La presenza di una o più crepe sui muri non deve necessariamente indurre i proprietari a pensare che la casa stia per collassare, ma certamente deve consigliare un attento monitoraggio della situazione e, possibilmente, la richiesta di un parere da parte di personale qualificato.
Benché le case siano costruite, nella generalità dei casi, con materiali inerti, ciò non significa che una costruzione non debba considerarsi come qualcosa di “vivo”, soggetta ad assestamenti e modificazioni che possono dipendere sia dai materiali che dal terreno su cui la casa viene costruita.
Le crepe, quindi, possono palesarsi in maniera lieve sugli intonaci oppure in maniera decisamente più profonda coinvolgendo la muratura stessa.
Piccole crepe nell’intonaco possono essere date dal ritiro non controllato della malta o anche da piccoli assestamenti in un edificio di nuova costruzione. Queste piccole crepe, se non sono il sintomo di qualcosa di più grave, possono essere chiuse anche dagli amanti del fai da te, così come spieghiamo in questo articolo:
https://www.faidatehobby.it/muratura/crepe-intonaco-cause-e-soluzioni.html
Se le crepe sono il risultato di un cedimento strutturale, però, il fai da te è decisamente da escludere e bisogna rivolgersi a professionisti che, dopo una verifica dell’edificio e del terreno, possano mettere in atto delle azioni volte al consolidamento del terreno su cui la casa è stata costruita.
Quando si parla di crepe nella muratura si pensa immediatamente alle crepe che si formano sulle pareti, esterne od interne di un edificio, ma le crepe che si possono formare sulle pavimentazioni devono essere a loro volta controllate molto attentamente.
Più o meno tutti sappiamo come viene costruito un edificio: si sceglie un terreno adatto, si creano le fondamenta dell’edificio, e su queste fondamenta si elevano tutte le altre strutture murarie.
Fondamenta e terreno sono quindi le parti invisibili agli occhi di una struttura, ma sono determinanti per la stabilità della stessa.
Se le crepe sono state causate da un cedimento del terreno non ha quindi senso cercare di eliminarle dai muri prima di aver risolto il problema che ne ha causato la formazione.
Oggi esistono resine espandenti che, se iniettate nel terreno, consentono di risolvere in maniera definitiva il cedimento delle strutture murarie.
Ogni intervento deve però essere eseguito a regola d’arte da personale qualificato che sia in grado di monitorare la situazione del terreno prima, durante, e dopo l’intervento.
Prima di qualsiasi azione, quindi, devono essere eseguite indagini geofisiche e prove geotecniche per garantire le migliori condizioni di intervento.
Il controllo strumentale preventivo consente di ottenere un’immagine 3D del terreno sottostante la vostra abitazione e di procedere poi con un’azione mirata di consolidamento.
Una tomografia del terreno permette di identificare le aree critiche esattamente come si farebbe per il corpo umano prima di un intervento chirurgico.
La ditta GEOSEC®, specializzata in interventi di ingegneria del terreno, non è l’unica ad offrire soluzioni di consolidamento del terreno mediante iniezione di resine espandenti, ma è probabilmente l’unica ad offrire un monitoraggio così accurato dell’intervento oltre a garantirne il risultato con una garanzia assicurativa postuma decennale.
GEOSEC® utilizza un esclusivo geopolimero che, una volta iniettato, va a consolidare il terreno occludendo eventuali cavità presenti e sostenendo le fondamenta dell’edificio.
Proprio a causa dell’espansione della resina il terreno potrebbe rialzarsi determinando a sua volta tensioni strutturali nell’edificio se l’intervento non viene eseguito a seguito di precise indagini geofisiche e geotecniche del terreno.
Insomma, abbiamo visto come una crepa nel muro possa comunicarci molto a seconda di dove essa si manifesta (muri portanti o non portanti) e della forma che assume (orizzontale, verticale, inclinata).
Queste manifestazioni possono essere lette da un tecnico specializzato che riuscirà a fare una diagnosi precisa dello stato della vostra abitazione.
Una cosa però è certa: sta a chi abita e possiede l’edificio osservare con cura quali manifestazioni di sofferenza un edificio può mostrare; se notiamo delle crepe, la prima regola è non sottovalutarle ma chiedere subito il parere di un tecnico.
Più si ritarda nell’intervento e più si corre il rischio che il cedimento della struttura diventi irreversibile, tanto da comportarne la demolizione in seguito ad una sopravvenuta inagibilità.
Nella scelta della ditta a cui affidare l’intervento affidatevi poi alla sua presenza sul mercato, che deve essere di lunga durata, alle garanzie che offre, e alle certificazioni che può vantare.
La ditta a cui vi siete rivolti dovrà anche sapere consigliarvi circa il migliore intervento da eseguire, sia esso l’iniezione di resine espandenti oppure l’ancoraggio delle fondamenta mediante l’inserimento di micropali.
Si tratta di due metodologia di intervento che mirano entrambe a sanare un cedimento della struttura ma che sono alternative tra loro.
La posa di micropali è infatti decisamente più invasiva delle iniezioni con resine espandenti e necessita si fondazioni di cemento armato a cui ancorare saldamente i pali.