Come accendere il fuoco in campeggio

Sedersi intorno al fuoco, alla sera, è una delle esperienze più belle durante il campeggio.

Accendere e mantenere il fuoco è però anche una delle cose più difficili e noiose per i campeggiatori in quanto molto spesso ci si trova in condizioni che non agevolano affatto né l'accensione del fuoco né il suo mantenimento.

Ed è proprio in queste condizioni che deve emergere il MacGyver che è dentro di voi e che vi consentirà di superare tutte le difficolta che ogni campeggiatore finisce, presto o tardi, per incontrare.

Abbiamo già parlato in un altro articolo di come fare un fuoco da campo che si auto-alimenta per lunghe ore senza che dobbiate aggiungere costantemente legna.

Una doverosa premessa: questo articolo forse avrebbe dovuto essere più correttamente intitolato: come preparare un accendifuoco per il campeggio.

In queste righe infatti non descriveremo come accendere un fuoco partendo da zero, ovvero dalla raccolta della legna, degli stecchetti per avviare la fiamma, e quant'altro.

In questa sede ci limitiamo ad indicare alcuni trucchi per preparare degli accendifuoco che tutti gli appassionati di camping, così come gli escursionisti, possono facilmente preparare in casa propria e all'occorrenza portare con sé.

Ovviamente potreste portarvi anche gli accendifuoco che potete trovare in qualsiasi supermercato e che utilizzate per accendere il caminetto ma in tal modo non mettereste alla prova le vostre capacità di sopravvivenza.

Quindi, riepilogando, non vale obiettare che qui si parla di accendere il fuoco avendo già del fuoco in quanto lo scopo è quello di descrivere alcuni sistemi per agevolare la sua accensione, diamo per scontato che un accendino funzionante lo portiate sempre con voi, in campeggio.

Cominciamo?

Pigna impregnata di cera

Per creare questo accendifuoco è necessario prima sciogliere tutte le candele (preferibilmente quelle usate) in un pentolino a fuoco lento. Rimuovete gli stoppini e quando la cera sarà abbastanza liquida immergete le pigne (quelle aperte) e poi tiratele fuori.

La pigna ricoperta di cera sarà ottima per accendere il fuoco dal momento che la cera manterrà la fiamma mentre il legno della pigna brucia con molta facilità.

Pastelli a cera

Potete utilizzare i comuni pastelli a cera come dei grossi fiammiferi la cui durata è però incomparabilmente più lunga.

I pastelli a cera non assorbono umidità e pertanto sono facili da accendere anche in condizioni difficili.

Al caldo tendono però a sciogliersi, se li portate con voi in estate rischiate di trovarli liquefatti prima di arrivare ad accenderli.

Dischetti struccanti

I comuni dischetti di cotone che le donne usano per struccarsi possono diventare degli ottimi attivatori di fiamma.

Se li immergiamo nella cera disciolta essi diventeranno impermeabili all’acqua e grazie alla loro leggerezza potremo portarli con noi nello zaino senza appesantirci.

Vale il discorso già fatto per i pastelli a cera: con climi molto caldi rischiate che la cera si ammorbidisca o si sciolga.

I dischetti possono essere accesi con un accendino, dopo averne strappato leggermente una parte per mettere a nudo il cotone, e poi posti sotto a foglie e piccoli rametti per poter avviare definitivamente un caldo fuoco da campo.

Ecco un riassunto video di questi tre procedimenti.

Pennarelli indelebili

I pennarelli in generale contengono al loro interno un’anima impregnata di colore e solventi altamente infiammabili e quindi ottimi per accendere il fuoco.

Ovviamente per utilizzare questa parte bisognerà aprire il pennarello con una lama ed asportarla. Una volta allargato il filamento centrale si può accendere facilmente anche solo con le scintille di un semplice acciarino da campeggio.

Patatine fritte

Le patatine fritte, quelle che troviamo nei comuni sacchetti, non sono solo appetitose ma possono rivelarsi degli ottimi accendifuoco in caso di emergenza.

Le patatine fritte contengono molto olio e sono quindi facilmente infiammabili. L’olio in esse contenuto brucia lentamente e questo vi permetterà di accendere il fuoco aggiungendo rametti secchi sopra di esse.

Scatoletta di tonno

I prodotti in scatola sono spesso portati in campeggio o durante le escursioni perché sono pratici e a lunga conservazione.

Il tonno in scatola è immerso nell’olio e proprio questo può essere acceso una volta aperta la scatoletta.

Potete usarla anche come lume inserendo uno o più stoppini attraverso fori che realizzerete nella parte superiore della scatoletta.

Paglietta di lana di acciaio

Anche la lana di acciaio, quella fine e venduta in matassine, può essere utilizzata per accendere il fuoco. Questo materiale è molto infiammabile perché durante il processo di produzione entra in contatto con sostanze lubrificanti e basta spesso una sola scintilla per scatenare la fiamma.

Anche in questo caso, essendo molto leggera, la lana di acciaio può essere trasportata anche nello zaino senza troppo sforzo.

Di fatto sono proprio le sostanze lubrificanti della lana di acciaio a bruciare, non l'acciaio stesso. Quindi come starter della fiamma può essere utile ma la durata è abbastanza limitata ed ovviamente proporzionale alla grandezza della matassina.

Un altro vantaggio è che la lana d’acciaio è del tutto indifferente all’umidità.

Corteccia di pino

Se vi trovate nei pressi di un bosco di abeti o pini potete farvi un giretto e provare a raccogliere le scaglie che si formano sulla corteccia e che sono impregnate di resina.

Proprio per l’alto contenuto di resina una manciata di queste scaglie può aiutare ad avviare un fuoco anche con rametti e foglie non perfettamente secchi ed asciutti.

Ed ecco un altro riassunto video:

Conoscete altri trucchi per avviare un fuoco all'aperto? Fateceli conoscere commentando qui sotto.

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