Avere un orto ordinato? Sì, ma senza eccessive pretese

Avere un orto ordinato è il desiderio di molti ma spesso la natura non si lascia imbrigliare in schemi e forme troppo rigide.

Un orto ordinato

Solo perché l'orto ha uno scopo pratico, tuttavia, non significa che non possa essere anche bello, ma ci sono dei limiti alle pretese estetiche. 

Gli orti ben curati possono essere ordinati e attraenti come le aiuole perenni ed è anche più piacevole lavorare in un orto ordinato, persino le piante saranno più sane. 

Però…c’è un però.

Sul web si vedono immagini di orti incredibilmente belli ed ordinati ma non bisogna farsi ingannare: spesso le foto sono fatte poco dopo la semina quando le piantine sono spuntate da poco e quindi sono, a loro volta, ben fisse nella loro forma.

Pensiamo alle cipolle: quando spuntano la parte aerea appare rigida e verticale ma poi, con la crescita, essa si piega e poi tende ad ingiallire e/o ad andare in fiore.

Lo stesso discorso può essere fatto per le zucchine che, per loro natura, tendono ad espandersi in maniera difficilmente controllabile.

Insomma, non tutti gli ortaggi appaiono come cespi di insalata o di cavoli ornamentali, molte piante hanno un andamento che non può essere totalmente controllato proprio perché non le si può potare come fossero siepi di bosso.

Piccoli segreti per un orto ben ordinato

In realtà non c’è alcun reale “segreto”. La chiave per un giardino ordinato è la manutenzione

Ecco i punti su cui dovresti concentrarti per cercare di avere un orto piacevole da vedere oltre che piacevole da gustare, grazie agli ortaggi a km 0 che potrà donarci.

Un piccolo inciso: proprio perché l’orto non è il giardino, ricordiamoci sempre qual è il suo scopo principale, ovverosia quello di fornirci frutta e verdura sana per la nostra famiglia.

Avere un orto ordinatissimo la cui produzione è però scarsa o assente è un contro senso.

Che fare, quindi, per ottenere sia una cosa che l’altra?

1. Organizza il tuo orto su carta

Tutto parte da un progetto, lo abbiamo visto per il progetto del giardino e lo stesso discorso vale anche per l’orto.

Ovviamente deve trattarsi di un progetto sostenibile che tenga conto di come potrebbe apparire l’orto in tutte le sue fasi di sviluppo e non di un volo pindarico che fatalmente sarà destinato a precipitare.

La natura ha le sue stagioni e gli ortaggi hanno il proprio ciclo vegetativo, le piante non vegetano ed entrano in produzione tutte insieme.

Per fortuna, direi! Scaglionare le produzioni in un periodo di tempo più lungo possibile è quello che ogni possessore di orto dovrebbe fare, per evitare di avere picchi di produzione concentrati in un breve periodo di giorni e poi poco o nulla.

Quando progetti l’orto cerca di mantenere delle forme il più possibili semplici ovvero degli appezzamenti quadrati o rettangolari.

Dammi retta: altre forme più eccentriche e spettacolari spesso sono destinate a naufragare, specie se le aiuole non sono chiuse, lungo il loro perimetro, da bordure realizzate con materiali che possono essere i più vari, dalle pietre ai mattoni, dal legno all’acciaio.

Se avrai cura di avere una aiuola più grande delle piante che deve contenere, ovvero se le piante non debordano oltre il perimetro dell’aiuola, allora la forma dell’aiuola stessa rimarrà sempre ben visibile, specie guardando l’orto dall’alto.

2. Ordina le piante per tipo

Ad esempio, pianta tutte le verdure in una zona, gli ortaggi a radice in un'altra e le erbe aromatiche in un'altra ancora.

Un’altra soluzione è creare delle aiuole a scacchiera, tenendo conto del ciclo vegetativo delle piante, in modo tale che quando una aiuola non sarà in produzione sarà comunque circondata da altre nel pieno del loro ciclo vegetativo.

Questo consente a chi cura l’orto maggiore possibilità di movimento e le piante risultano anche meglio arieggiate.

Tutto questo si scontra però con la necessaria pratica della rotazione delle colture, atta a garantire che le piante collocate nelle stesse aiuole, per più anni, non siano soggette a malattie.

3. Realizza delle aiuole rialzate

Avere un orto rialzato agevola grandemente tutti i lavori di cura e aiuta a mantenere, di per sé, l’orto ordinato.

orto rialzato

I cassoni rialzati definiscono chiaramente gli spazi e hanno come unico svantaggio quello di essere difficili da dissodare, quando viene il tempo di vangare e zappare il terreno.

Per contro, l’orto rialzato aiuta anche le persone disabili o con mobilità ridotta a prendersi cura delle piante, cosa che non potrebbero evidentemente fare se dovessero chinarsi od inginocchiarsi per raggiungere il livello del terreno.

4. Crea dei camminamenti

Creare dei percorsi ordinati all’interno dell’orto è fondamentale.

Le zone di passaggio devono essere abbastanza ampie da consentire di percorrerle anche con tutti gli attrezzi necessari alla coltivazione dell’orto, come motozappe, carriole e quant’altro.

Le zone di passaggio possono essere in semplice terra battuta o coperte con ghiaia o persino lastricate con beole o pietre o qualsiasi altro materiale possa tornare utile.

Il vantaggio dei camminamenti lastricati sta nello sporcarsi il meno possibile quando il terreno è impregnato d’acqua e tende al fangoso.

Lo svantaggio è che questi percorsi saranno fissi o quasi e quindi si toglie terreno coltivabile o comunque del terreno che potrebbe essere vangato (meglio se con la tecnovanga) per mettere a riposo gli appezzamenti coltivati nell’anno precedente.

5. La pacciamatura

La pacciamatura è la tecnica colturale che permette di tenere a bada la crescita delle piante infestanti e, al contempo, mantenere l’umidità del terreno evitando un eccessivo consumo di acqua per l’irrigamento.

I teli di pacciamatura sono quelli che funzionano meglio e sono usati anche a livello professionale, nelle serre e non solo.

teli di pacciamatura

Possono essere usati anche altri materiali come paglia, e persino i residui dello sfalcio del giardino.

I teli sono quelli che garantiscono meglio di mantenere l’aspetto ordinato dell’orto anche perché le piante vengono automaticamente distanziate in maniera regolare, attraverso i fori che andiamo a creare sul telo.

Lo svantaggio è che i teli devono essere rimossi a fine stagione per consentire la vangatura e, quando in uso, devono essere correttamente interrati lungo il bordo per evitare che, durante le giornate ventose essi possano sollevarsi e volare via (eventualmente anche sradicando le piante che avrebbero dovuto proteggere).

6. Elimina i residui vegetali e trasformali in compost

compostiera girevole polipropilene

Elimina i residui vegetali per evitare che marciscano sul terreno attirando insetti pericolosi per le piante.

In molti casi le piante necessitano di essere cimate per aumentare la produzione e/o per garantire una migliore maturazione dei frutti.

È il caso della scacchiatura dei pomodori, ad esempio, che quando non viene effettuata fa sì che i continui ricacci trasformino le piante in selve inestricabili.

Tutti i residui vegetali possono essere collocati nella compostiera, meglio se una compostiera rotante, per ottenere dell’ottimo compost da usare nello stesso orto, l’anno successivo.

7. Tempo e passione

Pianifica di trascorrere almeno 2 ore o più nell’orto, a settimana, a seconda delle dimensioni del tuo orto.

Anziano che coltiva l'orto

In realtà quando si è nell’orto il tempo passa in fretta tra irrigazione, raccolto, contenimento delle infestanti e trattamenti fito-sanitari.

Spesso la cura dell’orto, specie se di grandi dimensioni, diventa a tutti gli effetti un lavoro a tempo pieno a cui i pensionati si dedicano ben volentieri anche perché, come è stato anche scientificamente dimostrato, la cura dell’orto aiuta a mantenere in forma sia il fisico che la mente.