Come curvare il cartongesso

Il cartongesso è un materiale che consente di creare pareti curve ed archi, ma per realizzare queste strutture deve essere necessariamente curvato.

In questo articolo vedremo quali tecniche adottare per piegare il cartongesso e rendere flessibili quelli che all’apparenza sembrano pannelli piuttosto rigidi.

L’architetto catalano Antoni Gaudí sosteneva che in natura non esistono angoli e per questo le forme architettoniche delle sue costruzioni erano sempre morbide e curve.

Per quanto ne so, Gaudí non usava il cartongesso, ma quel che conta è che vivere in un ambiente dalle superfici curve genera maggior armonia rispetto a quei cubi in muratura che sono, in genere, le nostre case.

Curvare in cartongesso può sembrare impegnativo ma lo è sempre meno che realizzare un struttura curva in muratura.

In genere servono sempre almeno due persone per incurvare una lastra di cartongesso, persone che possano tenere la lastra alle estremità e forzarne la piega fino al momento in cui non sarà possibile ancorare la lastra alla struttura con apposite viti o morsetti.

La curvatura delle lastre è tanto più difficoltosa quanto più aumenta il loro spessore e, con esso, la loro rigidità.

Piegare le lastre, però, non è forse neppure la cosa più complicata nel caso volessimo realizzare un arco o un muro curvo con il cartongesso.

La cosa più difficile, o quantomeno la più lunga, è creare la struttura di profilati di alluminio che dovrà sostenere il cartongesso: più curve ci sono è più questa struttura può diventare complessa.

Oggi ci sono dei profilati di alluminio speciali che consentono di creare in maniera facile tutte le curve che vogliamo ma che devono poi essere ancorati stabilmente ad altri profilati rigidi.

Vi sono, quindi, tre modi diversi per piegare una lastra in cartongesso e ottenere la curvatura da noi desiderata, modi che variano per la tecnica e anche in base allo spessore della lastra.

Lastre sottili di cartongesso da piegare direttamente sulla struttura

Le lastre sottili di soli 6,5 mm di spessore possono essere piegate come un foglio sottile di compensato e consentono di realizzare volte a botte, a vela, a crociera.

Quanto più sottile è la lastra e tanto maggiore risulterà flessibile e leggera.

Questo tipo di lastre trovano il loro campo di applicazione ideale proprio nella realizzazione di volte e strutture estetiche che, in quanto tali, non hanno particolari qualità fono assorbenti e termo isolanti.

Piegare una lastra di 6,5 mm è davvero facile e ci si riesce quasi da soli.

Ovviamente, se vogliamo fare un controssoffitto in cartongesso che abbia anche una funzione di isolamento termo-acustico non punteremo su questo tipo di lastre, se non abbinandole a qualche altro materiale isolante, d'intende.

Piegatura del cartongesso “ad umido”

Ora spieghiamo come piegare le lastre di cartongesso con il metodo "bagnato".

rullo chiodato cartongessoPer questo metodo sarà necessario un rullo speciale con punte in metallo e una maniglia lunga. Se il lavoro è breve, è possibile utilizzare un pugno o un chiodo appuntito anziché un rullo professionale.

Prima di tutto è necessario perforare il foglio sul lato concavo, senza creare molta pressione sulla lastra, basta che le punte entrino leggermente nel foglio.

Quindi bagnare la lastra sul lato perforato, usando una spugna (una spazzola) e acqua pulita a temperatura ambiente.

È meglio usare un normale cartongesso (bianco, verde - contro l'umidità), poiché è più facile inumidirlo.

Quando la lastra si è ammorbidita va subito posizionata su una dima per la curvatura e mantenuta in posizione per mezzo di morsetti o nastro adesivo.

Dopo un periodo variabile da 12 a 36 ore, a seconda dello spessore della lastra, il cartongesso si sarà asciugato e avrà riacquistato la sua rigidità, pur mantenendo la nuova curvatura acquisita.

Piegatura a secco delle lastre

Se le lastre sottili sono usate solo in particolari occasioni e, in definitiva, non tutti le apprezzano.

squadra cartongessoQuando si passa a lastre con spessore standard di 9,5 e 12,5 mm le cose si complicano perché, ovviamente, la flessibilità è molto limitata.

Per fare assumere una curvatura alla lastra è necessario praticare incisioni di circa 2 mm ed ad una distanza variabile rispetto al raggio di curvatura che vogliamo ottenere.

Più il raggio di curvatura è stretto e maggiori, e più ravvicinate le une alle altre, devono essere le incisioni.

Importante! Quando si lavora con il cartongesso si deve ricordare che può essere piegato solo lungo la lunghezza del foglio.

Bisogna fare molta attenzione a che le incisioni non vadano troppo in profondità altrimenti ti rischia ti tagliare (rompere) la lastra.

Per fare queste incisioni parallele è possibile usare una squadra e un cutter ben affilato oppure vi sono delle apposite taglierine.

Il risultato di molteplici incisioni sul cartongesso permette di ottenere raggi di curvatura molto ristretti come è possibile vedere nel video qui sotto..