Coltivare il basilico in casa

Il basilico è una delle piante aromatiche più utilizzate in cucina, insieme all’origano, al rosmarino e all'erba cipollina. Coltivare il basilico in casa è tutt’altro che difficile.

La coltivazione domestica del basilico
La coltivazione domestica del basilico

Terreno ed esposizione del basilico

Tutti i tipi di basilico sono di facile coltivazione anche sul balcone di casa poiché questa pianta aromatica non richiede grosse cure.

La pianta può essere coltivata in casa anche durante il periodo invernale avendo cura di mettere il vaso in cui viene coltivata sopra un davanzale dove possa ricevere una buona quantità di luce.

Il basilico predilige un terreno leggero e fertile.

Procuratevi un grosso vaso, meglio se di terracotta, e riempitelo di terriccio da giardino. A seconda delle dimensioni del vaso si può decidere il numero di piante da coltivare. Per il fabbisogno di una famiglia, 2 o 3 piante dovrebbero essere più che sufficienti.

Il basilico è una pianta tipicamente estiva e quindi la temperatura incide molto sulla riuscita della coltivazione.

Temperature inferiori ai 15 gradi rallentano fortemente la crescita di questa pianta e al di sotto dei 10 risultano spesso fatali.

Se coltivate il basilico in casa ricordate che la pianta ha sì bisogno di tanta luce ma evitate di metterla proprio sul davanzale della finestra, subito dietro ai vetri.

L’irraggiamento del sole sul vetro ha un effetto moltiplicatore che potrebbe fare bruciare le foglie della pianta.

Semina del basilico

La semina del basilico si effettua in febbraio o marzo, in cassone caldo. Spargete pochi semi sul terreno e ricoprite di con uno strato molto sottile di terriccio.

Mantenete umido il terreno di semina spruzzando l'acqua sulla superficie con un nebulizzatore.

Non appena le piantine saranno abbastanza robuste potrete trapiantarle direttamente in terra, se possedete un piccolo appezzamento per l'orto o, se il vaso è abbastanza capiente, lasciarle in vaso se volete coltivare il basilico sul balcone.

Distanziate le piantine di basilico di 30 centimetri circa le une dalle altre e innaffiare regolarmente avendo cura, però, che il terreno non sia eccessivamente umido.

Più luce avranno le nostre piante e più cresceranno vigorose.

piantine di basilico

Il trapianto del basilico

Trapiantare una piantina già alta qualche centimetro è il modo più semplice per garantirsi una pianta che, per lungo tempo, ci regalerà le sue profumate foglie.

Anche in questo caso, però, bisogna fare molta attenzione agli sbalzi di temperatura.

Capita spesso che nei supermercati si trovino in vendita delle piantine di basilico in vaso, molti pensano in una sua lunga sopravvivenza in casa ma altrettanti rimangono amaramente delusi.

In genere, acquistare le piantine di basilico del supermercato rimane comunque una scelta conveniente rispetto alle foglie fresche vendute nelle vaschette, ma se riusciamo a far sopravvivere la pianta allora potremo ben parlare di grande convenienza.

Se potete, in ogni caso, acquistate una piantina dal vivaio e non compratela al supermercato.

Se la comprate al supermercato prendete nota di questo: la dovrete trapiantare il prima possibile.

Le piantine di basilico del supermercato sono coltivate in un ambiente ben riscaldato e con aggiunta di fertilizzanti che le mantengono belle e all’apparenza sane.

Di fatto, però, se non si rinvasa subito la pianta, collocandola in un vaso più grande riempito con terriccio fertile, già dopo una settimana la pianta da vistosi segni di sofferenza anche se continuate a bagnarla con regolarità.

Il fatto è che, tolto l’apporto dei fertilizzanti, l’acqua non basta per mantenere in vita una pianta il cui apparato radicale ha saturato tutto lo spazio disponibile del piccolo vasetto in cui viene venduta e, una volta portata a casa, il terreno si impoverisce irrimediabilmente e la pianta deperisce.

Quando estraete la pianta dal vasetto noterete, quasi certamente, che le radici avvolgendosi tra loro hanno formato un pane di terra compatto e inestricabile e alcune radici sono probabilmente fuoriuscite dai buchi sul fondo del vaso in cerca di nuovo spazio.

Questo è un segno evidente che la pianta ha bisogno di essere rinvasata ma il fatto di avere un pane di terra così compatto è, da un altro punto di vista, un fattore che ci agevola.

Il basilico, in tutte le sue specie, ha un apparato radicale abbastanza esile e che rischia di lacerarsi facilmente se le radici si scoprono e questo potrebbe causare un ritardo nel successivo attecchimento.

Subito dopo averla portata a casa è quindi bene rinvasarla e tenerla in casa, in un luogo ben luminoso e caldo, accuratamente lontana da spifferi di aria fredda.

Per quanto possa sembrare sana, la pianta del supermercato è in qualche modo forzata e quindi il periodo di acclimatamento in casa è fondamentale per farle superare i primi giorni critici e poi consentirle di vegetare regolarmente.

Come moltiplicare il basilico a partire da una foglia

Quella che viene mostrata in questo video è davvero una tecnica molto semplice per la moltiplicazione del basilico a partire da poche foglie.

È sufficiente strappare con delicatezza una foglia ben sana prendendola alla base del picciolo e tirandola verso il basso.

Se durante l’operazione si stacca anche un filamento del fusto ancora meglio perché favorirà la radicazione delle foglioline.

A questo punto è sufficiente mettere le foglie in un bicchiere d’acqua con il picciolo immerso nel liquido.

Non è necessario aggiungere ormoni che stimolino la radicazione.

Dopo circa dieci giorni che le foglie saranno in acqua, esposte in un luogo luminoso, si vedranno apparire le piccole radici.

Non resta che trasferire ciascuna fogliolina in un vasetto con terreno fertile e leggero, avendo cura di non toccare le radici nude che sono davvero molto delicate.

Appena la fogliolina avrà attecchito vedremo spuntare una nuova pianta di basilico che ci regalerà, per lungo tempo, le sue profumatissime foglie.

Come rinvigorire il basilico

Quando la pianta di basilico perde vigore non è necessariamente a causa di qualche malattia.

Quasi sempre la pianta ci sta indicando che è in sofferenza e che dobbiamo compiere un’azione per ristabilire le condizioni ottimali per il suo ciclo vegetativo.

Circa la necessità del rinvaso per consentire all’apparato radicale di espandersi nel terreno ho già scritto abbondantemente poche righe sopra.

Se il vaso è già abbastanza grande potrebbe essere che il terriccio ha esaurito gli elementi nutritivi dei quali il basilico si serve ed è quindi bene aggiungere un fertilizzante organico che ristabilisca la fertilità del terreno.

Se le foglie si inclinano mestamente verso il basso, perdendo di vigore, quasi certamente la pianta ci comunica che vi è una scarsità d’acqua e che quindi necessità di irrigazione.

È abbastanza facile accertarsene sentendo semplicemente con un dito se il terreno è arido oppure umido.

basilico in vaso

Se il problema è la mancanza di acqua, la sua somministrazione ha effetti quasi immediati e, passando dalle radici alle foglie, ristabilisce la tensione cellulare della pianta che riacquista immediatamente vigore.

Se il terreno ci sembra umido e le foglie tendono più alla marcescenza che non alla secchezza, allora potrebbe darsi il problema opposto, ovvero la pianta ha un eccesso di acqua.

Per quanto il basilico, nel pieno della sua attività vegetativa, necessiti di regolari innaffiature, il ristagno di acqua è un problema grave per questa così come per molte altre piante.

In fase di rinvaso si consiglia sempre di aggiungere dell’argilla espansa sul fondo del vaso, in maniera che le radici non rimangono a diretto contatto con l’acqua eventualmente presente nel sottovaso.

Una volta che la pianta ha raggiunto un certo sviluppo, per rinvigorirla può essere utile "cimarla", ovvero togliere le foglie della parte superiore per stimolare la crescita di getti laterali ed evitare che le piante vadano troppo presto in fiore.

Non si tratta, in verità, di potare il basilico, quanto appunto di cimare gli apici degli steli. Se non si cimano le punte la pianta tende ad allungarsi e a diventare dura e legnosa.

Tagliando gli apici degli steli la pianta non andrà in fiore e diventerà ancora più produttiva emettendo sempre nuove foglioline.

Utilizzate il basilico quando vi serve staccando una foglia ora da una pianta ed ora dall'altra per evitare che le singole piante si indeboliscano troppo e cercate di prendere, ove è possibile, proprio le foglie della parte apicale per mantenere la pianta più bassa.

Varietà di basilico

Il basilico appartiene alla famiglia delle Labiatae il cui nome botanico è Ocymum.

Sotto questa denominazione si raccolgono all’incirca una sessantina di specie che portano un nome generico da riferirsi, etimologicamente, al vocabolo “okimon”, avente il significato di “profumo” od “olezzo”.

L’Ocymum Basilicum è, in definitiva, la coltivazione orticola nota in Italia e che è entrata a far parte integrante della cucina mediterranea.

L’Ocymum Basilicum, con diverse delle sua varietà ed in modo speciale con la varietà “minimum” (Ocymum Basilicum Minimum) è oggetto di coltivazione a causa dell’intenso e gradevolissimo profumo aromatico che emana dalle foglie e da tutta la pianta in generale.