Il pomodoro è una pianta straordinaria che è entrata a far parte integrante della cucina mediterranea anche se, come molti sanno, il pomodoro è stato introdotto in Europa dalle Americhe a seguito delle prime esplorazioni, intorno alla metà del sedicesimo secolo.
Il pomodoro trovò nel sud dell'Europa condizioni climatiche favorevoli alla sua coltivazione che, in tal modo, si diffuse rapidamente.
I pomodori necessitano di un clima sufficientemente caldo per svilupparsi e fruttificare e sono molto sensibili al freddo e al gelo.
Probabilmente, i pomodori erano originariamente di colore giallo (da qui il nome "pomo d'oro") e si riteneva avessero proprietà afrodisiache. Quel che è certo è che contengono sostanze che sono utilissime per la nostra salute a cominciare dal licopene (che conferisce al pomodoro il colore rosso), un antiossidante naturale che aiuta a combattere i radicali liberi e contribuisce a mantenere in buona forma il cuore e le arterie.
I pomodori, nel corso della storia, si sono differenziati per varietà e per zona tipica di coltivazione.
Nella scheda seguente tratteremo le principali varietà di pomodoro. Segnaliamo solo un paio di varietà per ogni tipologia poichè le varietà di pomodoro sono veramente numerose.
Benchè la maggior parte presentino il caratteristico colore rosso della buccia e della polpa, non bisogna credere che quello sia l'unico colore con cui i pomodori possono presentarsi; esistono, infatti, anche varietà di pomodori di colore giallo, arancio, verde e persino di colore violaceo.
TIPOLOGIA | NOME DEL POMODORO | DESCRIZIONE DEL PRODOTTO |
POMODORI A CILIEGIA![]() |
"Pachino" | Pomodoro IGP originario della Sicilia. Si caratterizza per l’aspetto “a ciliegia” su un grappolo a spina di pesce con frutti tondi, piccoli, dal colore e sapore eccellente. |
"Pepe" | Pomodoro di origine giapponese che si caratterizza per una produzione incredibilmente abbondante e per i frutti dolcissimi. Il frutto è perfettamente tondo e sullo stesso palco si possono trovare anche 40 pomodorini. | |
POMODORI MEDI![]() |
"Marmande" | Pomodoro globoso di un rosso vivo. Si presenta liscio e compatto e raggiunge un peso di circa 130 grammi. |
"Palla di fuoco" | E' una delle varietà di pomodoro più apprezzate sia dai professionisti che dagli orticoltori privati. E' una varietà precoce e si caratterizza, inoltre, per una abbondante produzione. | |
POMODORI PERINI![]() |
"San Marzano" | E' uno dei pomodori più noti in Italia ed è riconosciuto come Prodotto di Origine Protetta (DOP). E' un pomodoro dalla buccia spessa, sodo e poco acquoso; ideale per preparare pelati e conserve. |
"Lancelot" | Rientra nella tipologia tipica del pomodoro insalataro. Prodotto dalla buccia liscia, ben sodo e dal colore omogeneo. | |
POMODORI GRANDI![]() |
"Cuore di bue" | Sono tra i pomodori che hanno il prezzo più elevato sul mercato. Generalmente hanno una forma a pera ma, specie nelle coltivazioni domestiche, la forma può essere irregolare e il peso può variare dai 200 gr. fin quasi ai 500 gr. Sono pomodori ideali per insalata con pochi semi e una polpa farinosa e particolarmente delicata. |
"Beefmaster" | Pomodoro di brandi dimensioni che, se adeguatamente concimato, può arrivare a pesare 450 gr. l'uno. Pomodoro succoso e a buccia spessa di sapore squisito. |
Semina e trapianto dei pomodori
La semina dei pomodori deve avvenire intorno agli inizi di febbraio.
La semina deve essere effettuata in un germinatoio riscaldato a una temperatura di 15-18 C° , oppure al coperto dietro una finestra esposta al sole.
I pomodori possono essere seminati anche in casa in appositi contenitori ma, in questo caso, bisogna considerare che le piantine dovranno essere conservate all'interno fino a quando non sarà possibile il trapianto all'aperto.
Il consiglio è quello di seminare in vasetti di circa 7-10 centimetri di diametro in modo tale che la pianta si sviluppi singolarmente nel suo pane di terra. In ogni vasetto diporre circa tre semi distanziati tra loro e una volta che le piantine saranno alte 3 o 4 centimetri si sceglierà quella più robusta e si elimineranno le altre in modo da avere una sola pianta per vasetto.
Per distribuire correttamente i semi si consiglia di raccoglierli in un foglio di carta piegato a "V" e di farli cadere, ad uno ad uno, nella posizione desiderata, servendosi della punta di una matita.
Per la semina dei pomodori utilizzare un terriccio adatto per semi e setacciare sopra i semi stessi uno strato di 0,50 cm di terriccio. Mantenere sempre umido il terreno.
Come si diceva, la semina in vasetti è la più conveniente poichè, nel caso seminassimo in cassette, dovremmo poi effettuare un lavoro aggiuntivo di trapianto nei vasetti non appena le prime foglie sono comparse. Nei vasetti, al contrario, le piante di pomodoro potranno svilupparsi indisturbate sino al momento del loro definitivo trapianto nell'orto.
Ai primi di aprile si può iniziare la fase di rinvigorimento delle piantine per prepararle, a poco a poco, al loro definitivo ambiente esterno.
I pomodori sono piante che necessitano di tanta luce e calore per riuscire a produrre e condurre a maturazione i loro succosi frutti.
Quando ci si accinge al trapianto dei pomodori si deve scegliere, quindi, una posizione all'interno dell'orto ben esposta al sole cercando di evitare, al tempo stesso, di posizionare i pomodori nello stesso luogo dell'anno precedente ma, al contrario, seguire sempre la buona norma della rotazione colturale per evitare malattie e non impoverire il terreno con le stesse coltivazioni per più anni.
Il terreno dovrebbe essere ben lavorato e sarebbe opportuno aggiungervi una certa quantità di stallico ben maturo o composto da giardino.
Quando il pericolo di gelate notturne è definitivamente scongiurato si possono mettere a dimora le piantine di pomodoro avendo cura di non danneggiare il pane di terra in cui si sono sviluppate le radici; per far questo non tirate mai le piantine di pomodoro prendendo il loro fusto tra le dita ma capovolgete il vasetto tenendo il fusto della piantina tra le dita disposte a "V".
Dopo avere scavato una buca laddove vogliamo interrare la piantina, disponiamo le radici e il pane di terra in modo che risulti interrato di 1,5 centimetri rispetto al livello del terreno e quindi comprimiamo il terreno intorno alle radici.
Le piantine di pomodoro vanno distanziate di circa 40 centimetri sulla stessa fila e di circa 1 metro tra le file.
Subito dopo il lavoro di trapianto è bene collocare un tutore vicino al piede di ogni pianta in modo che possa sorreggere la pianta durante il suo sviluppo. Ottimi tutori sono le canne di bambù. In alternetiva si trovano tutori di plastica rigida. Personalmente utilizziamo dei tondini di ferro (di quelli usati per le costruzioni) tagliati a misura e conficcati nel terreno con l'ausilio di un mazzuolo. Sono praticamente indistruttibili e riutilizzabili indefinitivamente.
Ora che sia la pianta che il tutore sono stati collocati a terra non resta che bagnare abbondantemente il terreno intorno al fusto per agevolare l'attecchimento delle piante.
La cura delle piante di pomodoro
I pomodori necessitano di molta acqua specie nei periodi siccitosi.
In periodi normali, invece, non è opportuno eccedere con le innaffiature poichè un eccesso di umidità è una delle principali cause del marciume apicale dei pomodori e della spaccatura dei frutti. Innaffiare poco e regolarmene, quindi.
Evitare di bagnare i frutti e il fogliame e versate l'acqua direttamente alla radice del fusto.
Come consigliato nell'articolo precedente, i pomodori necessitano di un sostegno poichè, in caso contrario, a causa del peso dei frutti la pianta si piegerebbe su se stessa, spezzandosi. Se abbiamo disposto un adeguato tutore vicino alla radice del fusto, mano a mano che la pianta si sviluppa è bene legarla al tutore facendo un giro molto lento intorno al fusto per consentire un suo ulteriore ingrossamento.
Evitate assolutamente l'utilizzo di fil di ferro, o cordoni troppo sottili per legare i pomodori al tutore poichè, con venti un poco sostenuti, questi potrebbero danneggiare seriamente il fusto; esistono il commercio dei rotoli di filo gommato e parzialmente estensibile che sono ideali per la legatura dei pomodori.
Potatura dei pomodori
Gli orticoltori hanno discusso per anni circa la necessità di potare i pomodori. Alcuni di essi sono molto attenti a questa pratica mentre altri, invece, se ne curano decisamente meno.
Quali orticoltori hanno ragione? La verità è che si ottengono pomodori sia potando la pianta che non potandola. La potatura (o scacchiatura, come tecnicamente si chiama) presenta sia vantaggi che svantaggi. Vediamoli.
I vantaggi della scacchiatura dei pomodori
Eliminando i "succhioni" dalle piante di pomodoro aiuterà le piante a concentrare le proprie energie sulla produzione dei frutti invece che su quella delle foglie.
Durante la crescita i pomodori emettono numerosi getti laterali che crescono tra le impalcature delle foglie, dove il gambo principale si congiunge con un ramo formando una sorta di "Y"; in questa zona si producono dei getti ascellari che a loro volta, sviluppandosi, daranno origine a un fusto principale, altri getti ascellari, e così via.
Questi getti possono essere asportati con regolarità prima che raggiungano i 3 o 4 centimetri di lunghezza. Se le piante sono molte è un compito non indifferente che, come dicevamo, deve essere svolto con regolarità per garantire un corretto sviluppo verticale della pianta e per non indebolire il fusto principale caricandolo del peso dei getti laterali.
I getti laterali possono essere rimossi, se sono appena cresciuti, prendendoli tra l'indice e il pollice e strappandoli. Il consiglio è però quello di servirsi di un cutter ben affilato e di recidere i getti alla base facendo molta attenzione a non danneggiare col taglio anche il fusto principale. E' molto meglio indossare un paio di guanti di lattice quando si esegue l'operazione di potatura poichè i fusti di pomodori sporcano abbastanza le mani.
Rimuovere i rami nella zona bassa della pianta, quelli che magari toccano terra, aiuta anche a mantenere un pò più distanti gli insetti così come a preservare la pianta da muffe e altre malattie.
NB: Fate attenzione a non confondere i getti laterali che è necessario rimuovere con i getti da cui si svilupperanno i frutti !!
Ogni pianta non dovrebbe avere più di 4 impalcature di frutti e una volta raggiunta questa "quota" è bene asportare la cima dei pomodori in modo tale che la pianta non si sviluppi ulteriormente verso l'alto e tutte le "energie" siano piuttosto dirottate allo sviluppo dei frutti.
Gli svantaggi della scacchiatura dei pomodori
In zone particolarmente calde la potatura lascerà maggiormente scoperti i frutti e una forte insolazione potrebbe danneggiarli; in questi casi particolari, una maggior quantità di foglie sulla pianta potrebbe aiutare i frutti a proteggersi meglio.
La scacchiatura dovrebbe iniziare durante le prime fasi della crescita, quando la pianta raggiunge un'altezza di 12-18 centimetri. Più le potature sono tardive e maggiori sono le possibilità di causare uno shock alla pianta causando, di conseguenza, una diminuzione della produzione, in special modo se tanti getti laterali vengono asportati contemporaneamente.
La potatura sarà tanto più efficace quanto più seguirà lo sviluppo della pianta. Rimuovere i getti ascellari quando sono ancora germogli di pochi centimetri è molto più facile rispetto a quando sono già ingrossati e ramificati.
Quindi, per concludere, il consiglio è quello di potare i pomodori ma di farlo bene e non quando le piante si sono già trasformate in piccole foreste.
Un'altro consiglio è quello di testare voi stessi, sul campo, gli effetti della potatura.
Se non avete mai potato i vostri pomodori, provate a sperimentare con una pianta e vedere se ci sono delle differenze di produzione tra le piante potate e quelle non potate. Potreste essere sorpresi dalle differenze!
Vi invitiamo anche a guardare questo video che spiega bene come effettuare la scacchiatura.
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