Una compostiera tradizionale, lo sappiamo, ha una base sollidamente collocata a terra ed è per sua natura statica.
Quando è vuota la possiamo spostare da un posto all'altro del giardino, certo, ma quando è piena certamente rimane fissa al suo posto.
Il limite di questo tipo di compostiere è che risulta abbastanza difficile andare a smuovere i rifiuti collocati al loro interno.
Per ottenere un buon compost ed evitare che la massa di rifiuti nella compostiera imputridisca è necessario che il cumulo sia ben arieggiato, solo così i rifiuti possono trasformarsi in ricco humus.
Quando il materiale all'interno della compostiera imputridisce ecco formarsi odori sgradevoli che sono il segnale che qualcosa, nel processo di realizzazione del compost, sta andando storto.
In una compostiera tradizionale i materiali che aggiungiamo di volta in volta tendono a creare degli strati, strati che possono essere tra loro non omogenei.
Visualizza i vari modelli di compostiere rotanti
Può capitare, infatti, che ad uno strato di foglie secche se ne aggiunga uno di erba fresca o di segatura.
Sono tutti materiali che hanno tempi di decomposizione diversi e che se non vengono mescolati adeguatamente tra loro non consentiranno mai di ottenere del buon compost.
Il perfetto rimescolamento dei materiali è quindi necessario e si può ottenere solo con una compostiera rotante di ultima generazione.
Questa compostiera si presenta come un cilindro rotante che è possibile rigirare manualmente con una leva laterale o, nel caso delle compostiere più economiche, facendo girare il bidone stesso su una piattaforma dotata di rulli.
Il materiale con cui queste compostiere sono realizzate è, in genere, il polipropilene e, per quelle top di gamma, l'acciaio galvanizzato.
In entrambi i casi si tratta di materiali adatti allo scopo, dal momento che sono pressochè inattacabili dagli agenti atmosferici e, quel che più conta, devono resistere agli agenti chimici che intervengono all'interno durante la fase di compostaggio.
Il costo varia in base alle dimensioni e al materiale di costruzione, appunto, ma è certamente più alto rispetto alle compostiere tradizionali: si parla di un range di prezzo variabile dai 100 ai 600 Euro.
Certo, un costo non indifferente per il bilancio familiare, ma bisogna anche considerare che queste compostiere, se correttamente usate, riducono al minimo la possibilità di insuccesso nella produzione del compost.
Il sistema di rotazione che sta alla base di queste compostiere di nuova generazione viene adottato anche a livello professionale, che si tratti di compostaggio industriale o per interi condomini.
Il continuo arieggiamento del materiale contenuto all'interno del fusto fa si che non si generino cattivi odori e questo ne consente l'utilizzo anche in aree cortilive prossime all'abitazione.
È importante ruotare quotidianamento, o almeno una volta ogni tre giorni, il bidone per consentire all'aria di mischiarsi al materiale di scarto.
Per il resto valgono le regole auree che stanno alla base di ogni buon compostaggio: il materiale deve essere naturalmente umido, nè eccessivamente bagnato, nè eccessivamente asciutto; quindi somministrare la giusta quantità di acqua al composto ogni settimana, se necessario.
La compostiera rotante consente di ridurre notevolmente i tempi di produzione del compost e, se si seguono attentamente le regole di compostaggio, nel giro di circa quattro settimane (nei periodi caldi) il compost dovrebbe essere pronto all'uso.
I modelli più professionali (e costosi) sono costituiti da due cilindri separati in modo da poter utilizzare la compostiera senza interruzioni.
Nelle compostiere rotanti a compartimento singolo, infatti, bisogna ovviamente sospendere l'accumulo dei materiali al raggiungimento della quantità ottimale e poi lasciare il tempo agli stessi di degradarsi e trasformarsi in compost.
Nelle compostiere a due comparti, mentre uno è pieno si inizia a caricare l'altro, senza soluzione di continuità.
Sono meglio le compostiere rotanti basse o alte?
Come potete vedere tra le varie compostiere girevoli che presentiamo, alcuni modelli sono montati su una piattaforma quasi a livello del suolo, altri sono montati su strutture di acciaio che li sollevano abbastanza da terra.
Entrambi i modelli presentano vantaggi e svantaggi, ma il consiglio è quello di puntare su quelle che rimangono abbastanza alte.
La ragione è molto semplice: una volta che il compost è pronto basta aprire lo sportello della compostiera, collocare una carriola sotto al bidone e poi ruotare lo stesso per svuotare il compost direttamente dentro la carriola, in una sola volta.
Nelle compostiere rotanti aventi una struttura bassa, vicino al suolo, si può, al più, collocare un telo sotto al cilindro per poter raccogliere il compost e, in altri cari, bisogna proprio far rotolare il fusto sul terreno in modo tale che ad ogni giro affettuato parte del contenuto esca fuori.
Credo che non vi sia bisogno di dire che, per praticità e pulizia, sia meglio avere la possibilità di rovesciare il compost direttamente nella carriola anche se, quando si va a riempire il fusto con i vari materiali organici, questa operazione risulterà lievemente più faticosa dal momento che lo sportello della compostiera ce lo troveremo all'incirca a livello delle spalle.
Ed eccovi alcuni modelli di queste nuove compostiere, sotto a ciascuna immagine ingrandita troverete anche il link dove è possibile trovarle.