente circolari e del diametro di circa 1,5 mm.
La segatura che producono, però, è più fine, quasi una farina.
Il loro ciclo vitale è breve: dopo una permanenza di un anno nel legno, ne fuoriescono dalla tarda primavera fino all'estate e volano soltanto al crepuscolo.
A causa della loro spiccata preferenza per i legni duri, frassino, quercia e olmo, appena tagliati, I lyctus costituiscono una seria minaccia nelle segherie e nei depositi di legname fresco, non disdegnandi di intaccare anche pannellature, pavimentazioni e mobili realizzati con legni duri non stagionati.
Hylotrupes Bajulus
L'insetto adulto, lungo da 12 a 25 mm, ha colore grigio scuro con macchie più chiare sulle elitre.
Fuoriesce dal legno nei mesi estivi lasciando un foro ovale irregolare avente fino a 6 mm di lunghezza.
Lo stadio larvale è particolarmente lungo: l'Hylotrupes scava nel legno anche per dieci anni prima di iniziare la metamorfosi in pupa.
Questa caratteristica ha, come tremenda conseguenza, che potremmo accorgerci della presenza di questo minatore del legno solo dopo che esso ha portato a compimento la sua opera di distruzione del legno dall'interno.
Un tempo si credeva che attaccasse solo legni teneri ben stagionati, ma recentemente si è scoperto che non disdegna nemmeno i legni duri.
Insomma, per quanto i tarli possano differenziarsi tra le varie specie, quello che li accomuna resta il danno che possono arrecare al legno presente nelle nostre case.